Pur non essendo una vera e propria malattia, l’ipertensione arteriosa (pressione alta) è tra i principali fattori di rischio per le patologie cardiovascolari, una delle prime cause di morte nel mondo.

È una condizione molto diffusa nei Paesi industrializzati.

Solo negli Stati Uniti, circa 7 milioni di persone muoiono ogni anno per varie malattie che sono principalmente causate dall’ipertensione.

In Italia si stima che circa 15 milioni ne soffrano: in media ne sono affetti all’incirca il 33% degli uomini e il 31% delle donne.

Uomini e donne hanno la stessa probabilità di sviluppare questa condizione durante la loro vita.

Gli uomini sono più propensi quando sono più giovani, prima di compiere 45 anni, rispetto alle donne.

La probabilità si inverte dopo i 65 anni, quando il rischio delle donne diventa più alto di quello degli uomini.

Quando i bambini di età inferiore ai 10 anni soffrono di pressione alta, in genere è un effetto collaterale riconducibile ad altre condizioni, come problema ai reni, l’uso di farmaci o il diabete di tipo 1.

L’ipertensione è una condizione facilmente curabile, ma può causare seri danni alla salute, se ignorata, aumentando le probabilità di insufficienza cardiaca, infarti e ictus.

Ecco l’indice dell’articolo:

Cos’è la pressione alta

La pressione sanguigna è la forza del sangue che spinge contro le pareti delle arterie mentre viene pompato dal cuore. 

La pressione alta si verifica quando questa forza è superiore al normale.

Cerchiamo di quantificare ora questi valori.

Quali sono i giusti valori? Linee guida

Quando viene misurata la pressione sanguigna, ne risultano due numeri, che misurano due diverse pressioni. 

Il numero più alto è la pressione sistolica (“la massima”), la pressione sanguigna quando il cuore batte durante il pompaggio del sangue. 

I suoi valori dovrebbero essere contenuti tra 115-130 mmHg.

Il secondo numero o inferiore è la pressione diastolica (“la minima”), la pressione sanguigna quando il cuore è a riposo tra i battiti.

I suoi valori ottimali dovrebbero essere compresi tra 75-85 mmHg.

Si parla di ipertensione quando la pressione massima sarà superiore ai 140 mmHg e la minima ai 90 mmHg, valori che consentono di definire una persona ipertesa.

È quando questi parametri aumentano che diventa pericoloso e si è maggiormente esposti a ictus, infarto, insufficienza cardiaca cronica.

Sintomi della pressione alta

Sintomi della pressione alta

Spesso non ci sono sintomi evidenti di pressione alta, anche quando le letture raggiungono livelli pericolosamente alti.

Per questo, molti non sanno di averla.

Tuttavia, quando la pressione sanguigna aumenta, alcuni segnali di allarme possono includere:

  • dolori al petto
  • confusione mentale
  • mal di testa  
  • battito cardiaco irregolare   
  • ronzii nelle orecchie
  • alterazioni della vista (visione nera o presenza di puntini luminosi davanti agli occhi)
  • perdite di sangue dal naso (epistassi)

Quando si manifestano sintomi, è probabile che si stia vivendo una crisi ipertensiva, con un valore sistolico/ massimo superiore a 180, oppure un valore diastolico/ inferiore, superiore a 110.

La crisi ipertensiva è considerata un’emergenza medica che richiede un trattamento immediato.

Cause e fattori di rischio della pressione alta

Conoscere cosa provoca l’ipertensione, può aiutarti a prevenirla o a ridurla.

Solo nel 5% dei casi la pressione alta è dovuta a condizioni cliniche, come problematiche legate ai reni, disturbi ormonali, uso di farmaci che hanno un’azione ipertensiva.

Nel restante 95% dei casi, l’ipertensione è legata ad abitudini errate.

Diversi sono i fattori che entrano in gioco:

1. Familiarità

Avere in famiglia persone ipertese, aumenta la probabilità di sviluppare questa condizione.

2. Stile di vita

Un’errata alimentazione, l’uso di farmaci, donne che fanno uso di pillola anticoncezionale o seguono la terapia ormonale sostitutiva, corrono un rischio maggiore.

3. Obesità e sovrappeso

Affaticano il cuore creando una maggiore pressione anche sulle arterie.

Maggiore è il peso corporeo, maggiore è la quantità di sangue necessaria per fornire ossigeno e sostanze nutritive ai tessuti.

All’aumentare del volume di sangue in circolo attraverso i vasi sanguigni, aumenta anche la pressione sulle pareti delle arterie e la pressione sanguigna.

4. Età

Il rischio di ipertensione arteriosa aumenta con l’aumentare dell’età, come abbiamo visto, soprattutto nelle donne over 65 e negli anziani, a seguito dell’indurimento dei vasi arteriosi.

5. Vita sedentaria

Le persone inattive tendono ad avere una frequenza cardiaca più alta e, più è alta, più il cuore deve lavorare ad ogni contrazione e più è forte la pressione sulle arterie.

6. Fumo

Fumare aumenta immediatamente la pressione sanguigna, seppur temporaneamente.

Inoltre, le sostanze chimiche contenute nel tabacco danneggiano il rivestimento delle pareti delle arterie aumentando la pressione sanguigna.

7. Alcool

L’alcool restringe le arterie e può aumentare la pressione sanguigna

8. Gravidanza

Durante la gravidanza può essere possibile un rialzo della pressione arteriosa.

9. Stress

Alti livelli di stress possono portare ad un aumento temporaneo della pressione sanguigna, così come un’alterazione dei ritmi circadiani, lo squilibrio dei ritmi sonno/veglia.

10. Omocisteina alta

L’omocisteina è una sostanza chimica che viene prodotta dal corpo durante la metilazione, il processo del metabolismo della metionina, un processo che è implicato anche nella conversione dei nutrienti attraverso le interazioni enzimatiche.

Tutti abbiamo omocisteina nel sangue, il problema sorge quando non viene metabolizzata nel modo adeguato e si accumula all’interno dell’organismo creando il fenomeno dell’iperomocisteinemia.

Si creano così dei sottoprodotti di scarto che portano ad un aumento dell’infiammazione e dello stress ossidativo e causano squilibrio nel sistema cardiovascolare, neurologico ed endocrino.

Livelli elevati di omocisteina danneggiano il rivestimento delle arterie e favoriscono patologie cardiovascolari.

11. Sensibilità all’insulina

Avere livelli di zucchero nel sangue fuori controllo, porta ad avere un costante e continuo aumento di livelli di insulina.

Con l’aumentare dell’insulina, aumenta anche la pressione sanguigna.

Vediamo in che modo.

Se i recettori dell’insulina sono poco attivi e le cellule diventano resistenti ad essa, non è possibile immagazzinare il magnesio, noto per la sua capacità di rilassare i muscoli.

Se i livelli di magnesio sono troppo bassi, i vasi sanguigni si contraggono invece di rilassarsi, il che aumenterà la pressione sanguigna e diminuirà i livelli di energia.

L’insulina influisce anche sulla pressione sanguigna facendo sì che il corpo trattenga il sodio.

La ritenzione del sodio causa la ritenzione idrica che a sua volta causa un’alta pressione sanguigna e può infine portare ad un’insufficienza cardiaca.

Normalizzare i livelli d’insulina nel sangue, abbasserà anche la pressione sanguigna riportandola a dei valori salutari.

12. Sindrome metabolica

La pressione alta aumenta il rischio di sindrome metabolica, una combinazione di tre o più dei seguenti problemi di salute: obesità, glicemia alta, livelli elevati di trigliceridi, pressione sanguigna alta o colesterolo HDL basso (“buono”).

Come curare l’ipertensione?

Il trattamento medico standard per la pressione sanguigna elevata consiste nel prescrivere pericolosi beta bloccanti, farmaci ACE inibitori e diuretici, oltre a convincere il paziente a limitare il sale nella dieta. 

Sebbene queste cose possano aiutare, non arrivano alla radice del problema e possono effettivamente causare più problemi. 

La buona notizia è che la maggior parte dei fattori di rischio di ipertensione è sotto il nostro controllo.

Dieta, primo rimedio naturale

La dieta è il primo rimedio naturale per la pressione alta e per abbassarla subito.

Se sei iperteso, è possibile che tu non abbia un buon controllo del livello di zuccheri nel sangue, poiché questi due problemi vanno spesso di pari passo.

Abbiamo visto come con l’aumentare dei livelli di insulina, aumenta anche la pressione sanguigna.

Elimina zuccheri e carboidrati

La prima cosa che dovrai fare sarà eliminare tutti i cereali e gli zuccheri dalla tua dieta, perché consumare zuccheri e cereali, compreso qualsiasi tipo di pane, pasta, mais, patate o riso, farà sì che i tuoi livelli di insulina e pressione sanguigna restino elevati.

Studi hanno dimostrato che l’assunzione di zucchero potrebbe essere più preoccupante dell’assunzione di sale, in termini di ipertensione.

Riduci il consumo di frutta

La frutta contiene fruttosio che nell’organismo si suddivide in una varietà di prodotti di scarto, uno dei quali è l’acido urico.

L’acido urico aumenta la pressione sanguigna inibendo l’ossido nitrico nei vasi sanguigni che ha il compito di mantenerli elastici.

Sale sì o sale no?

Siamo stati incoraggiati a temere il sale quando si tratta della nostra salute, ma questa raccomandazione di una riduzione estrema del sale per i sintomi della pressione alta rimane controversa, discutibile e persino controproducente.

Non temere di aggiungere sale alle pietanze, utilizza sale di buona qualità, evita cibi troppo elaborati e troppo salati, come salumi, formaggi stagionati, prodotti da forno, prodotti in scatola con alti contenuti di sodio.

Evita il consumo di spezie e cibi piccanti

Spezie come pepe, peperoncino, zenzero, paprika ed alimenti “caldi” come caffè, pomodoro, agrumi, alcool, favoriscono un eccesso di calore interno, surriscaldano gli organi, l’energia non circola correttamente e si può avere così un innalzamento della pressione.

Limita i grassi trans e Omega 6

Questo tipo di grassi aumentano l’infiammazione e la pressione sanguigna.

Si trovano soprattutto negli alimenti confezionati.

Consuma cibi fermentati 

Se la flora intestinale non è sana, si ha un maggiore rischio di soffrire di malattie cardiache e di molti altri problemi di salute cronici.

Il modo migliore per ottimizzare la flora intestinale è includere nella dieta alcuni alimenti a fermentazione naturale, come crauti e altre verdure fermentate.

Un ulteriore beneficio dei cibi fermentati è che sono una fonte eccellente di Vitamina K2, che è importante per prevenire la formazione di placche arteriose e l’insorgere di malattie cardiache.

Pratica il digiuno intermittente

Oltre ad una riduzione di zuccheri e carboidrati, il digiuno serale è un ottimo presidio per la salute del cuore e di tutto l’organismo.

Una pratica così potente che riesce ad eliminare anche tossine molto antiche.

Quando il corpo si trova in una condizione di cattiva circolazione, dovuta a un eccesso di tossine, gli organi iniziano a surriscaldarsi, l’energia non circola correttamente e si può avere così un innalzamento della pressione.

Straordinari sono i benefici del digiuno intermittente che si ripercuotono a cascata nella regolazione dei livelli della pressione arteriosa.

  • attiva l’autofagia, il processo di riparazione cellulare
  • ristabilisce l’equilibrio insulinico
  • riporta in equilibrio i ritmi circadiani
  • stimola il reset della flora batterica intestinale
  • ha un effetto potenziante sul sistema immunitario 
  • elimina l’infiammazione, la condizione disfunzionale che favorisce un rialzo pressorio

Stile di vita e pressione alta

Migliorare stile di vita contro pressione alta

Oltre ad una corretta alimentazione, avere uno stile di vita sano, è imprescindibile se vuoi ridurre i livelli di pressione. 

Aumenta l’attività fisica

L’esercizio fisico costante può aiutarti a mantenere il peso forma e ad abbassare la pressione sanguigna.

Fai quindi lunghe passeggiate, yoga, pilates, tai chi o qualunque altro esercizio che ti faccia muovere.

Riduci lo stress

La pressione arteriosa è strettamente collegata alla salute del cuore inteso non solo come organo fisico.

Il cuore soffre in modo profondo per la mancanza di tempo, per lo stress, per la fretta, per la sensazione che tutto sfugga, che dobbiamo essere in costante attività.

Il cuore chiede anche un’altra cosa importante: prenderci il nostro tempo e coltivare spazi di quiete, ritagliarci il tempo per il riposo, per riflettere, per fare ciò che desideriamo o anche per non fare nulla, per esperienze di pura calma.

Tempo per guardare dentro di noi, per gioire delle piccole cose.

Pratica tecniche di rilassamento come la respirazione profonda o la meditazione.

Sono antistress naturali, aiutano a rilassarti e a ridurre la pressione sanguigna.

Puoi ridurre lo stress emotivo con l’aiuto degli oli essenziali.

Utili, in questo caso, sono: olio essenziale di lavanda, maggiorana, salvia sclarea, incenso. 

Rimedi, integratori e superfoods per la pressione alta

Olio di pesce, rimedi naturali ipertensione

Oltre alla dieta e ad un corretto stile di vita, ecco alcuni suggerimenti per ridurre in modo naturale la pressione alta.

1. Esponiti al sole e ottimizza i valori della Vitamina D

L’esposizione al sole fa sì che l’organismo produca Vitamina D.

La mancanza di luce solare riduce le riserve di Vitamina D e aumenta la produzione di ormone paratiroideo, che aumenta la pressione sanguigna.

La carenza di Vitamina D è stata collegata all’insulino resistenza, alla sindrome metabolica, a livelli elevati di colesterolo e trigliceridi, obesità e pressione alta.

La Vitamina D è anche un inibitore negativo del sistema renina-angiotensina (RAS), che regola la pressione sanguigna.

La carenza di Vitamina D può causare un’attivazione inappropriata del tuo RAS, che può portare all’ipertensione.

L’ideale sarebbe ottenere la Vitamina D tramite l’esposizione al sole, ma è anche possibile usare un integratore di Vitamina D3 (colecalciferolo).

Nel mio shop trovi un integratore di Vitamina D3 sia in forma liquida che in capsule.

2. Magnesio

È un minerale che aiuta a rilassare i vasi sanguigni e può avere un impatto immediato sull’abbassamento naturale della pressione.

3. Coenzima Q10

È un antiossidante fondamentale per sostenere la salute del cuore ed è un ottimo rimedio naturale contro l’ipertensione.

4. Olio di pesce

Una delle principali cause dell’ipertensione è l’infiammazione delle arterie nel tempo.

Studi hanno dimostrato come il consumo di olio di pesce, che è ricco di EPA e DHA, acidi grassi Omega 3, riduca l’infiammazione del corpo con conseguente beneficio per la salute del cuore.

Omegor antiage è un ottimo integratore di Omega 3 e Q10 mentre Omegor vitality 1000 è un integratore di Omega 3 EPA-DHA e Vitamina E.

5. Erba di grano

L’erba di grano agisce sulla qualità del sangue e sul tono dei vasi, riequilibrando la pressione.

6. Equiseto

La supplementazione di equiseto mantiene i vasi sanguigni sani, tonici, puliti ed elastici.

Trovi un ottimo integratore a base di equiseto qui.

7. Fungo reishi

Il fungo reishi fluidifica il sangue e ha una funzione ipotensiva.

8. Bacche di Goji

Le bacche di Goji sono un fattore chiave nella cura di tutti i problemi cardiovascolari e combattono il colesterolo ossidato.

9. Cacao crudo senza zuccheri

Il cacao crudo, disponibile anche in polvere, è ricco di flavonoli che aiutano ad abbassare la pressione e a migliorare il flusso sanguigno al cervello e al cuore.

Il cacao è anche un vasodilatatore naturale, aumenta quindi l’ossido nitrico nel sangue e dilata i vasi sanguigni.

10. Aglio

È un vasodilatatore naturale e, se non lo usi in cucina, è disponibile anche come integratore, in forma liquida o in compresse.

Uno studio del 2016 ha dimostrato che l’aglio invecchiato riduce la pressione sanguigna periferica e centrale nei pazienti con ipertensione non controllata.

Migliora la rigidità delle arterie, l’infiammazione ed altri marcatori cardiovascolari in pazienti con alti livelli di pressione.

Conclusione

L’ipertensione arteriosa è tra i principali fattori di rischio per le patologie cardiovascolari, una delle prime cause di morte nel mondo.

Diversi sono i fattori di rischio e, seguire uno stile di vita ed un regime alimentare sano, sono i primi imprescindibili passi sia se soffri di pressione alta e vuoi abbassarla, sia se vuoi prevenire una condizione di ipertensione.

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