Quando hai problemi di pressione alta sembra inevitabile prendere dei farmaci per tenerla giù chimicamente.

Il problema è che la pressione alta è il sintomo di un disordine infiammatorio del corpo, che ha una causa e che può essere risolto. 

Se invece non lo risolvi e ti limiti a forzarla farmacologicamente, questo porta il problema a diventare sempre più profondo e sistemico. 

Non solo ma il farmaco chimico, come sempre, sistema una cosa ma ne disturba altre; nel tempo disturba soprattutto il tuo stomaco e il tuo intestino. 

Anche i neurotrasmettitori (i messaggeri tra cervello e resto del corpo) ne sono disturbati.

E se ci fosse una via più facile e meno invasiva per affrontare questo problema?

Non sono un medico ma sono una Naturopata, insegno educazione alimentare, a mangiare sano per ritrovare forma fisica, mente sveglia e buon umore. 

Insegno quindi sane abitudini quotidiane che riportano il corpo in equilibrio e che migliorano la gestione dello stress.

Quindi non mi sono mai occupata direttamente di problemi cardiologici, anche se la mia formazione è lunga ed ampia e non finisce mai.

Ora, perchè sottolineo questo?

Perchè modificando le abitudini a tavola, insegnando a diventare metabolicamente flessibili, a migliorare la digestione e a favorire il detox, quello che ho notato (nel 90% dei casi), è che chi applica per bene il metodo, presto o tardi si accorge di non avere più la pressione alta, di averla normalizzata.

Non è qualcosa su cui agiamo intenzionalmente, è il semplice “effetto collaterale” di un ritorno al funzionamento ottimale.

In questo caso in genere la persona ne discute con il proprio medico curante e, di comune accordo, il farmaco viene diminuito gradualmente e poi sospeso.

È il regalo di nuove abitudini.

Ma perchè accade questo? E perchè si alza la pressione? 

Hai già sicuramente sentito parlare di infiammazione (la nuova emergenza dei tempi moderni sulla bocca di tutti gli scienziati e medici di buona volontà).

È quello stato di funzionamento alterato, chiamato anche di “emergenza”, che il corpo imbocca quando non ci sono le condizioni per una vita normale.

Il corpo si percepisce in difficoltà e automaticamente, per proteggere se stesso, manda in blocco tutti i sistemi ritenuti non vitali, quindi metabolismo, sistema ormonale, sistema immunitario e sistema nervoso.

Tutto viene messo in pausa, aspettando la fine della infiammazione per poterli riattivare.

Quando questo accade, tutta l’energia viene convogliata verso due organi che il corpo ritiene possano affrontare lo stato di emergenza e risolverlo: il cuore e il fegato. 

È soprattutto il cuore che viene messo sotto “pressione”, richiedendogli di pompare con più foga e con maggiore energia.

Questo per produrre più sangue utile a risolvere la condizione di emergenza. 

I reni dirottano l’acqua che normalmente avrebbero espulso, esclusivamente per la produzione di maggiore quantità di sangue e questo produce nel tempo una condizione di pressione alterata al rialzo e ridotta minzione.

Quindi l’infiammazione sistemica e cronica è la causa primaria del nostro rialzo pressorio.

Ma cosa scatena l’infiammazione?

Due sono le cause principali: 

  1. Abitudini a tavola non equilibrate e protratte nel tempo, di cui la principale è l’abuso di carboidrati e zuccheri e l’insulina sempre in circolo. Tutti gli scienziati ormai concordano che la pressione alta è causata da una condizione di insulino resistenza non diagnosticata e non curata.
  2. Una condizione di profondo stress cronico, con ritmi di vita esagerati, con cicli circadiani capovolti, aumento del cortisolo serale, difficoltà a riposare e a dormire bene.

Il cambio alimentare con idratazione attraverso acqua calda (che vale il doppio), riequilibrio nutrizionale in senso chetogenico bilanciato (quindi normo proteico, con molti vegetali leggermente cotti e tanti grassi sani di eccellente qualità), uniti a un capovolgimento dell’orario dei pasti con alleggerimento serale e digiuno intermittente, sono in grado di riportare il corpo in equilibrio e di uscire, nel giro di alcuni mesi, dal sistema di emergenza.

Questo spontaneamente e gradualmente riporta il cuore ad un funzionamento naturale, riportando anche la pressione ai livelli di normalità.

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