Siamo abituati ad identificare i parassiti con gli ossiuri che talvolta ci hanno colpito da piccoli, quando mettevamo tutto in bocca o dai racconti dell’orrore di chi ha preso la tenia.

In realtà esistono tantissimi diversi tipi di parassiti intestinali e sono molto più frequenti di quello che immagini. I parassiti più comuni sono gli Ascaridi, gli Anchilostomi, i Tripanosomi e poi la Tenia che può essere solis o echinococco.

Ecco come scoprire se è un problema che riguarda anche te!

Innanzitutto ricordati che i parassiti sono ovunque: nell’acqua che bevi o nel cibo che mangi, soprattutto se crudo, non lavato o cotto correttamente. Quindi entrare in contatto con loro è molto più facile di quello che pensi.

Se il tuo corpo li incontra ma è in buona salute e l’intestino è ricco di un microbiota sano e forte, i parassiti entrano ma vengono scacciati in modo deciso dal tuo sistema immunitario e non trovano terreno fertile per stabilirsi.

Se invece il tuo intestino è in difficoltà, c’è disbiosi (cioè la flora batterica intestinale è ricca di lieviti e povera di batteri amici), fermentazione e un grande abuso di zucchero (il cibo preferito dei batteri patogeni e dei parassiti), il nostro corpo si tramuta in una casa perfetta per i parassiti che si stabiliscono e possono essere con noi per anni.

Per alcuni periodi possono indebolirsi e quasi non ce ne accorgiamo.

Ma sono sempre presenti, solo che lo sono sotto forma di spore.

Poi, complice lo stress o un periodo di cattive abitudini a tavola, iniziano nuovamente a riprodursi e allora iniziano i problemi.

Quali sono i sintomi da cui puoi comprendere che i parassiti sono un problema che può riguardare anche te?

  1. Costipazione e disturbi intestinali (come colite, gas) di lunga data, che non riescono a passare anche se cambi abitudini e ti tormentano da anni.
  2. Mal di testa, frequente, che non sembra essere legato a nessun altro fattore.
  3. Facilità ad ammalarti, con debolezza del sistema immunitario, soprattutto nelle vie respiratorie. Questo è particolarmente frequente nei bambini ma riguarda anche tanti adulti che si sentono vulnerabili.
  4. Prurito anale, che aumenta di sera. Se ti affligge, non c’è dubbio che si tratta di parassiti.
  5. Macchie e sfoghi sulla pelle. Se sono presenti, è sicuro che i parassiti sono con te da molti anni.
  6. Difficoltà di assorbimento che può condurre a problemi di anemia, debolezza e difficoltà a prendere peso. La debolezza aumenta enormemente se provi a togliere lo zucchero.
  7. Bruxismo, cioè il digrignare e stringere i denti la notte. Se presente, è sempre un indicatore infallibile di parassiti.
  8. Desiderio compulsivo di cibo spazzatura, bisogno irrefrenabile di mangiare più di ciò che ci serve e cibo di cattiva qualità, ricco di farine e zucchero, con un aumento del desiderio serale.
  9. Nervosismo, agitazione e scatti di rabbia. I parassiti possono anche mostrarsi come intensa sensibilità e tensione emotiva non giustificata da problemi effettivi. Ti puoi sentire in alcuni momenti come se ci fosse un alter ego che ti agita e ti tende anche contro il tuo volere. Ed è così, loro sono piccoli, ma sono tanti e sono in grado di creare una specie di “campo di coscienza” alternativo al nostro che fatichiamo a controllare.

Questi sintomi possono peggiorare nei momenti di stress e nei giorni di luna piena, giorni in cui si schiudono le uova e diventano attivi i nuovi parassiti.

La prova del nove è se persistono nonostante un cambio e un miglioramento delle nostre abitudini.

Avere i parassiti ci costringe anche a processare le tossine del loro metabolismo, ecco perché possiamo sentirci intossicati e appesantiti (soprattutto il fegato può risentirne).

Diagnosticare i parassiti non è facile.

Spesso si trovano in zone molto alte dell’intestino e non fuoriescono facilmente con le feci.

Se escono, sono avvolti nel muco e quindi non li riesci a notare.

Spesso, ed è il caso della tenia, può essere presente come piccole formazioni incistate nelle pareti ed ecco perché non fuoriescono ma continuano a dare fastidio.

Come risolvere questo problema?

Se desideriamo essere sicuri della loro presenza, la cosa migliore è effettuare un controllo usando la radioestesia, una vera e propria tecnica che può rilevare la presenza delle loro “frequenze”, trovando un bravo chinesiologo a cui rivolgerci.

Se temiamo di averli con noi da tempo, può essere importante eliminarli ma in modo naturale, utilizzando dei disinfettanti fitoterapici, cioè a base di piante ed erbe.

Ecco i più efficaci che puoi ordinare in farmacia: 

  • OSSIPUR della OTI in gocce, quando i sintomi sono soprattutto respiratori. Da 20 a 30 gocce prima di due pasti della giornata per un mese. Iniziando gradualmente.
  • RIMEDIO 32 della VILLA LABOR, in gocce, quando hai sintomi importanti da tempo. Da 20 a 30 gocce prima di due pasti della giornata per un mese. Iniziando gradualmente. 
  • TENAFER del dott. Giorgini, in capsule, meglio se con aglio. Da 2 a 5 capsule al dì. Comodo in viaggio e a scopo preventivo. Sempre per un mese.

Poi è importante effettuare almeno 3 mesi con un buon probiotico così da ripopolare l’intestino con colonie di batteri amici.

A scopo preventivo puoi ripetere il trattamento una volta l’anno.

Scopri qui Probiotics per il benessere del tuo intestino.

Leggi anche:

Probiotici e prebiotici: cosa sono e a cosa servono

Microbiota intestinale: cos’è e come prendersene cura

Disbiosi intestinale: la prima colpa è la dieta