La digestione è la capacità del corpo di trasformare il cibo in nutrimento trasportabile dal sangue ed utilizzabile dalle cellule.

Un’attività che coinvolge denti, saliva, stomaco, intestino, fegato, pancreas e migliaia di reazioni biochimiche utili a produrre enzimi, co-enzimi, ormoni, in un sistema sofisticatissimo e ben congegnato.

Ed è dunque la chiave per sentirsi in salute e pieni di energia ogni giorno.

Ci sono però delle abitudini che possono influenzare la digestione e di conseguenza il metabolismo, cioè l’insieme delle reazioni chimiche che permettono trasformazione, rinnovo e sopravvivenza.

Chi ha un metabolismo veloce brucia più calorie; chi ha un metabolismo lento, tende ad accumulare più calorie, che vengono immagazzinate come grassi.

Avere un metabolismo lento rende più difficile mantenere il peso o perderlo.

In questo articolo scopriamo le abitudini che, se quotidiane e protratte nel tempo, possono influenzare negativamente digestione e metabolismo.

1. Bere succhi freschi di frutta e verdure 

L’abitudine di bere succhi freschi o centrifugati di frutta e verdura è molto in voga al giorno d’oggi.

La pubblicità, la televisione e varie tendenze salutistiche hanno indotto i consumatori a credere che si tratti di un’abitudine salutare e benefica.

Per questo tantissime persone ogni mattina iniziano la giornata con una di queste bevande oppure la scelgono al bar per uno spuntino oppure la preparano in casa con l’estrattore che hanno comprato.

Quest’abitudine potrebbe sembrare sana perché i succhi e i centrifugati vengono fatti con frutti e vegetali, che contengono vitamine, minerali e poche calorie.

In realtà, queste bevande possono, nel tempo, rallentare la tua digestione, facendoti trovare con meno nutrimento per le cellule e più tossine da smaltire.

Inoltre:

  • l’intestino si gonfia e fermenta
  • ti viene freddo
  • sei stanco
  • hai il continuo desiderio di mangiare altra frutta (a causa del fruttosio in essa contenuto, che crea dipendenza)

Il gonfiore e il rallentamento digestivo sono causati dal fatto che bevi una bevanda fredda e cruda mentre il tuo stomaco, per estrarre vitamine, minerali e nutrimento, ha bisogno di calore, di masticazione e di grassi.

2. Bere soprattutto durante i pasti

L’abitudine di bere durante i pasti è diffusa soprattutto perché ti dimentichi di bere e ti ricordi di farlo solo quando sei a tavola.

A tavola hai sete se:

  • non hai bevuto durante il giorno
  • il cibo nel piatto è molto salato o saporito
  • prevale nel tuo piatto il cibo secco (come proteine cotte alla griglia o confezionate o processate e accompagni i pasti con grissini, cracker)
  • le verdure sono poche rispetto a ciò di cui avresti bisogno
  • consumi anche una buona quantità di pane, pizza o altri prodotti da forno
  • ti dimentichi di masticare, e questo ti disidrata ancora di più

Bere durante i pasti, però, fa allungare i tempi della digestione, i succhi gastrici si annacquano, lo stomaco si gonfia e facilmente questa digestione difficoltosa si tramuterà in un fastidio anche intestinale.

3. Accompagnare i pasti con acqua frizzante e bibite gasate

Accompagnare i pasti con acqua frizzante e bibite gasate

Se oltre all’abitudine di bere durante i pasti, si aggiunge il fatto che le bevande che bevi sono acqua frizzante e bibite gasate, allora il problema peggiora ulteriormente.

L’acqua frizzante, infatti, crea gonfiore nello stomaco e un rallentamento digestivo; nel tempo può produrre problemi proprio alla mucosa gastrica che si irrita e non fa più il suo dovere.

Ma perché desideri acqua frizzante e fredda?

  • perché il tuo stomaco è surriscaldato e c’è troppa infiammazione. Può essere dovuta a ciò che mangi e bevi (caffè, pomodoro, spezie piccanti, salumi, cibi troppo salati, cioccolata o alcolici) o a medicinali che usi
  • mangi del cibo difficile da trasformare, per esempio cibo di cattiva qualità, molto artefatto, cibi che gonfiano (come pane o carboidrati secchi o troppi legumi) o cibo con poco sale (che non stimola la tua salivazione e trasformazione) oppure sei troppo vorace, non mastichi e a quel punto butti tutto giù con l’acqua frizzante
  • abusi di cibo piccante, salato o troppo saporito, che ti mette una grande sete. E può essere un’abitudine che hai acquisito da bambino e che ti porti dietro

Se invece la tua abitudine è quella di accompagnare il pasto con bibite gasate (come Coca Cola, Sprite e affini), sappi che queste bevande sono problematiche anche a causa delle sostanze intossicanti che contengono, come coloranti, aromi e così via.

Oltre al gonfiore e alla digestione rallentata, si aggiungono anche i problemi legati ad esempio ai dolcificanti contenuti in queste bibite, che innescano la fermentazione e la disbiosi.

Ancora, si potrebbero notare effetti acidificanti sulle articolazioni e sui depositi di minerali del corpo, dai denti ai capelli.

4. Accompagnare i pasti abitualmente con vino e birra

Passiamo ora ad un’altra abitudine molto diffusa: quella di bere vino o birra durante i pasti.

Non ti sto dicendo di non farlo quando sei in compagnia o durante le feste, ma di non farlo in modo quotidiano (cioè se i tuoi pasti sono sempre accompagnati da una di queste bevande).

Perché?

Perché sia il vino che la birra producono una fermentazione anomala, sia nello stomaco che nell’intestino, che nel tempo promuove gonfiore, bruciore o gastrite e poi carenza, cioè inizi ad avere difficoltà ad assorbire i nutrienti (quindi mangi ma non riesci a ricavarne energia, vitamine, minerali).

Inoltre quest’abitudine, se quotidiana, può:

  • generare, a livello mentale, una sorta di stordimento, di torpore e di accettazione passiva dello stress, con un effetto di finto rilassamento che avverti come assai benefico ma che in realtà ti toglie forze e volontà

Un altro problema della birra è che contiene glutine: questo aumenta il grasso viscerale, quello che si accumula sull’addome, e promuove debolezza del sistema immunitario.

Il vino, invece, sembra attivare la digestione ma promuove una grave infiammazione dell’intestino, è fortemente riscaldante, e può causare mal di testa, emorroidi e disturbi della pelle.

Se le bevi di giorno, ti tolgono energia; se lo fai di sera, disturbano il tuo sonno.

Infine entrambe queste bevande, se consumate tutti i giorni, aprono le porte ai parassiti.

5. Avere sempre fretta e dimenticarsi di masticare

Quella di non masticare abbastanza il cibo che mangiamo è la causa principale di cattiva digestione, del nostro stomaco irritato e dell’intestino sempre gonfio.

Noi esseri umani, infatti, saremmo dotati di buoni denti (le nostre impostazioni di fabbrica li prevedono) ma, consumando sempre più cibi morbidi e soffici come farine, pasta, dolci, bevande e cibi zuccherini, stiamo iniziando ad usarli sempre meno.

Così i denti diventano deboli, si rovinano e ammalano.

Proprio quei denti che ci servono per triturare e sminuzzare i cibi e che, insieme alla saliva, li trasformano in una poltiglia perfettamente pronta per l’attività di stomaco ed intestino.

A ciò si aggiunge la fretta che contraddistingue i nostri giorni, per cui dedichiamo sempre meno tempo al pasto.

6. Fare il proprio pasto principale di sera

La fretta è quella che ti induce anche a fare il tuo pasto principale di sera, cioè a consumare tutto ciò che ti serve proprio durante la cena.

Quest’abitudine, però, da sola può causare il 50% dei sintomi di infiammazione nel tuo corpo.

Infatti è il motivo per cui ti senti stanco, gonfio, demotivato, sempre bisognoso di zucchero e caffè.

È di sera che i tuoi organi digestivi dovrebbero essere a riposo; invece, se mangi troppo di sera, produci ATP con molta più difficoltà e di conseguenza crei tantissimi radicali liberi (lo scarto del lavoro dei mitocondri in difficoltà).

I radicali liberi, se in eccesso, fanno invecchiare prima i tuoi organi interni, affaticare il tuo cuore e precipitare nello stress il tuo cervello e il tuo sistema immunitario.

Infine, una cena tardiva e troppo abbondante, ti impedisce di avere un buon sonno notturno e quindi non permette all’organismo di rimpiazzare le cellule usurate con quelle nuove, di depurare il fegato e di rinforzare il sistema immunitario. 

7. Preferire i carboidrati alle proteine

Preferire i carboidrati alle proteine, digestione e metabolismo

Se nella tua quotidianità prevalgono i carboidrati e gli zuccheri sulle proteine, allora c’è un problema molto grosso. 

Questi possono diventare causa di:

  • infiammazione
  • gonfiore
  • stanchezza
  • carenza di energia
  • disbiosi
  • fame costante
  • emotività instabile
  • sovrappeso
  • mandare in tilt la tiroide
  • insulino resistenza
  • allergie e intolleranze
  • disturbi metabolici, cardiologici e nervosi
  • difficoltà immunitarie
  • disturbi autoimmuni
  • problemi articolari
  • ansia e depressione

Questo succede quando per i tuoi spuntini e i tuoi pasti preferisci pasta, pizza, cereali, biscotti, dolci, frutta e bevande zuccherate.

8. Pranzare spesso con un piatto di soli carboidrati 

Se oltre a preferirli, i carboidrati rappresentano quotidianamente la base del tuo pranzo, sappi che questa è una pessima idea, sia dal punto di vista metabolico che dal punto di vista energetico e infiammatorio.

Innanzitutto un piatto di carboidrati (riso, pasta, pizza, panino, focaccia) crea un immediato picco glicemico, cioè un picco di energia molto intenso che poi però rende inevitabile (dopo massimo 2 ore) un crollo seguente, per via del lavoro dell’insulina.

Questa altalena energetica ti rende prima nervoso e poi stanco, una combinazione micidiale per qualsiasi cervello.

Inoltre, stimolerà una serie di comportamenti scorretti per tutto il pomeriggio/sera: 

  • mangiare la sera più di ciò che ti serve
  • mangiucchiare costante pomeridiano
  • fame compulsiva a sera con desiderio di zuccheri che si esaspera dopo cena

9. Non consumare verdura fresca con regolarità

Le verdure, nell’immaginario comune, richiedono tanto tempo per essere pulite e cucinate, così vengono relegate ad optional e il più delle volte, se le introduci, sono solo quelle più facili da preparare (insalata, pomodori o patate).

Inoltre abbiamo spesso il pregiudizio che ci creino gonfiore.

In realtà questo gonfiore non è causato da loro ma dallo zucchero, dal glutine e dal lievito che consumiamo costantemente.

Quello che bisogna capire è che le verdure non sono il problema ma la cura.

Per questo dobbiamo far abituare nuovamente il nostro intestino alle verdure perché, senza di loro, siamo costretti a prendere energia e vita dai depositi interni di energia vitale, impoverendo il corpo giorno dopo giorno.

10. Consumare solo verdure crude, surgelate o in barattolo (anche bio)  

In questo caso consumi le verdure però quelle sbagliate perché crude (insalata), surgelate o in barattolo (anche biologiche).

Si tratta quindi di verdure “morte”, senza più nutrimento. 

Quest’abitudine, però, nel tempo:

  • indebolisce la tua digestione
  • impedisce e rallenta la trasformazione del cibo in nutrimento
  • crea maggiore ristagno di tossine addominali
  • favorisce gonfiore e ritenzione idrica
  • causa stanchezza e debolezza

Anche il sistema immunitario può risentirne e le tue difese naturali si abbassano, soprattutto se le consumi in inverno.

Ma perché la verdura cruda è problematica?

Perché è più difficile da assorbire.

Anche se contiene più vitamine e minerali di quella cotta, di fatto i nutrienti sono intrappolati in una fibra di cellulosa difficile per noi da rompere.

Dovremmo essere dei “ruminanti” per farlo, ma noi non lo siamo e per di più ci dimentichiamo di masticare.

Le fibre di cellulosa delle verdure crude impediscono l’assorbimento di vitamine e minerali e ci riempiono di tossine.

11. Iniziare il pasto con un’insalata

Questa è una delle abitudini più frequenti che influenzano metabolismo e digestione. 

Alcune diete pubblicizzano questa abitudine come salutare e sana, ma in realtà è una tendenza che: 

  • crea gonfiore nell’intestino
  • può aprire le porte a disbiosi e parassiti

Ma perché è un’abitudine sbagliata?

Perché, come visto anche nel punto precedente, noi siamo geneticamente incapaci di trasformare correttamente le verdure crude.

Non abbiamo i denti adatti (e nemmeno ci ricordiamo di masticare) né i succhi gastrici sufficienti.

Le verdure crude sono piene di fibre di cellulosa, difficili da rompere per noi, e che ci impediscono di attingere alle vitamine e ai minerali.

L’errore maggiore è quello di consumare l’insalata ad inizio pasto perché ci impedisce di trasformare tutto il resto, per cui le eventuali proteine vengono assorbite in minima quantità e con molta difficoltà e la digestione nel tempo inizia a creare due crescenti problemi:

  1. non assorbiamo se non il 10/20% di quello che mangiamo (per cui ci impoveriamo e ci indeboliamo)
  2. accumuliamo tossine via via crescenti (e quindi ci intossichiamo sempre più)

L’intestino si irrita e diventa sempre più difficile per lui tollerare qualsiasi alimento.

In più nei cibi crudi si annidano spesso parassiti e queste grandi quantità di verdure crude quotidiane aprono le porte ad una contaminazione da ossiuri o da ascaridi che procede silenziosa ma invasiva e può renderci la vita difficile.

12. Finire il pasto con frutta e/o dolce

Finire il pasto con frutta e/o verdura, digestione e metabolismo

Ti sei mai chiesto perché hai voglia di concludere il pasto con la frutta o un dolce?

Spesso è a causa dell’esagerata esposizione allo zucchero e ai carboidrati, per cui mangi velocemente il pasto sognando il “premio finale”.

A volte è un automatismo che ti fa desiderare di concludere il pasto “lavandoti” la bocca con un frutto dolce e fresco, soprattutto se il pasto è stato salato e pesante.

Altre volte credi che la frutta sia preziosa ed importante e che dato che in altri momenti non la consumi, meglio inserirla nel pasto.

Questa è un’abitudine che purtroppo aggrava la tua infiammazione.

Inoltre frutta e dolci dopo pasti in cui hai mangiato proteine, sono davvero pericolosissimi: favoriscono la glicazione delle proteine e aprono le porte a tossine molto profonde.

Frutta e dolci dopo pasti di carboidrati, invece, fanno schizzare il picco glicemico alle stelle e lo prolungano per molte ore, favorendo alti e bassi emotivi e nuovo bisogno di zuccheri.

13. Mangiare quotidianamente molta frutta

Fino ad ora hai sempre pensato che la frutta fosse ricca di vitamine, minerali e fibre, ed in effetti è così.

Però la frutta, nel tempo, può produrre infiammazione, disturbi metabolici ed ormonali, disbiosi e appesantire il tuo fegato.

Tutto a causa del fatto che è cruda!

Molto problematica è anche la presenza di fruttosio: per questo favorisce gonfiore ed è molto dannosa per fegato e peso.

Per “molta frutta” intendo più di 2 frutti al giorno, soprattutto se ad alto tasso di fruttosio e ricchi di zucchero come banane, ananas, mango, ma anche fichi e uva.

14. Evitare i grassi sani

Se sei fra le persone che hanno paura dei grassi e cerchi sempre di evitarli, voglio tranquillizzarti mostrandoti invece i loro tanti benefici:

  • nutrono le cellule in modo profondo producendo un’ottima energia di lunga durata e priva di effetti collaterali
  • sono fondamentali per il nostro cervello, per focus, memoria e concentrazione
  • sono indispensabili per le ossa e le articolazioni, favoriscono l’assorbimento del calcio e della Vitamina D
  • rappresentano il migliore detox per il fegato e sono fondamentali per tutti gli ormoni e per il funzionamento del sistema immunitario
  • riavviano il metabolismo e ci consentono di perdere peso o di acquistarlo (se ne abbiamo bisogno)
  • ci consentono di superare l’insulino resistenza e sono il migliore antidoto, insieme alle proteine, al desiderio smodato di zuccheri e carboidrati

I grassi sani sono preziosi anche se devi perdere peso (inseriti in un menù chetogenico equilibrato).

15. Mangiare spesso salumi e carni lavorate

I salumi e le carne lavorate fanno parte delle proteine di cattiva qualità, quindi devi evitarle su base quotidiana (vanno bene una volta ogni tanto).

Devi sapere che l’abuso di carni lavorate, anche fresche (pensa ad hamburger non fatti da te o alle salsicce), cioè di alimenti “percepiti” come sani (ma che sani non sono), produce istantaneamente un effetto infiammatorio su stomaco, intestino, fegato e cuore, un accumulo di molte tossine e additivi davvero pericolosi e fermentazioni anomale intestinali molto pericolose.

Quindi cerca di ridurre il consumo quotidiano di carne di maiale e di lavorati che, per essere conservati, necessitano di moltissimo sale e di molti additivi, di cui alcuni notoriamente cancerogeni.

16. Inserire frequentemente formaggi nei pasti

Questa abitudine è tipica soprattutto dei vegetariani che li prediligono per praticità.

Ma mangiare troppo spesso molti formaggi può causare problemi infiammatori.

Infatti, avendo troppo calcio rispetto al fosforo, producono una reazione acida che fa sì che dobbiamo erodere le nostre riserve per poterli digerire bene.

Poi le proteine del latte, la caseina nello specifico, colpisce il nostro intestino e il suo delicato ecosistema e, nel tempo, favorisce la comparsa di permeabilità intestinale, quella condizione in cui le mucose non sono più integre e si creano dei “buchi” attraverso i quali le proteine infiammatorie penetrano nel sangue e scatenano la reazione del sistema immunitario.

I derivati del latte sono anche dei grandi produttori di muco, creando una debolezza immunitaria e favorendo condizioni di allergia ed intolleranza.

Se poi combini caseina con glutine, il danno è costante e sicuro.

Infine il lattosio contenuto nei formaggi, essendo uno zucchero, favorisce la proliferazione di una popolazione microbica intestinale non sana, producendo gonfiore, disbiosi e fermentazione anomala.

17. Mangiare spesso i semi oleosi nei pasti o come spuntino

Questa può diventare un’abitudine sbagliata se ne mangi troppi e tutti i giorni.

Nel tempo, infatti, questa abitudine potrebbe causare gonfiore intestinale, poi forte acidità e, infine, vera e propria infiammazione.

Innanzitutto i semi sono ricchi di Omega 6, grassi polinsaturi pro-infiammatori, che stimolano continuamente la reazione del sistema immunitario.

Poi sono ricchi di “acido fitico”, che può causare un alto livello di ossidazione e privarti di preziosi minerali (soprattutto calcio e ferro).

L’associazione dei semi con zuccheri artificiali o con farine di cereali, crea un rialzo dell’indice glicemico che può stimolare il peggioramento del danno infiammatorio e può disturbare in profondità il metabolismo, bloccandolo.

Infine, un eccesso di semi può creare stitichezza e secchezza intestinale.

Anche le arachidi possono essere problematiche: non sono un semplice seme oleoso ma una leguminosa che favorisce la comparsa di reazioni allergiche, immunitarie ed infiammatorie.

18. Mangiare ogni giorno cereali e prodotti integrali 

Perché i cereali, anche senza glutine, non sono alimenti amici?

Perché contengono una buona quantità di amidi, quindi sono a tutti gli effetti una fonte di carboidrati e, come tali, rialzano il nostro indice glicemico e possono favorire la permanenza di condizioni di eccesso di insulina o insulino resistenza, anche se pensavamo di fare cosa buona e giusta.

Molti cereali, poi, sono integrali e quindi contengono acido fitico, il ladro silenzioso di calcio e ferro, che può predisporci a carenze importanti.

Se sono in chicchi puoi ridurre il contenuto di acido fitico con l’ammollo preventivo con acqua e limone o acqua e aceto ma, se sono in farine, il problema è che accumulerai tanto acido fitico creando il caos nel tuo intestino.

Le fibre presenti nella farina integrale, difficili da metabolizzare, graffiano le pareti intestinali, favorendo condizioni di colite e permeabilità molto difficili da risolvere e che favoriscono muco e disbiosi, oltre che reazioni di intolleranza verso altri alimenti.

Infine, molti cereali contengono glutine che colpisce direttamente il sistema immunitario, mandandoci dritti in infiammazione.

19. Fare quasi sempre una colazione dolce

Questa è una delle abitudini più infiammanti in assoluto.

È sbagliata perché una colazione dolce stimola fortemente il picco glicemico e dunque tutta la tua giornata sarà incentrata sul mangiucchiare di continuo.

Soprattutto non riesci più a capire cosa desideri davvero e, dopo una colazione dolce, tutti i pasti della giornata saranno un terno al lotto.

Il picco glicemico mattutino condiziona anche la tua energia, favorendo alti e bassi di umore e picchi di nervosismo difficili da gestire e che favoriscono la comparsa dello stress.

20. Bere più di un caffè al giorno

Bere più di un caffè al giorno

Ed infine, eccoci arrivati alla bevanda irrinunciabile di ogni mattino o pausa pranzo: il caffè.

Una sola tazzina è in grado di logorare il tuo Sistema Nervoso Autonomo, soprattutto il Simpatico.

Una seconda tazzina, invece, apre le porte all’infiammazione, con conseguenze assai problematiche soprattutto su cuore e fegato, i due organi che vengono messi sotto scacco e in iper lavoro quando il corpo è infiammato.

Il caffè:

  • colpisce lo stomaco, creando le basi per acidità e reflusso
  • colpisce il metabolismo del calcio, creando le cause per ossidazione e carenza di minerali
  • può metterti fame e scatenare l’appetito, soprattutto se lo combini con lo zucchero
  • ti rende reattivo, sensibile, nervoso e incline ad agitazione e ad iper lavorio mentale

Capovolgi le tue cattive abitudini

Dopo aver visto le 20 abitudini che possono influenzare negativamente la digestione e il metabolismo, vediamo invece le abitudini sane che puoi mettere facilmente in pratica ogni giorno per vedere dei miglioramenti.

1. Prediligi le verdure cotte

Invece che bere centrifugati di frutta e verdure, prediligi verdure cotte in modo leggero, calde e accompagnate dai grassi sani.

Usa una cottura delicata e veloce che le lasci ancora croccanti e brillanti nel colore, quindi ancora piene di vitamine e minerali.

2. Scopri l’acqua calda

Non bere durante i pasti ma bevi durante la giornata (lontano dai pasti), anche se non senti il bisogno di bere.

Prova l’acqua calda e stupisciti dei suoi benefici. In alternativa preparati infusi e tisane, senza dolcificarle.

3. Evita acqua frizzante e bibite gasate

Se non riesci a rinunciare all’acqua frizzante durante il pasto, sappi che puoi liberarti di questa abitudine solo migliorando l’ordine delle pietanze.

Inizia dal piatto proteico, aggiungi la giusta quantità di verdure e poni più attenzione alla masticazione.

E per liberarti delle bevande gasate, prova a smettere per qualche giorno e nota come il tuo stomaco riprende a lavorare.

Sarai tu stesso a non sentirne più il bisogno.

4. Bevi vino e birra solo nelle occasioni speciali

Bevi vino e birra solo durante i weekend o nelle occasioni con gli amici, ma evitali su base quotidiana.

5. Mastica bene

Riscopri l’importanza della masticazione: prenditi tutto il tempo necessario per consumare il tuo pasto (in genere mezz’ora è un buon tempo per il pranzo e dieci minuti/un quarto d’ora per uno spuntino).

Siediti, appoggia la schiena e la forchetta dopo ogni boccone, godendoti il sapore e l’esperienza.

6. Mangia bene durante tutta la giornata (non solo a cena)

Invece che rendere la cena il tuo pasto principale, cerca di mangiare meglio durante il giorno.

Quindi aumenta le dosi dei pasti precedenti (aumentando grassi e proteine), aggiungi spuntini, se occorrono, così da avere meno fame la sera.

Se proprio vuoi cenare, opta per vegetali e grassi, pochissime proteine leggere (se occorre) e zero carboidrati.

Ogni tanto puoi scoprire poi il digiuno intermittente, saltando del tutto la cena e meravigliandoti del benessere fisico e mentale che avrai al mattino.

7. Scopri il gusto delle proteine

Se preferisci i carboidrati alle proteine, ti invito a riscoprire il gusto di queste ultime, accompagnate da vegetali e grassi.

Le proteine sono molto più buone dei carboidrati e hai tantissimi modi in cui prepararle.

Ad esempio scopri delle gustose ricette di carne qui e di pesce qui.

8. Prova ad eliminare i carboidrati per qualche tempo

Mangiare quotidianamente carboidrati a pranzo è un’abitudine che può portarti tra le braccia dell’infiammazione in pochi mesi (causando lo stop del funzionamento di sistema immunitario, metabolico, ormonale e nervoso e ad un sovraccarico importante per cuore e fegato).

Ti invito a provare ad eliminare per una sola settimana i carboidrati, prediligendo proteine, verdure cotte in maniera leggera e burro, sia che tu sia a casa sia da portare fuori con te.

Vedrai la differenza!

9. Mangia verdure cotte leggermente ogni giorno

Non relegare le verdure a semplice optional ma introducile ogni giorno insieme alle proteine.

Sono versatili e puoi cucinarle in tanti modi diversi.

Ecco qui una guida alle principali cotture e a ricette facili e gustose.

Queste aiutano a riportare in equilibrio la flora batterica intestinale, aumentano la tua vitalità, la tua idratazione, la pulizia intestinale e la quota di vitamine e minerali.

10. Evita le verdure crude, surgelate o in barattolo

Non consumare verdure crude, surgelate o in barattolo ma preferisci verdure di stagione cotte in modo leggero, anche sotto forma di zuppe o vellutate (soprattutto di sera).

Oppure cuocile a vapore, saltate o stufate. Sono la tua fonte migliore di carboidrati a scarso impatto glicemico e adatti alla vita quotidiana.

11. Non iniziare il pasto con un’insalata cruda

Non iniziare il tuo pasto da un’insalata cruda ma, come detto nel punto precedente, scopri il gusto delle verdure cotte in modo leggero così da rompere le fibre di cellulosa che ci impediscono di assorbirle.

E poi al massimo puoi finire il pasto con una minuscola insalata tenera, un piccolo pugnetto, mai fredda e masticata a lungo (più in estate che in inverno e solo se hai un buon intestino che non tende al gonfiore).

12. Evita frutta e dolce a fine pasto

La frutta o il dolce a fine pasto non sono una buona idea.

Al massimo puoi prediligere frutti a basso impatto glicemico (mele verdi, kiwi, frutti di bosco, albicocche e piccole porzioni di ciliegie e fragole) scaldati in padella lievemente e arricchiti con grassi sani e proteine vegetali.

Per i dolci, prepara da te quelli a basso impatto glicemico e low carb proposti sul mio blog.

Ecco qui una guida.

Ma consumali come spuntino pomeridiano e non subito dopo il pasto.

13. Non avere paura dei grassi sani

Per quanto riguarda i grassi sani, hai visto i loro tanti benefici.

Non avere paura di consumare quotidianamente burro, ghi, olio di cocco, olio evo, avocado.

Per sapere come usarli, ecco qui una guida pratica con consigli.

Evita gli olii di semi, i grassi idrogenati, l’eccesso di semi oleosi, poiché ricchi di eccessive quantità di grassi Omega 6 che possono favorire l’infiammazione.

14. Consuma proteine di buona qualità

Invece che salumi e carni lavorate, prediligi fonti proteiche di buona qualità, controlla le etichette e prepara da te polpette o altro, facendoti macinare la carne sempre al momento, scegliendo un pezzo sano e da carne non di allevamento intensivo.

Tra i lavorati, dai la precedenza a bresaola o carne salata molto molto artigianale e fesa di pollo o tacchino, anche queste bio, e controllando che sull’etichetta siano assenti conservanti e glutine.

Tutto il resto evitalo nella vita di tutti i giorni e prediligi proteine fresche e di ottima provenienza. Infine, piuttosto che congelare la carne buona, prova a metterla sotto vuoto (la mantieni a lungo evitando i danni da congelamento).

15. Prediligi formaggi da latte crudo

Fra i formaggi da consumare, privilegia quelli artigianali, meglio se di capra e/o da latte crudo, cioè prodotti a partire da latte fresco non pastorizzato.

15. Consuma pochi semi oleosi

Per gli spuntini, evita giornalmente i semi oleosi e soprattutto, se li consumi, evita l’associazione con gli zuccheri per limitare il picco glicemico.

Se li consumi, ammollali in modo da eliminare l’acido fitico.

16. Mangia pochi cereali integrali alla fine del pasto (se ne hai bisogno)

Dopo il tuo pasto di proteine, verdure e grassi sani, puoi inserire una piccola porzione di cereali integrali, se proprio hai ancora fame.

Però ricordati di ammollarli prima della cottura per ridurre l’acido fitico e sceglili senza glutine. 

Consumali solo se non sei in sovrappeso, con malattie autoimmuni o degenerative o infiammatorie.

17. Scopri la colazione salata

L’alternativa alla colazione dolce esiste ed è gustosissima: si chiama colazione salata, ed è ricca di proteine, grassi sani e zuccheri a lento assorbimento.

Se la provi, non torni indietro!

Ti rende sazio e concentrato per tutta la mattina.

Scopri qui come preparare la tua colazione salata perfetta.

18. Riduci o elimina il caffè

Il caffè stimola negativamente il tuo cervello, con ripercussioni sulla tua memoria e la tua concentrazione.

Cerca di ridurlo e pian piano eliminarlo, sostituendolo con piante toniche oppure con le alternative sane al caffè che scopri qui.

Conclusione

Sono molte le cattive abitudini radicate nelle nostre giornate che possono influenzare negativamente la digestione e il metabolismo.

In questo articolo ti ho fatto scoprire quanto possano essere nocive e come puoi invertirle in modo da influenzare positivamente la trasformazione del cibo in nutrimento, ritrovando energia e forma fisica. 

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