Sono 3 i fattori in grado di condizionare pesantemente il tuo benessere e la tua salute:
- l’apporto squilibrato dei nutrienti (troppo zucchero, poche proteine, pochi grassi e pochi vegetali)
- la debolezza e sofferenza della tua digestione (cioè non assorbi i nutrienti e non elimini le tossine)
- la quantità di STRESS che accompagna le tue giornate, una condizione subdola e di difficile comprensione ma che ci riguarda tutti e che è in grado di metterci sotto scacco sul più bello
Ma cosa è lo stress, come si manifesta e come possiamo imparare a governarlo e tenerlo sotto controllo?
Ecco una spiegazione semplice.
Siamo “stressati” quando ci sentiamo costantemente sotto pressione e impossibilitati a fermarci e a fare un “profondo respiro” o a prenderci una tregua, come quel criceto che gira sempre più velocemente sulla ruota senza riuscire a trovare una via di uscita.
Gli studi dicono che è ormai una condizione molto frequente, riguarda almeno il 75% delle persone e che il 25% di queste avverte uno stress molto alto mentre il 43% mostra già i segni di uno squilibrio fisico come conseguenza di questo stress.
Cioè lo stress è già diventato infiammazione ed ha già investito diversi sistemi interni pregiudicandone il funzionamento.
Un fenomeno che le condizioni lavorative precarie e troppo intense, unite all’isolamento e all’instabilità dei legami, amplifica enormemente e che sembra colpire maggiormente le donne poiché spesso tendono a farsi carico non solo del proprio stress ma anche di quello del partner e degli altri componenti della famiglia.
Lo stress ci rende estremamente sensibili, più esposti nelle emozioni e costantemente impegnati per cercare di superare questa condizione, senza averne gli strumenti, cosa che acuisce ancora di più la condizione di disagio.
Iniziamo a non sentirci più noi stessi, vivi per lo più a metà.
E il disagio, da essere nella nostra mente, diventa fisico, e gradualmente blocca i sistemi del corpo tramutandosi in malattia vera e propria.
Quello che succede però, se andiamo dal dottore, è che il più delle volte ci viene detto che non abbiamo nulla di organico (il processo è ancora nella fase iniziale o i danni al funzionamento sono ancora generali e lievi e il dottore fatica a catalogarli).
Ci dice anche che tutto sembra essere solo “nella nostra testa” e che quindi ci dobbiamo solo calmare e che i sintomi passeranno così come sono venuti.
Ovviamente questo non ci aiuta, anzi … è la ciliegina sulla torta!
Poiché è davvero molto difficile da accettare come linea di ragionamento e può scatenare un peggioramento delle stesse condizioni di stress, innescando il senso di colpa e la tensione per non trovare vie di uscita.
Ma cos’è realmente lo stress?
Lo stress possiamo dire che è una risposta naturale di corpo e mente ad una condizione momentanea di forte difficoltà o attacco.
Se ci sentiamo in pericolo, il respiro si spezza, il battito accelera, l’ansia monta e il corpo si ricopre di sudore.
È una risposta che si attiva automaticamente.
Ma in cosa consiste questa risposta automatica?
È una forte emissione di ormoni e neurotrasmettitori che parte da quella zona del cervello chiamato “rettiliano”, il cervello originale (poiché è connesso alle facoltà istintive, primarie del nostro cervello).
Ed è gestita da questi centri nevralgici: amigdala – ipotalamo – ipofisi (tutti posizionati nel cervello) e poi ghiandole surrenali (posizionate sui reni).
Un asse che connette il nostro cervello con tutte le parti del nostro corpo e che scatena e gestisce la risposta automatica ed istintiva di reazione ad un pericolo.
Quando parliamo di stress, non possiamo non parlare di adrenalina e cortisolo, due ormoni che regolano tutte le risposte nel nostro corpo, stimolano la reazione del sistema immunitario, regolano il quantitativo di zucchero nel sangue, l’accumulo di grassi e la loro utilizzazione per produrre energia, regolando così metabolismo, desiderio, riproduzione e gestione delle condizioni di stress.
La risposta del nostro cervello ad una condizione costante di stress o di infiammazione è chiamata dalla PNEI (psico-neuro-endocrino-immunologia), Inversione della curva del cortisolo ed è particolarmente pericolosa.
Nel tempo, se non riusciamo ad interromperla e quietarla, può condurre all’insorgenza di diverse patologie:
- ansia e problemi di insonnia (a causa dell’eccessiva ipervigilanza e dello stato di allerta costante), poi depressione, problemi cognitivi, desiderio di zuccheri, sovrappeso e problemi circolatori
- annebbiamento, cali di memoria e concentrazione, carenza di focus e incapacità di lavorare
- difficoltà digestive e disturbi dell’equilibrio intestinale
- desiderio smodato di zucchero e accumulo di grasso addominale
- problemi ormonali con squilibrio di tutti gli ormoni sessuali (estrogeni, progesterone, testosterone, prolattina) e conseguenti problemi di ciclo e fertilità
- problemi metabolici e di pressione alta, insulino resistenza, diabete, problemi circolatori
- problemi al sistema immunitario e insorgenza di disturbi autoimmuni, a causa di una costante stimolazione che conduce a risposte esagerate e fuori luogo, dando vita ad intolleranze, allergie, problemi a pelle, ghiandole ed intestino
- problemi di invecchiamento precoce, sia fisici che mentali
Questa condizione di stress influenza poi pesantemente il nostro sonno, ed iniziamo a non dormire bene e a non riuscire a riposarci davvero.
La carenza di sonno si mostra nell’umore, nell’equilibrio dei nostri ormoni, nelle reazioni del nostro sistema immunitario, nella nostra chiarezza mentale, nella nostra capacità di comprendere e memorizzare, nella nostra attività sessuale e nella tolleranza al dolore e non solo.
Spesso gioca un ruolo chiave nella nostra incapacità di ritrovare il peso forma, proprio a causa di questo forte stato di allarme.
La grelina, il nostro ormone della “fame”, aumenta quando siamo stanchi e la leptina, l’ormone della sazietà, diminuisce.
Così il corpo cerca di sopportare meglio questa condizione di stress, consumando quantità maggiori di alimenti, generando una “fame continua da stress”.
I cibi maggiormente incriminati in questo meccanismo sono cioccolata, zucchero, dolci e vino.
Questi sono alimenti che producono un’immediata sensazione di energia che calma momentaneamente la condizione di emergenza.
Quindi sono i cibi molto zuccherini, stimolanti o saporiti i nostri preferiti quando il nostro cortisolo è fuori controllo.
Questo processo, protratto nel tempo, produce infine grasso viscerale, un genere di grasso anomalo che produce citochine infiammatorie che disturba progressivamente tutti i sistemi del nostro corpo.
A causa di questa condizione, diventa impossibile per noi mangiare ciò che ci fa bene e perdere peso.
Ecco perché non riesci a farlo.
Ma come uscire dalla ruota del criceto, quietare lo stress e tornare a vivere in modo normale?
- Restart, cioè dare una tregua al corpo di almeno 28 giorni da tutti gli alimenti in grado di scatenare infiammazione e attivazione dell’asse dello stress. In questo modo sospendiamo soprattutto lo zucchero ma anche vino, caffè, glutine e diamo al corpo a sazietà proteine, vegetali e grassi sani
- Miglioramento dei ritmi di vita prendendo ogni giorno un po’ di tempo per noi stessi. L’ideale è un momento di quiete e perfetta a questo proposito è la Meditazione guidata SAUTÓN che puoi scaricare gratuitamente
- Piante naturali che possono supportare mente e cuore e riequilibrare il sistema, come Ashwagandha, Reishi, Maca, alternandole e favorendo un riposo profondo attraverso una cena leggera e l’uso di Magnesio
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