Ti è mai accaduto di parlare con parenti, amici e conoscenti di alimentazione sana e ritrovarti sommerso da commenti tipo: “mangiare sano costa troppo“, oppure “mangiare sano è roba da ricchi“, o ancora “…è una moda…il trend del momento per ricconi sfaccendati…il biologico è tutta una truffa…“?

L’idea che mangiare sano costi molto di più rispetto ad un’alimentazione standard è una delle obiezioni che spesso noi di SAUTÓN ci sentiamo rivolgere da coloro che frequentano il blog o decidono di iscriversi per seguire il metodo.

In effetti se ci si prende il disturbo di andare in giro per negozi e supermercati bio è facile che questa idea venga ampiamente confermata.

Succede così che di fronte alla realtà di una spesa che sembra più costosa si potrebbe avere la tentazione di tirarsi indietro e rinunciare ancora prima di cominciare (e la mente non vede l’ora di tirare fuori sempre nuove scuse a cui aggrapparsi pur di non dover cambiare le vecchie abitudini).

Mangiare sano costa davvero di più?

In base alla mia esperienza personale (e ormai sono più di quattro anni che seguo questo stile alimentare) posso tranquillamente affermare che la risposta è no.

Dato che da diversi anni ho l’abitudine di contabilizzare le mie spese e tengo separato ciò che spendo per l’alimentazione da tutto il resto dispongo di uno storico piuttosto preciso ed affidabile su cui basarmi per fare questa affermazione.

Mangiare sano non solo non è più costoso ma ti permette sul medio/lungo periodo di risparmiare su diversi fronti.

Mangiare sano: meno è meglio

Una delle prime cose che si imparano quando ci si avvicina al metodo SAUTÓN è che ci sono alcune categorie di alimenti di uso comune che vanno eliminati dalla dieta (si tratta di un’eliminazione temporanea che però per scelta di molte persone diventa definitiva, come è stato per me, con poche e occasionali deroghe).

Si eliminano quindi i carboidrati complessi (pane, pasta, pizza, prodotti da forno in genere), latticini e derivati, caffè e alcolici, cibo spazzatura in generale dolce o salato che sia (merendine, bibite gasate e zuccherate, snack di vario tipo, caramelle e così via (per farti un’idea più precisa di cosa mangiare e cosa evitare nell’applicazione del metodo puoi leggere l’articolo “Cosa mangiare durante il Restart“).

Già solo eliminando questi cibi dal tuo carrello, la spesa settimanale diminuisce di parecchio.

Se poi, come era il mio caso, hai un problema di forte dipendenza da cibo spazzatura e quindi acquisti regolarmente questo genere di prodotti, la tua spesa mensile potrebbe lievitare notevolmente senza nemmeno che tu te ne renda conto.

Io ad esempio, nei miei periodi peggiori, arrivavo a spendere una media di 80 o anche 100 euro al mese in “schifezze” varie con punte che toccavano i 150 euro nei mesi “critici” come Dicembre e Gennaio quando le festività natalizie riempiono i supermercati di valanghe di prodotti dedicati alle feste.

I conti sono presto fatti: solo di cibo spazzatura arrivavo a spendere anche più di mille euro all’anno.

Certo non tutti sono nella situazione in cui mi trovavo io ma basta osservare i carrelli della spesa nei supermercati per rendersi conto che la maggior parte delle persone compra prodotti di cui potrebbe (e per amor della salute dovrebbe) fare a meno.

Mangiare sano: chi ben spende meno spende

Una volta eliminati dalla spesa i cibi da evitare ecco che quei soldi li puoi spendere per comprare cibi più sani che magari prima pensavi di non poterti nemmeno permettere.

Per darti un esempio concreto e facendo riferimento alla mia esperienza personale (io vivo a Milano una città certo non economica dove vivere), in passato la mia spesa mensile tra cibi normali e quelle che io chiamo “schifezze” arrivava ad una media di 400 – 450 euro al mese.

Oggi dopo più di quattro anni che seguo l’alimentazione in stile SAUTÓN  la mia spesa mensile si è attestata su una media che oscilla tra i 250 e i 300 euro al mese.

In genere arrivo ai 300 euro di spesa mensili quando faccio provvista di grassi sani oppure acquisto degli integratori al bisogno quindi non tutti i mesi ma indicativamente ogni due o tre.

Vediamo ora nella pratica come funziona la spesa quando decidi di introdurre il Metodo Energy nella tua vita.

Come sono distribuite le spese con il Metodo SAUTÓN?

I grassi sani

Una delle voci di spesa più consistenti è quella dedicata ai grassi sani (olio di cocco, ghi e olio di oliva) da acquistare sempre biologici e, nel caso dell’olio di cocco e dell’olio di oliva, anche spremuti a freddo.

I grassi sono un elemento fondamentale in un’alimentazione sana e non è il caso di lesinare su questa spesa andando a comprarli in negozietti etnici che vendono in genere prodotti di bassa qualità o addirittura non comprandoli affatto.

Inoltre mentre l’olio di cocco sarebbe piuttosto complicato farselo da soli, al contrario il ghi puoi decidere anche di prepararlo in casa partendo da del buon burro biologico che puoi trasformare in ottimo ghi “homemade” seguendo la nostra ricetta per preparare il ghi secondo la tradizione ayurvedica.

Io ad esempio preparo il ghi a casa mentre l’olio di cocco lo acquisto online.

Con 2 kg. di burro bio di quello buono (per una spesa media di 3,50 euro per un panetto di 250 gr.) arrivo a preparare circa 1 kg e 800 gr. di ghi che mi dura generalmente dai due ai tre mesi.

Per le mie esigenze io consumo più olio di cocco che ghi durante la giornata quindi un barattolo da un kg. di olio di cocco mi dura intorno al mese e mezzo.

Proteine e verdure

La  seconda voce di spesa importante è costituita da proteine di buona qualità (quindi carne, pesce, uova, pochi formaggi selezionati e proteine vegetali) e verdure.

Senza addentrarci nella diatriba se il biologico sia meglio oppure no (e in genere lo è quando si tratta di alimenti bio veri) non è detto che tu debba acquistare tutto cibo certificato biologico in vendita nei supermercati bio per mangiare sano.

Se hai la fortuna di vivere in campagna o comunque hai facile accesso a cascine e fattorie che vendano i loro prodotti al pubblico con un po’ di passa parola puoi facilmente scoprire dove acquistare prodotti di buona qualità (anche se non hanno la certificazione ufficiale) e direttamente da chi produce.

Se invece vivi in città, contrariamente a quanto potresti pensare, non esistono solo i supermercati.

Anzi, proprio il contrario.

Mercatini rionali e mercatini agricoli in genere abbondano e su internet si trovano facilmente i calendari con giorni, orari di vendita e indirizzi.

In particolare i mercatini agricoli sono i migliori da frequentare perché è possibile acquistare carni, uova e verdure di buona qualità direttamente dai produttori cosa che avvantaggia sia te (in quanto eviti il ricarico sul prezzo del supermercato) sia il produttore che ottiene un prezzo più equo.

Un’altra possibile soluzione per acquistare meglio, è quella dei GAS cioè i Gruppi di Acquisto Solidale che sono ormai sempre più diffusi.

Iscriversi ad un GAS della tua zona ti permette di acquistare facilmente da produttori già selezionati per serietà e qualità dei loro prodotti e a prezzi più contenuti (poiché sugli acquisti di gruppo si ottengono in genere dei buoni sconti); trovi informazioni sui GAS sempre su Internet.

Ancora via Internet puoi acquistare direttamente online tutto quello ti serve tramite siti web che fanno da intermediari tra chi acquista e i produttori locali.

Questo tipo di servizi web offre diverse tipologie di abbonamento o anche la possibilità di fare spese occasionali con un minimo fisso di spesa per ordine.

La spesa ti viene consegnata direttamente a casa e a te non resta altro da fare che sistemare tutto in dispensa.

Certo fare la spesa in questo modo presuppone la volontà da parte tua di essere un protagonista attivo nei tuoi acquisti piuttosto che un passivo utilizzatore del solito supermercato sotto casa (in altre parole fare un po’ di ricerche ed organizzarsi in modo un po’ diverso da come hai fatto fino ad oggi).

Ma se proprio non riesci a fare a meno del supermercato tradizionale oggigiorno trovi reparti di prodotti bio o di filiera certificati in tutti i supermercati delle più grosse catene della grande distribuzione.

Integratori e rimedi naturali

Un’altra voce di spesa che talvolta preoccupa è quella degli integratori e dei rimedi naturali.

Tieni conto che noi li consigliamo ma non sono necessari per iniziare a mangiare sano e tantomeno sono obbligatori puoi quindi liberamente decidere di inserirli nella tua alimentazione fin dall’inizio,seguendo i nostri consigli, oppure di rimandarli ad altro momento o anche di non prenderli affatto.

Ovviamente alcuni integratori e rimedi in particolare sono consigliati perché aiutano a velocizzare il processo di ripresa dell’organismo, in certe situazioni particolarmente difficili l’uso di determinati integratori è quasi indispensabile per riuscire ad ottenere dei risultati ma naturalmente questo lo si valuta caso per caso.

Un esempio classico è quello di due prodotti che in genere all’inizio vengono consigliati quasi a tutti, cioé Energy Zym e Energy Flora, in quanto la stragrande maggioranza delle persone che si avvicinano al Metodo arriva con una digestione fortemente indebolita e con il microbiota intestinale (o flora intestinale che dir si voglia) in forte disbiosi (cioè in squilibrio).

Il menù e la lista della spesa

Non spendere di più per mangiare sano è anche una questione di organizzazione.

Ecco perché parte del Metodo SAUTÓN comprende anche delle proposte di menù settimanale che ti aiutano ad organizzarti meglio in cucina e a preparare in anticipo una lista della spesa completa alla quale attenerti.

Vale sempre infatti la buona regola di fare la spesa in base ad una lista scritta piuttosto che affidandosi alla memoria.

In questo modo non si rischia di dimenticare qualcosa e soprattutto è più difficile cedere ad acquisti di impulso che farebbero lievitare il conto finale.

Un altro grande vantaggio di avere delle proposte di menù a disposizione è che comprendi meglio la logica alla base del metodo e ti è poi più facile prepararli tu stesso.

Conclusioni

Come sempre ti ho portato alcuni esempi tratti dalla mia esperienza personale che ovviamente non fanno testo per il resto del mondo ma ritengo possano essere un buon indicatore del fatto che con un minimo di consapevolezza in più, che inevitabilmente ti arriva seguendo il metodo, e un po’ di organizzazione non solo non spendi di più ma anzi potresti anche arrivare a risparmiare sulla tua spesa quotidiana.

A questa prima forma di risparmio bisogna aggiungerne anche altre più sul medio/lungo termine che in genere si tende a dimenticare o a sottovalutare.

Prima di tutto mangiare sano si traduce nel tempo in meno problemi di salute e quindi meno medici, meno medicine e di conseguenza meno costi.

In secondo luogo mangiare sano significa mangiare meglio e quando mangi meglio, cioè quando i tuoi pasti ti fanno sentire davvero nutrito, sazio e soddisfatto, finisci anche per mangiare meno e quindi comprare meno.

La quantità di cibi che si compra è in genere direttamente proporzionale alla loro scarsa qualità: più questi cibi sono finti, privi di vero nutrimento e imbottiti di zuccheri, grassi pessimi e sale più si sente il bisogno di mangiare altro, e quindi comprare di più, per compensare in qualche modo le carenze croniche di questo tipo di alimentazione.

Prima di SAUTÓN per me saltare un pasto era un dramma, stavo malissimo e mai mi sarei sognata di poter arrivare a saltare dei pasti volontariamente se non in situazioni estreme.

Oggi, periodicamente faccio dei digiuni e arrivo a fare anche 36-40 ore di digiuno con un disagio davvero minimo; il digiuno intermittente fatto con intervalli dalle 16 alle 20 ore tra un pasto e l’altro è frequente nella mia settimana.

Sono arrivata ad un massimo di tre giorni di digiuno (in quel caso si trattava di un digiuno detox con l’olio di cocco) senza soffrire la fame e senza particolari problemi una cosa che in passato per me sarebbe stata impensabile.

Naturalmente con questo non voglio dire che devi risparmiare digiunando, non è certo questo il mio intento.

Ti ho fatto questi esempi semplicemente per farti comprendere quali differenze ci sono tra un corpo malnutrito e uno che invece riceve quello di cui ha veramente bisogno.


Se, dopo aver letto questo articolo, stai pensando di cambiare le tue abitudini e non sai da che parte cominciare leggi la presentazione del SAUTÓN.

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