Esistono tante diete e approcci diversi: come posso orientarmi in questa giungla di proposte? 

Perché non dicono tutti la stessa cosa?

Ti aiuto a fare un po’ di chiarezza…

Per prima cosa gli approcci alimentari e di salute si distinguono tra quelli che vedono il corpo nella sua interezza, e quelli che distinguono tra problemi che riguardano il corpo e problemi che riguardano la mente (senza prendere in considerazione l’idea che corpo e mente siano parte di un unico sistema integrato).

Poi ci sono gli approcci che guardano gli organi e le diverse funzioni come un unico armonico sistema che cerca costantemente l’equilibrio e che costantemente lo perde, per cui di fronte ad un sintomo o ad un problema cercano sempre le cause originarie in modo da riportare tutto il corpo al suo stato di salute, partendo dal modificare le abitudini a tavola.

C’è invece chi guarda il corpo come un insieme di pezzi scollegati, si specializza su uno di loro e, non conoscendo il resto, perde il quadro d’insieme. 

Quindi se hai un problema di mal di testa, ti sopprimo il sintomo; se hai un problema di ciclo, te lo metto in pausa, e se hai fastidi di natura allergica, ti prescrivo antistaminici o cortisone ma non ti chiedo cosa mangi ogni giorno.

Chi si specializza troppo, punta in genere al sintomo e cerca in tutti i modi di sopprimerlo, senza chiedersi cosa voglia indicare e cosa lo ha generato.

Immaginati un vigile del fuoco che corre richiamato da un allarme anti incendio e, invece di cercare l’origine dell’incendio, colpisce la fastidiosa sirena per farla smettere di suonare. 

Cercare le cause profonde…

Tra tutti gli approcci alla salute e malattia, pochissimi sono quelli che, cercando le cause profonde, le individuano tra le abitudini quotidiane protratte nel tempo, tra le quali, cibo, respiro e movimento sono i pilastri principali con i quali il nostro corpo si sostiene per vivere.

Perché? 

Questa è una saggezza che apparteneva a tutte le medicine antiche del pianeta e che l’evoluzione della pratica medica moderna ha perso per strada, un intero patrimonio che è andato completamente perso ed è rimasto nelle mani solo di coloro che si occupano di MTC, Ayurveda, Omeopatia e dei pochi medici di buona volontà che hanno cercato altrove le conoscenze perdute continuando a studiare e a specializzarsi. 

E poi c’è un altro motivo, profondo e che riguarda noi pazienti. 

Cambiare abitudini è difficile, ci pone in controtendenza con il resto del mondo e soprattutto ci responsabilizza e ci costringe ad impegnarci direttamente. 

Meglio ricevere una medicina e buttarla giù piuttosto che chiederci perché mi viene sempre il mal di testa, perché ho acidità di stomaco, dolori articolari o mi manca il ferro o perché la mia menopausa è un incubo.

Il vero problema

Tra coloro che si occupano di salute, quindi, si possono distinguere coloro che vanno dritti alla soluzione contingente del problema, quindi:

  • sei in sovrappeso? Ti taglio le calorie e ti spedisco in palestra
  • sei magro? Aumenta le calorie
  • soffri di acidità e bruciore? Ti prescrivo un antiacido
  • il tuo ciclo è irregolare? Ti prescrivo la pillola
  • hai il colesterolo alto? Ti tolgo i grassi e ti do le statine
  • soffri di diabete? Ti prescrivo l’insulina
  • hai la pressione alta? Ti prescrivo la pillola per abbassarla
  • soffri di colite? Ti do un rilassante perché è un problema psicosomatico
  • hai contratto un virus? Cerco la vaccinazione idonea

E chi, interrogandosi sulle vere cause, trova e propone soluzioni dirompenti e fuori dal coro.

Quindi, se per esempio sei in sovrappeso, si interroga sugli ormoni (i maestri del metabolismo) e cerca la causa di un metabolismo bloccato negli alimenti in grado di sbilanciarli e ti propone un approccio alimentare che li riporti in ordine (quindi, in questo caso, va a ripristinare la sensibilità insulinica). 

O, se sei eccessivamente magro, si occupa del tuo intestino e di tutte le cause che impediscono al cibo di essere assorbito, riattivando la digestione

Perché sa che se l’assorbimento è bloccato e tu aumenti il cibo ingerito, non fai altro che peggiorare il problema e aumentare il carico di tossine. 

Soprattutto negli approcci alimentari è evidente questo grande BUG, per cui anche ai migliori sfuggono i due problemi principali: l’emergenza infiammazione e le difficoltà di digestione e assorbimento dovute a stomaco, intestino e fegato in perenne difficoltà. 

Per cui puoi mangiare il migliore cibo del mondo ma devi assicurarti che arrivi alle cellule. 

E devi conoscere la condizione di abuso generalizzato di alcuni nutrienti in cui sono immersi la maggior parte degli esseri umani dei Paesi ricchi, altrimenti non li aiuti. 

Ma pensi solo a dare diete che poi la gente smetterà di seguire ritornando al punto di partenza.

Cosa puoi fare?

La scelta è nelle tue mani! 

Per ogni problema puoi scegliere in ogni momento di prendere in considerazione solo il sintomo e chiedere a gran voce che ti aiutino a farlo passare oppure puoi provare a rimboccarti le maniche e cercare le cause di questo fastidio in ciò che fai ogni giorno: ritmi sonno veglia, sedentarietà, abitudini a tavola, prendendo in considerazione l’idea di modificarle.

Consapevolezza e libertà di scelta terapeutica, ricerca delle informazioni giuste e uno stile di vita sano e adatto a noi, almeno 5 giorni su 7, sono i più grandi strumenti nelle nostre mani. 

Sono con noi in ogni momento e dipende solo da noi cercarli e metterli in atto.

E se abbiamo un problema, cerchiamo qualcuno che abbia una visione d’insieme e che ci aiuti a trovare le cause di ciò che ci affligge senza avere timore di cambiare, che è la più grande risorsa nelle nostre mani, l’unica in grado di fare la differenza.

Più lo faremo tutti e più aiuteremo anche i medici e gli operatori del settore a migliorarsi e ad aiutarci.


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