Gli Omega 3 e gli Omega 6 sono acidi grassi polinsaturi definiti essenziali in quanto il nostro corpo non può produrli da solo ma deve assumerli attraverso il cibo.

Conosciamoli meglio e capiamo cosa fanno questi due tipi di grassi.

Omega 6 (acido linoleico)

Gli Omega 6, sono sempre stati rari nel nostro cibo tradizionale.

Piccolissime quantità si trovano in uova, carne di pollo e manzo, in burro e formaggio, oltre che in semi e noci.

Oggi invece stanno dilagando grazie alla massiccia presenza di oli vegetali (che ne sono molto ricchi), che sono i grassi comunemente usati nei prodotti da forno sia salati che dolci.

Cosa fanno nel nostro corpo?

La loro funzione è quella di promuovere infiammazione nel corpo.

Cioè gli Omega 6 regolano la produzione nei tessuti di citochine e chemochine, che sono molecole-segnale connesse con il sistema immunitario e che hanno un immediato effetto sulla risposta infiammatoria.

La risposta infiammatoria è vitale e necesssaria per il corpo in quanto è la risposta di difesa ad un attacco esterno o ad un trauma.

Se però l’infiammazione diventa costante, cronica e sistemica questo porta alla malattia!

Omega 3 (acido linolenico)

Anche gli Omega 3 sono sempre stati presenti in minuscole quantità.

Ne sono ricchi il pesce grasso, i molluschi e i crostacei, poi semi e noci e infine alcuni vegetali a foglia verde e le uova da galline allevate all’aperto.

Cosa fanno nel nostro corpo?

Hanno la funzione opposta agli omega 6, sono anti-infiammatori ruolo assai importante per contrastare i disturbi da infiammazione cronica.

Gli Omega 3 sono convertiti nel nostro corpo in EPA (acido eicosapentaenoico) e DHA (acido docosaesaenoico) due acidi grassi le cui sigle hai sicuramente sentito nominare.

Entrambi questi due acidi sono cruciali per la nostra salute e centrali per il cervello, la visione, e il sistema riproduttivo.

Il giusto equilibrio

Quindi Omega 3 e 6 sono forze opposte che influenzano la risposta infiammatoria e devono essere nel giusto equilibrio.

Mentre in passato il rapporto tra Omega 6 e Omega 3 era 1:1 o 3:1 oggi è 20:1 e questo comporta effetti disastrosi sull’infiammazione cronica.

A questo si aggiunge anche l’effetto della presenza costante in circolo nel sangue di insulina, che deriva dal consumo quotidiano di tantissimi prodotti ricchi di carboidrati e zuccheri in combinazione con una valanga di Omega 6.

La questione degli enzimi

Sia gli Omega 3 che gli omega 6 richiedono speciali enzimi per essere attivati e gli enzimi sono gli stessi per entrambi.

Quindi se c’è una esagerata presenza di Omega 6 nella nostra dieta (come succede oggi) questi sottraggono tutti gli enzimi presenti rendendoli insufficienti per la conversione degli Omega 3.

Quindi tieni bassi gli Omega 6, non esagerare con oli di semi e semi oleosi.

E per assicurarti di assumere la giusta dose di Omega 3, consuma i pesci grassi o l’olio di lino da frigo frullato con del formaggio fresco magrissimo o dello yogurt (la famosa crema Budwig!).

La cosa migliore è comunque assumerli nella loro forma già trasformata (EPA e DHA) perché sono di più facile assorbimento.


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