L’infiammazione e l’invecchiamento precoce sono, insieme ai problemi digestivi, gli ostacoli principali alla salute, energia e forma fisica.
Nessuna dieta o programma alimentare prende in considerazione questi due aspetti, tanto fondamentali quanto pericolosamente trascurati.
In questo articolo ci soffermeremo sugli effetti dello zucchero, la miccia che accende l’infiammazione, l’eccesso di calore nel nostro corpo.
Alcuni sintomi di calore eccessivo
Spesso, a causa di abitudini alimentari errate ed uno stile di vita in cui prevalgono stress e ritmi innaturali, l’energia vitale che scorre in tutti noi, resta intrappolata creando così un eccesso di calore, con organi che si congestionano con facilità.
Ecco allora che possiamo ritrovarci in una condizione in cui:
- siamo poco pazienti ed intolleranti: siamo spesso irritati e ci arrabbiamo per un nonnulla
- il sonno è disturbato, ci svegliamo ripetutamente durante la notte e facciamo fatica a riaddormentarci
- abbiamo dolori articolari diffusi e pensiamo che sia colpa dell’età
- sentiamo sempre una gran fame anche poco dopo aver mangiato
- il nostro intestino è colitico o troppo pigro, dolorante e con fermentazione
Quando e quali cibi fanno scattare l’allarme?
La gravità dipende solo da quanto a lungo permane nel nostro corpo lo stato infiammatorio.
Forse ti sorprenderà sapere che ciò che mangiamo alimenta, molto più di quanto siamo abituati a credere, tale processo dagli esiti spesso devastanti.
L’infiammazione non si acutizza e propaga da sola, ma è la risposta del corpo all’abuso di cibo:
- dalla natura eccessivamente calda come pepe, peperoncino, cioccolato, arancia, pomodoro, caffè, alcool
- ricco di fitati come legumi, cereali integrali, soia, semi oleosi
- che scatena una eccessiva risposta dell’insulina come carboidrati, pane, pasta, pizza, cereali interali, prodotti da forno dolci e salati
- secco, privo di fibra, non idratato come crusca, cereali in fiocchi, gallette
- dal contenuto proteico particolarmente irritante e tossico come i prodotti a base di glutine e lectine contenute nei legumi
Perché sono così dannosi?
I problemi sono tutti dovuti agli effetti collaterali della digestione di questi alimenti dal potenziale infiammante, dall’abuso quotidiano che se ne fa per un tempo molto lungo.
È come far scendere silenziosamente giorno dopo giorno, una goccia di benzina: prima o poi l’incendio scoppierà.
Abuso ed uso prolungato: sono questi i due fattori che li rendono così nocivi e pericolosi.
Lo zucchero, nemico numero uno
Non si è mai visto, nel mondo industrializzato, un consumo così elevato di carboidrati come in questa nostra epoca.
Pane, pasta, gallette, riso, prodotti integrali, farinacei, dolci, barrette energetiche, muesli, si tratta sempre di cibi ricchi di zucchero che il nostro metabolismo non riesce a gestire perché non è stato programmato per stoccarne così tanto.
Un cibo che è diventato anche il nostro rifugio perché soddisfa la nostra mente, il nostro desiderio innato del sapore dolce, un cibo che ci lega a sé in un rapporto di pura dipendenza troppo spesso inconsapevole.
Lo zucchero squilibra gli ormoni
Il nostro corpo è una macchina meravigliosa dove nulla è affidato al caso.
È programmato in modo che nel sangue debba scorrere sempre la stessa quantità di zuccheri, circa 5 grammi, non uno di più, non uno di meno.
Carboidrati e cibi dolci ricchi di zucchero, una volta ingeriti innalzano bruscamente la glicemia e noi ci sentiamo non solo appagati, ma anche pieni di energia, pronti per affrontare la giornata.
L’illusione dura circa un paio d’ore, il tempo che l’ormone insulina impiega per accorrere ed eliminare dal sangue lo zucchero in eccesso ed ecco che la glicemia crolla in modo drastico.
Noi entriamo allora in una fase di ipoglicemia e ci sentiamo improvvisamente stanchi, privi di energia, irritati, e con una voglia incontrollata di cibo dolce che soddisfiamo subito, pronti per un altro giro di valzer della glicemia.
Questo non solo ci crea sbalzi continui di umore, rende i bambini capricciosi, ma costringe l’insulina ad intervenire in modo continuo provocando un super lavoro delle cellule Beta del pancreas, che una volta danneggiate non si rigenerano aprendo la strada al diabete.
Lo zucchero viene immagazzinato in attesa di una carestia che non arriva mai
Dopo averlo tolto dal sangue e distribuito nelle cellule, il nostro organismo converte lo zucchero in glicogeno, un polimero (cioè una macromolecola) del glucosio.
Conoscendo i codici di accesso, l’insulina si comporta come una chiave, apre le pareti cellulari e stocca il glicogeno nelle cellule dei muscoli, del cervello, del fegato.
Il glicogeno viene conservato sia in vista di uno sforzo fisico della durata massima di 90 minuti sia come scorta per un’eventuale carestia.
Siamo progettati per questo.
L’uomo primitivo doveva accumulare riserve per affrontare sforzi fisici improvvisi ed intensi, pronto per qualsiasi imprevisto gli si parasse davanti e per continuare a sfamarsi anche in caso di carestia.
Due problematiche alquanto remote nelle nostre giornate sedentarie: uno sforzo che non facciamo più e una carestia che non arriva mai.
Lo zucchero ci rende insulinoresistenti
Il corpo subisce allora una costante e continua intossicazione perché le cellule non si svuotano mai e ad un certo punto, quando sono affogate nello zucchero, chiudono i loro recettori ed ecco che diventiamo insulinoresistenti.
Abbiamo perso la sensibilità e la capacità di rispondere ai messaggi dell’insulina, importantissimo e delicato ormone.
L’insulina non sapendo più dove depositare il glicogeno derivante da un uso massiccio e continuo di carboidrati, lo stocca dove può: nel fegato causando la steatosi epatica, nell’addome accumulando grasso viscerale.
Si è scoperto solo di recente, come quest’ultimo si comporti come una vera ghiandola ormonale.
Secerne agenti infiammatori e insieme ad un’insulina ormai in squilibrio, trascina fuori dal coro anche altri ormoni fondamentali come quelli tiroidei e il cortisolo.
In conclusione
Essere in balìa del picco glicemico e di alti e costanti livelli di insulina nel corpo, è l’origine dell’acidità e dell’infiammazione, di uno squilibrio potentissimo, madre di tutte le malattie moderne, una nuova realtà con cui scienziati, medici e ricercatori stanno facendo i conti soprattutto nell’ultimo decennio.
La soluzione e la forza del SAUTÓN Approach
Per fermare l’infiammazione e riportare l’equilibrio nel corpo, il SAUTÓN Approach ti propone un breve ma intenso periodo di Restart, in cui eliminare lo zucchero e tutti i cibi dalla natura infiammante.
Non c’è altra soluzione: la sospensione di determinate categorie di cibo va ad agire sulla vera causa dell’infiammazione, va a stanarla all’origine anziché sopprimerne provvisoriamente i sintomi.
Solo così potrai riportare indietro le lancette dell’orologio del processo d’invecchiamento e iniziare ad instaurare nuove abitudini di lunga vita.
Anna Maria Bruni 3 Aprile 2018
Vorrei seguire ma ho problemi con La mia Email
Maria Pia Festini 3 Aprile 2018
Ciao Anna Maria e benvenuta sul blog!
vorresti seguire il Metodo Energy? Il materiale non ti arriverà per mail ma lo troverai disponibile il primo ed il secondo mese dall’iscrizione, direttamente sulla tua area riservata. Ti posso suggerire eventualmente di creare un nuovo account mail. Un caro saluto
Lorenzo Argentino 7 Aprile 2018
Ottimo articolo
Franca Branda 8 Aprile 2018
Ciao Lorenzo,
benvenuto sul blog.
Siamo lieti del tuo apprezzamento.
Un cordiale saluto.
Paola Melo' 7 Aprile 2018
Ho trovato l’articolo molto interessante perché il mio problema è proprio quello del “calore”. Dopo essere stata una gelona per buona parte della mia vita, con la menopausa sono arrivate non solo le vampate ma una verae propria sofferenza x il caldo.
Da due settimane seguo la dieta “reset” con una interruzione per la Pasqua e adesso una lunga indisposizione con bronchite e otite con cura di antibiotici e e areosol. Molto disturbata da questa situazione cerco di proseguire al meglio col reset. Grazie, Paola
Maria Pia Festini 8 Aprile 2018
Ciao Paola,
rimettiti bene e riprendi il reset quando starai meglio. Mi raccomando l’uso dei probiotici per rimettere in sesto la flora intestinale dopo l’uso degli antibiotici. Ti faccio un augurio di pronta guarigione e vedrai che con lo stile Energy le vampate saranno solo un ricordo.
PAOLA MELO' 11 Aprile 2018
Grazie, aspetto che finisca anche un insopportabile “torcicollo”!
Anna 7 Aprile 2018
Tutto fa male allora, avete elencato praticamente tutto tranne Proteine animali (!) e verdura. Che triste vita sarebbe!
E poi spesso saltano fuori centenari che hanno sempre mangiato di tutto e stanno benissimo
Maria Pia Festini 8 Aprile 2018
Ciao Anna,
“tutto” fa male se consumato in eccesso e zuccheri e carboidrati se si mangia in modo tradizionale, ti assicuro sono veramente troppi. Basterebbe fare un reset ogni tanto, abbassare il livello d’infiammazione e tornare a consumarli con moderazione. Ti assicuro poi che la vita senza carboidrati e cibi dannosi e semplicemente meravigliosa perché meraviglioso è il senso di benessere fisico e mentale che si prova, un benessere che purtroppo non conosciamo. Ti basta dare un’occhiata alle ricette che pubblichiamo sul blog, tutte sane e salutari, per renderti conto che la tristezza proprio non ci appartiene. Un caro saluto
Claudia Zanon 7 Aprile 2018
Ho trovato l’articolo interessante ed è vero che in questo periodo della nostra società c’è un utilizzo smisurato degli zuccheri…sono dappertutto anche dove non servono con le consequenze ben descritte.
Vorrei conoscere il periodo di Reset.
Grazie
Cordialmente
Claudia
Franca Branda 8 Aprile 2018
Ciao Claudia,
benvenuta sul blog.
Se sei interessata al RESET puoi iscriverti al programma da questa pagina: https://www.thesautonapproach.it/presentazione/.
Riceverai tantissime informazioni utili, avrai la possibilità di fare il test per valutare il tuo stato di salute attuale e scoprirai come mettere in pratica il RESET nella tua vita.
Un cordiale saluto.
Roberta 8 Aprile 2018
“Nessuna dieta o programma alimentare ha mai preso in considerazione questi due aspetti tanto fondamentali quanto pericolosamente trascurati.” …?! La Paleo e la Primal si basano su entrambi gli aspetti citati, così come la dieta chetogenica (perlomeno nell’accezione terapeutica, e come stile di vita, non meramente volta al dimagrimento e/o come dieta del momento), nonchè per quanto riguarda i cibi da evitare citati come troppo caldi o proinfiammatori varie altre diete basate sul “whole food” da fonti pulite. Quindi affermare quanto citato è improprio nonchè fuorviante.
Andrebbero poi esplicitate le fonti anzichè presentare il metodo come pioniere di questi aspetti che invece sono già ampiamente discussi e trattati dalle filosofie alimentari(diete in questo senso appunto, non come semplici regimi alimentari ma come stili di vita, con approccio olistico) citate a titolo esemplificativo ma non esaustivo. Se il Metodo Energy ha peculiarità specifiche, queste andrebbero presentatee messe in rilievo, non mischiate a principi ideati da altri e passati come esclusivi: non c’è divieto di condividerli, ma l’onestà impone di dichiararlo anzichè oscurarlo dichiarandosi promotori innovativi di qualcosa che in realtà già c’è.
Maria Pia Festini 8 Aprile 2018
Ciao Roberta,
la frase non fa riferimento agli zuccheri bensì all’importanza della digestione e dell’infiammazione nella nostra salute. Le nostre fonti, per quel che riguarda la digestione e l’aspetto termico dei cibi viene dalle medicine antiche, quella Tradizionale Cinese e quella Ayurvedica che tante volte abbiamo citate nei nostri articoli e che sono ben dichiarate all’interno del programma. Il Metodo Energy Training non è una dieta ma uno stile di vita e le sue peculiarità sono messe in rilievo negli ultimi e recenti articoli e lo saranno sempre più in futuro. Inoltre il nostro è un metodo diverso sia dalla paleodieta che dalla dieta chetogenica anche se ne condividiamo i presupposti. Un caro saluto
roberta sanguinetti 8 Aprile 2018
sempre utile la spiegazione, sopratutto in questo momento che sento uno spamosdico desisderio di dolci e che ho finalmente terminato i 3 mesi di b2 b6 e altro………
grazie roberta
Maria Pia Festini 8 Aprile 2018
Ciao Roberta, benvenuta sul blog!
prova a sostituire dolci e carboidrati con proteine e grassi sani: bastano 3 giorni di astinenza dallo zucchero per sentire la morsa del desiderio diminuire. Se poi prosegui per almeno un mese, sei libera dalla dipendenza. Un caro saluto
lorenza 9 Aprile 2018
Salve, ho trovato l’articolo molto interessante anche perché soffro di infiammazione diffusa…..
Aspetto con ansia i prossimi articoli.
Grazie
Lorenza
Maria Pia Festini 9 Aprile 2018
Ciao Lorenza e benvenuta sul blog!
Sono felice che tu abbia trovato l’articolo interessante e spero ti sia da stimolo per rivedere le tue abitudini alimentari. Gli articoli sul Reset sono in arrivo e mettere in pratica i consigli che vi troverai non potrà che portarti grandi benefici. Un caro saluto
TTT 12 Aprile 2018
VOGLIO SOLO DIRE CHE MIA MADRE HA 96 ANNI NE DIMOSTRA 10 IN MENO.MANGIA DI TUTTO .
HA ARTROSI E IPERTENSIONE LIEVE.
COME SPIEGARE TUTTO QUESTO SE NON CON UN BEL E SANO PATRIMONIO GENETICO??
Maria Pia Festini 12 Aprile 2018
Ciao,
i cinesi direbbero che ha avuto in dono dai genitori un’ottima energia o essenza, vitale prenatale. Complimenti alla tua mamma! Probabilmente avrà fatto un uso moderato di carboidrati ed avrà avuto la fortuna di mangiare cibo più sano e genuino. Un caro saluto
marcella 15 Aprile 2018
condivido la considerazione sui dolciumi e i cerali raffinati ma leggo con grande stupore che i legumi sono causa di infiammazione, perchè a me che soffro di una patologia reumatologica è stata prescritta una dieta antiinfiammatoria a base di cereali integrali e legumi, oltre che di verdure e pesce; dove sta dunque la strategia più idonea a correggere l’infiammazione cronica?
il vostro reset ha funzionato anche in caso di patologie reumatologiche?
Maria Pia Festini 15 Aprile 2018
Ciao Marcella, benvenuta sul blog!
Ciò che rende i legumi potenzialmente infiammanti, è il loro contenuto di lectine, sostanza irritante per il nostro intestino, sano o malato che sia. Anche i cereali, compresi quelli integrali, sono infiammanti a causa dell’acido fitico che contengono. La strategia è semplice: eliminare per un periodo tutti quei cibi infiammanti: glutine, cereali, zuccheri, cioccolata, arance, miele, vino e legumi. Il Reset funziona laddove alla radice di un disturbo o patologia, ci sia l’infiammazione e va continuato fino a che il livello non ritorna nei ranghi. Un caro saluto
Caterina Monetti 24 Febbraio 2020
buon giorno a tutti voi,sono caterina ho 60 anni e un po di problemi con la glicemia che vorrei tenere sotto controllo con l alimentazione,per questo sono interessata ai vostri suggerimenti sperando di farcela a modificare il mio stile di vita,grazie
Maria Pia Festini 26 Febbraio 2020
Ciao Caterina,
benvenuta sul blog. Se vuoi ti aspettiamo nel programma online dove potrai cambiare il tuo stile di vita step by step e nel pieno rispetto dei tuoi ritmi. C’è poi una frizzante community chiusa su Facebook pronta a sostenerti e a rispondere ad ogni tuo dubbio. Un caro saluto
https://www.thesautonapproach.it/program/