Il bruciore di stomaco è uno di quei sintomi ciclicamente in agguato e che ti rende fastidioso mangiare qualsiasi cosa.

Viene accompagnato da alitosi, nausea, crampi,..

Sembra passare ma poi ritorna soprattutto, nei periodi di maggiore stress.

In genere il dottore non si sofferma più di tanto su ciò che mangi, ti da dei consigli generici e ti suggerisce una serie di rimedi che possono tenerlo a bada: antiacidi micidiali con i quali impari a convivere.

Se lo lasci inascoltato, diventa reflusso, si aggrava e allora ti fanno una indagine e sentenziano che è tutta colpa di un batterio, l’Helicobacter Pylori, che è colpa sua, e inizi gli antibiotici.

E in questo modo il problema diventa cronico e peggiora.

Ma cosa si nasconde dietro questo fastidio così comune e quali sono le azioni che puoi mettere in campo per uscirne definitivamente?

Le cause

  1. Innanzitutto devi comprendere che il colpevole numero uno del tuo fastidio è il glutine. Se lo elimini completamente, nel giro di qualche giorno il fastidio si attenua e poi sparisce. Questo perché il glutine è una proteina molto aggressiva per le mucose interne e comporta una sollecitazione importante del sistema immunitario, favorendo una costante condizione di guerra e infiammazione nell’esofago e nello stomaco. Ricordati che è nascosto ovunque e che, eliminarlo, vuol dire nemmeno un pezzettino per un po’, il tempo utile a calmare lo stomaco. Il secondo punto importante è che il glutine non viene mai da solo, in genere è sempre accompagnato da due nemici: latte e pomodoro.
  2. Il latte contiene anch’esso proteine irritanti per lo stomaco e potenzialmente infiammatorie e, se è unito al glutine, l’effetto raddoppia.
  3. Il pomodoro è fortemente acido, brucia le mucose e surriscalda lo stomaco creando terreno fertile per tutti i sintomi di bruciore.
  4. Altri tre potenziali aggressori dello stomaco sono il caffè che spesso butti giù da solo di prima mattina e che usi più volte anche durante il giorno; il succo di arancia che, per la Vitamina C, aggiungi magari a colazione o a metà mattina; il cacao, soprattutto come cioccolata, che ha un importante effetto infiammatorio e che funge da benzina sul fuoco, come pure la micidiale Coca Cola.
  5. Accanto al glutine e a queste sostanze collaterali, non devi sottovalutare un’altra categoria di alimenti che aumentano fortemente la fermentazione dello stomaco, creando gas e fastidiose irritazioni. Questi sono il vino (soprattutto rosso), la birra (che, ricordati, contiene anche glutine) e lo zucchero in generale (che estende il fastidio fin nell’intestino producendo una disbiosi che contagia anche lo stomaco). 

Quando sospendi questi alimenti, in genere la sintomatologia si attenua all’istante.

L’Helicobacter Pylori

La questione dell’Helicobacter Pylori è presto chiarita.

È un batterio sempre presente e che ha importanti funzioni protettive ma, se le tue abitudini prevedono molti dei cibi aggressivi che ho elencato, allora il batterio aumenta a dismisura richiamato dalla infiammazione.

Quindi non è lui il problema. 

La soluzione non è combatterlo direttamente e, anzi, fare terra bruciata con antibiotici ti rende ancora più vulnerabile e favorisce un sistema immunitario sempre infiammato. 

Quello che devi fare è eliminare tutto ciò che lo porta a crescere e far sì che non sia più presente nella tua quotidianità.

Quindi la prima cura è eliminare questi alimenti che sono potenzialmente aggressivi (un mese può essere sufficiente).

Poi dovrai selettivamente testare ognuno di loro e cercare di limitare l’uso di quelli che hai visto più nocivi per te, ad occasioni solo sporadiche.

I tuoi amici sono i grassi sani che calmano subito lo stomaco, masticare molto bene ed usare probiotici e glutammina su base regolare (due presidi fondamentali per curare il tuo stomaco in modo naturale).

Perché un microbiota sano e forte si difende in modo naturale dai batteri patogeni e li tiene sotto controllo, mentre la Glutammina, presa subito prima del pasto, aiuta a sfiammare lo stomaco senza bisogno di prendere i micidiali gastro protettori.

I vegetali ti sono tutti amici, tranne il pomodoro, melanzane e peperoni.

Per il resto tutte le verdure ti aiutano ad attenuare i sintomi e con le loro fibre nutrono i batteri amici.

Se è diventato reflusso o ernia iatale, può aiutarti, oltre alla dieta, anche una seduta dall’osteopata che calma la zona, sblocca il diaframma e riporta in asse lo stomaco.

Anche lavorare sul respiro è importante ed attività come Yoga e Tai Qui possono aiutarti a calmarlo e renderlo più profondo favorendo lo sblocco del diaframma. 

Quindi riassumiamo: 

Con una particolare attenzione ai periodi dove sei più sotto pressione, che sono proprio quelli in cui devi stare più attento a questi tre aspetti.

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