A meno che tu non sia la Torcia Umana (il popolare personaggio dei fumetti dei Fantastici 4), avere il corpo in uno stato di infiammazione costante e cronica è pericoloso per la tua salute.

Quando mi chiedono cosa sia SAUTÓN e quale teoria sposi il metodo, spiego sempre che più che dichiarare guerra a quella o quell’altra categoria di alimenti, è andare all’origine, esplorare le vere cause della salute e della malattia, il principale interesse del Metodo.

Il nostro metodo vuol essere un ponte tra l’antico e il moderno, tra la saggezza delle medicine millenarie e la moderna scienza e nutrigenetica.

Qual è il nostro approccio?

È un approccio il nostro che parte dalla individuazione di due ostacoli principali che ci impediscono di sperimentare un senso permanente di salute e benessere:

  • una digestione incompleta, che non funziona come dovrebbe, rallentata e inceppata
  • un eccesso di infiammazione e acidità, madre di tutte le malattie, che coinvolge diverse cellule, tessuti e organi del nostro corpo.

Sono due vere emergenze oggi a livello mondiale di cui nessuno parla in modo chiaro, ma che vede impegnati scienziati di tutto il mondo.

Se c’è una cosa che può cambiare la nostra energia, il nostro aspetto e i nostri pensieri, è sciogliere questi due nodi, comprenderli, conoscerli e soprattutto scoprire come può essere facile risolverli.

In questo articolo ci occuperemo principalmente di infiammazione e di coglierne i primi segnali, dato che di quelli della digestione abbiamo parlato in precedenza.

Cosa è l’infiammazione?

Il modo in cui l’invecchiamento si mostra nel corpo non è solo tramite rughe e capelli bianchi, questi sono la punta di un iceberg.

La vera ed unica responsabile che lavora dentro lenta e silenziosa, è l’infiammazione.

L’infiammazione è uno stato naturale, un meccanismo di difesa del nostro organismo, a patto che rimanga in uno stato di giusto equilibrio.

Più siamo in là con gli anni però, più diventa importante prendersi a cuore questo aspetto.

Il grido d’allarme del corpo

Per conoscere chi e cosa innesca l’infiammazione ed ascoltare i suoi segnali, il segreto sta nel prestar loro orecchio.

Capire cosa voglia dire il nostro organismo, non è poi così difficile.

I guai iniziano quando ci rifiutiamo di ascoltarli e man mano da silenziosi, si trasformano in un grido, come l’innesco di una sirena d’allarme che inizia a suonare e se non interveniamo, continuerà a farlo per lunghi periodi.

L’infiammazione è connessa al sistema immunitario ed è una risposta che di norma dovrebbe essere sì forte, ma di breve durata.

Il corpo sta solo tentando di difendersi da un’aggressione, da qualcosa che ritiene potenzialmente pericoloso.

Cosa scatena l’infiammazione?

L’organismo si sente sotto un attacco continuo se ad esempio, giorno dopo giorno, pasto dopo pasto, lo esponi a cibi ed agenti irritanti.

Te ne elenco alcuni:

  • zuccheri
  • pomodori
  • caffè
  • alcool
  • legumi
  • cioccolato
  • agrumi
  • glutine

Anche la carenza di certi alimenti favorisce l’acidità e quindi l’invecchiamento cellulare, come ad esempio, mancanza di grassi sani e di verdure cotte, non bere acqua calda durante il giorno.

Infine il nostro stile di vita, le nostre abitudini fanno la loro parte nell’alimentare un processo infiammatorio.

Ritmi di vita sostenuti, turni di notte, incapacità di gestire lo stress, sono tra le cause principali di un eccesso di cortisolo in circolo, uno dei principali fattori scatenanti l’infiammazione.

Cenare tardi la sera e farne il pasto principale della giornata, non permette poi al fegato e al sistema immunitario di ripulire le nostre cellule, garantire una sana eliminazione delle tossine e costringe lo stomaco ad un lavoro forzato esponendolo al rischio infiammazione.   

Quando non ce ne occupiamo, lo stato infiammatorio diventa allora “cronico” e quel che è peggio, attraverso il flusso sanguigno, “sistemico”, si diffonde cioè in diverse parti nel corpo.

Come in un pannello di controllo, iniziano ad accendersi sempre più spie, ad entrare in “acidosi” sempre più organi e poi apparati.

È a questo punto che il processo d’invecchiamento, con il suo carico di disturbi, dolori vari, inizia la sua innaturale impennata e diventa visibile.

Come interpretare i primi segnali di infiammazione

La bella notizia è che tutto questo si può bloccare.

Certo il processo d’invecchiamento delle nostre cellule non lo possiamo arrestare, ma rallentarlo sì e questo ci permetterà di aumentare la qualità della vita ed affrontare la vecchiaia con serenità.

Il nostro corpo ci parla continuamente e la nostra sfida è quella di saperlo ascoltare, dialogare con lui.

In Energy Training hai la possibilità di misurare la tua età cellulare, cioè il grado di invecchiamento e infiammazione degli organi.

Attraverso un accurato Test di domande e risposte, puoi capire in quali organi ha iniziato ad evidenziarsi l’infiammazione, quanto è diffusa e a che livello di profondità.

Prendiamo in esame tutti gli organi e i vari sistemi, ma qui ci concentreremo e ti aiuterò ad interpretare i primi sintomi di infiammazione negli organi coinvolti nella digestione, cioè stomaco, milza, pancreas e fegato e cistifellea.

Si tratta di sintomi di forte calore, irritazione, intossicazione, riconducibili tutti all’abuso di:

  • alimenti irritanti per il sistema immunitario
  • alimenti che disturbano l’equilibrio e l’armonia degli ormoni
  • alimenti che comportano e creano forte dipendenza mentale.

Oltre a bruciori di stomaco, reflusso, condizione di pre-diabete e di glicemia alta, emorroidi, stitichezza ostinata, colon irritabile, tutti segni evidenti di infiammazione alta e fuori controllo, ecco alcuni segnali importanti a cui prestare attenzione. 

Hai un forte e robusto appetito

Questo è un sintomo di uno stomaco surriscaldato.

L’infiammazione allo stomaco è difficile da cogliere alla sua origine perché lavora in silenzio, è asintomatica e quando questo organo duole, è ormai in forte squilibrio e l’infiammazione è conclamata.

Se in genere hai un forte appetito, è segno che lo stomaco cerca di aumentare la sua temperatura per cercare di digerire meglio e smaltire il grosso carico di cibo, difficile da trasformare.

L’eccessivo calore nello stomaco, questo suo sforzo e continuo lavorìo, lo percepisci come fame intensa e frequente che aumenta se ingerisci cibi dalla natura calda come caffè o pomodoro.

Se non ti curi di questo sintomo, non lo ascolti, pian piano il calore diventerà un problema per lo stomaco e si trasformerà in dolore: inizialmente in un bruciore che può sfociare in reflusso.

Hai un continuo bisogno di mangiare qualcosa per tirarti su

Se oltre una fame continua, ti accompagnano alti e bassi energetici e la stanchezza è sempre dietro l’angolo, è molto probabile tu sia in preda alle bizze del picco glicemico dovuto ad una sovraesposizione a zuccheri e carboidrati.

Hai molta sete

Anche questo è un segno di eccessivo calore nello stomaco.

Quando la sete è “bruciante” e continua e difficilmente riesci davvero a soddisfarla pienamente, è un segno che calore e infiammazione si stanno propagando anche in altri organi.

Cuore e fegato utilizzano molti liquidi, i grassi mancano e i minerali non riescono a soddisfare i bisogni delle cellule.

Le abitudini errate, nel mirino possono essere: una scarsa masticazione, la prevalenza di alimenti secchi e salati, acqua consumata solo durante il pasto spesso prediligendo quella frizzante.

Questo desiderio nasce dal bisogno di smaltire qualcosa che tende a “fermarsi” e dall’errata convinzione che l’acqua frizzante aiuti la digestione.

In realtà è un’acqua che non riesce ad essere assorbita e che crea un maggiore carico di gonfiore, creando alla lunga una diminuzione nella forza del fuoco digestivo.

Puoi aiutare il tuo stomaco a placarsi, introducendo l’acqua calda lontano dai pasti per non annacquare i succhi gastrici, diminuire il sale, consumare cibo più umido e ricco, introdurre maggiori quantità di grassi e minerali.

Dopo lo stomaco, analizziamo insieme qualche segnale di eccesso di calore a carico del fegato

Dormi male, ti svegli spesso tra le 2.00 e le 3.00 del mattino

Durante la notte il riposo dovrebbe essere profondo e ininterrotto.

Se capita che ti svegli spesso in questa fascia oraria, è segno che il fegato a quell’ora non riesce a svolgere il suo lavoro di ripulitura del sangue e produrre sostanze di vitale importanza, perché appesantito dalla cena tardiva.

Cerca di eliminare le proteine dalla cena, anticiparne l’orario, renderla il più vegetariana possibile e alleggerirla anche dei cereali.

L’ideale sarebbe provare a saltare la cena ogni tanto: in genere il sonno ritorna ad essere profondo e ininterrotto.

Sei nervoso ed irritabile

Questo è un primo segno di congestione del fegato, che dà subito segni di sofferenza esprimendosi con una forte reattività nervosa e poco paziente nei riguardi delle difficoltà della vita quotidiana.

È come se un nodo energetico stringesse il fegato in una morsa e intrappolasse al suo interno tanta energia, che non riesce ad esprimersi in modo sciolto e fluente.

Ciò crea sofferenza al fegato e se non cerchi di alleggerirlo, può intensificarsi e portarti allo stadio successivo.

Ti arrabbi con facilità e non sopporti le pressioni esterne

Qui non si tratta più di irritabilità ma di vera rabbia, di un sintomo più intenso.

Prevale una tensione fortissima, che si esprime con uno spiccato bisogno di libertà, di autonomia, ogni ingerenza esterna è avvertita come un peso insostenibile.

Puoi aiutare il fegato attraverso un lavoro emozionale, tisane, alleggerendo la cena e implementando corrette abitudini alimentari in modo da dare sollievo al fegato su tutti i fronti.

Hai il fegato steatosico “grasso”

Questo è un dato oggettivo di sofferenza epatica, il fegato è pieno di grassi di cui non riesce a liberarsi.

Occorre un periodo di disintossicazione da zuccheri e fruttosio in particolare e l’aggiunta di grassi sani in quantità gradualmente crescente per purificarsi.

In questo modo aiuti il fegato a rilasciare i grassi ossidati, derivati dal metabolismo degli zuccheri in eccesso e che tratteneva gelosamente in assenza dei grassi sani, a ripulirsi e ad alleggerirsi. 

Conclusione

L’infiammazione è sì un fenomeno naturale, ma quando è in eccesso e diventa sistemica, è un chiaro segnale di emergenza. 

Spegnerla prima e tenerla sotto controllo poi, è vitale per invecchiare in modo sano.  

Cerca di evitare:

  • alimenti irritanti per il sistema immunitario
  • alimenti che disturbano l’equilibrio e l’armonia degli ormoni
  • alimenti che comportano e creano forte dipendenza mentale

In SAUTÓN, ti aiutiamo a trovare ed applicare le strategie giuste, attraverso il nuovo Online Program.

Strategie che attraverso un periodo di tregua, permettono all’organismo di calmarsi e far scendere l’infiammazione ai giusti livelli.

Strategie, infine, che potrai applicare in ogni fase o momento della tua vita.


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