Quando sentiamo che sarebbe bene per la nostra salute diminuire i carboidrati, sorge spontanea questa domanda: “Ma come posso vivere senza gli zuccheri? Gli zuccheri sono “vita”!”.

Chi è più avanti con gli anni, come me, si ricorderà un’incredibile campagna pubblicitaria sullo zucchero effettuata dalle aziende produttrici un bel po’ di anni fa, in cui appunto lo zucchero veniva pubblicizzato come uno degli alimenti più importanti perché ricco di energia pronta all’uso e povero di grassi. 

Oggi una pubblicità del genere sarebbe impensabile e condannata di fronte all’epidemia di obesità, diabete e problemi cardiologici che l’abuso di zuccheri ha scatenato.

Che ironia!

Si sono costruiti ben cinquanta anni di consigli alimentari fallaci e fuorvianti su questo semplice ma infondato teorema: gli zuccheri sono essenziali per la vita, il corpo non può farne a meno e quindi non vanno mai eliminati, nemmeno dalla dieta dei diabetici che non hanno l’insulina per gestirlo!

Sì, nemmeno a loro può essere tolto perché lo zucchero è vitale.

La migliore benzina per il nostro corpo

Gli zuccheri dal punto di vista energetico non sono la nostra unica benzina possibile e a dirla tutta non sono nemmeno la migliore!

Anzi, il corpo lo ritiene un carburante pericoloso ed ha un sofisticato sistema per intercettarlo e rimuoverlo prontamente dal sangue.

Non solo ma per i mitocondri è una benzina problematica: nel bruciarla produce tanti residui tossici, come una ruggine, i cosiddetti “radicali liberi” che ci fanno invecchiare male e precocemente.

Altro problema è che lo zucchero è come quei ceppi di legno leggeri e prevalentemente composti da foglie, fanno un gran fuoco vivace ma che dura pochissimo.

Il classico “fuoco di paglia” che fa solo scena ma non riscalda e sei costretto ad aggiungere costantemente nuova legna ad intervalli regolari per ricavare un pochino di calore.

Lo stesso accade se usi lo zucchero come benzina principale: sei costretto a prenderlo ad intervalli ripetuti e sempre in quantità crescente.

Lo sanno bene gli sportivi che, se non vogliono invecchiare precocemente, stanno tutti passando ad un carburante più “intelligente”.

Quindi se non è un buon carburante, fa tanti residui e dura poco, va spesso in accumulo con conseguenze disastrose sul peso, e crea per giunta dipendenza, perché allora esiste e sopravvive questo mito che sia indispensabile?

Perché ci sono solo due sistemi del corpo che lo richiedono e non possono farne a meno: globuli rossi e alcune cellule neuronali.

Il bello però è che nessuno ti racconta che il corpo ha un sistema per fabbricarsi da sé lo zucchero che gli serve ed è assolutamente autosufficiente.

Può usare gli amminoacidi o i grassi e trasformarli in zuccheri attraverso la gluconeogenesi effettuata dal fegato, operazione che ha due grossi vantaggi: è a costo zero e non va mai in accumulo, cioè produce solo lo zucchero che serve, non scorte esagerate da dover poi smaltire.

Quindi lo zucchero non è indispensabile! 

La migliore alternativa sono vegetali freschi cotti poco che ci danno fibre, zuccheri di qualità, vitamine e minerali e non creano dipendenza e non disturbano il sangue.

E la migliore benzina con cui vivere sono i grassi sani, non dimenticarlo mai!

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