E’ ora di sfatare un mito: “sono i grassi a renderti grasso”.
Non c’è niente di più falso e negli ultimi tempi sempre più studiosi stanno giungendo alla stessa conclusione: i grassi non sono nostri nemici. Anzi, possono salvarci la vita.
Infatti, la ricerca suggerisce che mangiare grassi saturi sani favorisce la perdita di peso.
Quando si mangiano grassi sani in un pasto (ad esempio olio di cocco, burro biologico, ghi o burro di capra biologico), questo rallenta l’assorbimento del cibo e si resiste più a lungo senza provare fame.
I grassi danno molta soddisfazione, soprattutto se abbinati a una dieta con pochi carboidrati. E’ difficile mangiare troppo se si segue una dieta a basso contenuto di carboidrati e ad alto contenuto di grassi e proteine.
Inoltre, mangiando molti grassi e pochi carboidrati, il corpo è costretto a bruciare i grassi per produrre energia. Se invece mangi molti grassi assieme a grandi quantità di carboidrati, il corpo brucia i carboidrati (e i grassi si accumulano).
Ecco altri benefici dei cibi naturali ricchi di grassi:
· Proteggono la salute dei tessuti e degli organi interni e li mantengono al loro posto tonici ed elastici (cioè evitano che cedano, creando prolasso o per esempio emorroidi, problema tipico di molti vegetariani non in salute e troppo salutisti)
· Servono per una corretta assimilazione delle vitamine liposolubili: A, D, E e K
Sfortunatamente, molte persone continuano a temere (e spesso a evitare come la peste) qualunque tipo di grasso, anche quelli fondamentali per la salute…
I diversi tipi di grassi
I grassi si dividono in 3 grandi categorie, a seconda del numero di legami di carbonio che contengono. Gli acidi grassi polinsaturi contengono svariati doppi legami di carbonio, gli acidi grassi monoinsaturi hanno un solo doppio legame, quelli saturi non ne hanno affatto.
Gli acidi grassi polinsaturi Omega 3 e Omega 6 sono detti “essenziali” perché, a differenza delle altre due categorie di grassi, non possono essere ricavati a partire dal glucosio. Devono perciò essere necessariamente introdotti con la dieta.
Gli acidi grassi Omega 3 si possono introdurre mangiando vegetali a foglia verde e alghe, gli acidi grassi Omega 6 si possono introdurre mangiando i semi. Dato che i semi rendono molto più olio rispetto alle foglie e si possono coltivare spendendo meno, i produttori di cibo per la grande distribuzione preferiscono produrre oli di semi come olio di semi di soia, di mais, di arachidi, e così via…
Dal momento che la nostra dieta è sempre più orientata verso il consumo di prodotti industriali, abbiamo di conseguenza più che triplicato l’apporto di Omega 6 nel corso degli anni.
I grassi che possono nuocere alla salute
Oli di semi raffinati e margarine
Sempre più persone sostituiscono i grassi di origine animale come il burro con oli di semi raffinati e margarine.
La dietetica tradizionale li identifica come prodotti light e salutari, ma la realtà è un’altra: il consumo di margarine e grassi vegetali idrogenati è molto rischioso!
Infatti questi grassi:
- provocano pressione alta
- innalzano i livelli di colesterolo
- aumentano i rischi di infarto, tumore e altre malattie degenerative
Per questo motivo vanno assolutamente eliminati dalla nostra dieta.
Acidi grassi Omega 3 e Omega 6 in eccesso
Gli acidi grassi Omega 3 e Omega 6 (contenuti soprattutto negli oli di semi) se consumati in eccesso possono essere dannosi. Il loro problema principale sono i doppi legami di carbonio, che facilmente reagiscono con l’ossigeno.
Se la quantità va oltre i livelli ottimali, il corpo ossida i grassi omega 6 prima degli altri grassi. Questo è uno sforzo che fa per sopperire all’eccesso.
In quasi tutte le diete moderne, i grassi omega 6 sono quindi ossidati, visto che ne assumiamo più degli altri grassi. E questa ossidazione causa diversi problemi, come:
- danni al fegato, soprattutto se sono mangiati in unione con fruttosio o alcool
- innalzamento dei livelli di LDL (colesterolo cattivo)
- allergie e asma (nel caso di eccessivo consumo di Omega 6)
- invecchiamento precoce e accorciamento della vita (nel caso di eccessivo consumo di Omega 3)
La tossicità degli omega 3 diventa più alta se i grassi diventano rancidi. In genere i pesci vengono refrigerati o congelati immediatamente dopo essere stati catturati e i loro oli omega 3 restano freschi.
Le capsule di olio di pesce, invece, sono di solito conservate a temperatura ambiente per lunghi periodi di tempo. L’olio di pesce in capsule quindi inevitabilmente diventa rancido e i grassi omega 3 sono facilmente ossidati.
I grassi che devi introdurre: saturi e monoinsaturi
I grassi saturi e monoinsaturi sono sicuri da consumare, anche in grandi quantità.
Nelle diete per perdere peso e con poche calorie, questi sono i primi macronutrienti ad essere eliminati. Ma questo è un grave errore.
Il corpo tollera molto bene i grassi saturi e se ne possono consumare anche in grandi quantità, infatti:
- Sono i grassi strutturali del corpo umano e producono dal 75 all’80% degli acidi grassi nella maggior parte delle cellule.
- Sono le fonti di energia primarie per la maggior parte del corpo e sono una forma di energia più salutare rispetto al glucosio.
Inoltre non hanno tossicità conosciuta, anche ad alte dosi, a meno che un disturbo metabolico o un’alta presenza di insulina non impedisca ai grassi di essere utilizzati o conservati nelle forme di trigliceridi e fosfolipidi.
Un altro fattore che avvalora la sicurezza dei grassi saturi e monoinsaturi è la facilità del corpo di conservarli nelle riserve.
Come elementi strutturali delle cellule, questi acidi grassi costituiscono quasi la metà della massa magra del corpo. Le principali riserve sono il muscolo scheletrico e il tessuto adiposo.
I grassi saturi e monoinsaturi, non i carboidrati, sono esattamente ciò che il nostro corpo vuole usare per ricavare energia. Se il glucosio fosse la migliore risorsa di energia, il nostro corpo avrebbe dei modi per conservarlo in grandi quantità.
Ma il corpo conserva i grassi, e questo dovrebbe farci pensare…
Benefici del consumo di grassi saturi e monoinsaturi
Miglioramento del profilo lipidico
Il consumo di grassi saturi migliora il profilo lipidico in due modi:
- aumenta i livelli di colesterolo HDL (comunemente conosciuto come colesterolo buono)
- rende le particelle di LDL (comunemente conosciuto come colesterolo cattivo) più larghe ed elastiche proteggendole dalla glicazione e dall’ossidazione
Come risultato del miglioramento della dimensione delle particelle di LDL, i grassi saturi riducono i livelli di LDL ossidato.
Aumento della massa muscolare
Molte persone credono che l’eccesso di calorie sia conservato nei tessuti adiposi e che l’obesità sia il risultato della conservazione delle calorie in estate in preparazione al freddo inverno. Ma non è questa la verità!
Negli umani, in cui manca una tendenza stagionale a conservare i grassi e che hanno un grande bisogno di glucosio, il muscolo è l’organo di maggiore deposito dell’energia in estate.
Il muscolo, quanto a calorie, è costituito per la maggior parte da grasso e per poco della metà da proteine.
Minori rischi di malattie cardiache e ictus
Negli Stati Uniti il Framingham Study ha evidenziato che più grassi saturi e monoinsaturi si mangiavano e minori erano le probabilità di avere un ictus. Un altro studio ha mostrato che un alto consumo di grassi saturi è collegato a un più basso rischio di malattie cardiache e ad una migliore pulizia delle arterie.
Come assumere la giusta quantità di grassi buoni ogni giorno
Il modo migliore per assumere il giusto quantitativo di grassi di buona qualità e acidi grassi essenziali nella nostra dieta è usare come grassi principali l’olio extravergine d’oliva, il ghi, l’olio di cocco, il burro biologico da animali al pascolo e il burro di capra biologico.
Questi grassi vanno consumati crudi e accompagnati a una delle pietanze del pranzo o mescolati ai frullati da preparare al mattino, di cui trovi le ricette sul ricettario di base di Energy Training.
In particolare:
L’olio extravergine d’oliva è costituito prevalentemente da acidi grassi monoinsaturi (che favoriscono la sostituzione del colesterolo LDL presente nel sangue, causa di infarti e di ostruzioni vascolari, con colesterolo HDL), con la presenza in giusta quantità di acido grasso linoleico, polifenoli, vitamina E e beta carotene.
Procurati olio biologico e ottenuto da olive premute a freddo e usalo per condire a crudo, per saltare a bassa temperatura e per cuocere in forno.
L’olio di cocco contiene vitamine e ferro. Fa molto bene ai capelli e alla pelle, favorisce l’immunità e migliora il metabolismo. Puoi usarlo nella cottura dei cereali e nelle preparazioni dolci.
Il ghi è un burro chiarificato (sottoposto a una lenta cottura attraverso cui sono state eliminate tutte le sostanze più indigeste). Nutre in profondità, reidrata il corpo e contrasta l’eccesso di calore.
E’ ottimo a fine cottura per condire i cereali in chicchi e può essere consumato sia crudo che cotto.
Un’altra preziosa fonte di grassi buoni è il tuorlo dell’uovo crudo. E’ uno degli alimenti più ricchi di enzimi esistenti al mondo, viene immediatamente assimilato senza lasciare tossine e senza interferire con il metabolismo dei grassi e del colesterolo.
Quando lo cuoci, invece, il tuorlo diventa estremamente pesante ed è causa di ipercolesterolemia. Non devi mai cuocerlo, così potrai disporre delle proteine in esso contenute senza disperderle e senza danneggiarti.
Assicurati sempre che le uova siano freschissime, di provenienza biologica, di galline allevate a terra e all’aperto. Puoi consumarlo a colazione preparando un frullato con frutta e superfoods. Oppure puoi consumarlo salato cuocendo l’albume e versandoci sopra il tuorlo a fine cottura.
Altre fonti di grassi buoni sono salmone selvaggio, crostacei, e carni di bovino e agnello.
Per quanto riguarda gli oli di semi, ricchi di acidi grassi essenziali, puoi consumare ogni tanto piccole quantità di olio biologico ed estratto a freddo di zucca, canapa o lino, ma solo se non hai colesterolo alto o sindromi allergica o infiammatorie.
Elimina invece gli oli vegetali come soia e mais e tutti i prodotti che li contengono (tieni presente che questi oli sono contenuti anche nella maggior parte dei prodotti biologici da forno, fette biscottate, biscotti e altri prodotti confezionati).
Compila il questionario per scoprire la tua costituzione e capire qual è la quantità di grassi saturi sani adatta a te da introdurre per mantenere il peso e vivere in salute.
Comincia subito a usare grassi e oli di buona qualità nella tua dieta. Non temerli, perché sono i tuoi più grandi alleati!
Ti auguro tutto il meglio,
Francesca Forcella Cillo
Matteo 3 Novembre 2013
Francesca avrei una domanda.
Ma si possono abbinare i carboidrati con i grassi oppure vanno assunti in pasti separati?
Ti spiego, ho l’abitudine di condire il riso e la pasta (di riso) con molto olio extra vergine di oliva, questo anche per rendere il piatto più calorico al fine di mantenere la massa muscolare.
Secondo te è una pratica sbagliata?
Matteo
Francesca Forcella Cillo 4 Novembre 2013
Certo Matteo, come ti spiego nel Programma in 8 settimane, i grassi sani abbinati ai carboidrati riducono il loro impatto glicemico, rendendoli quindi molto più equilibrati ed utili per la tua salute
marina 31 Gennaio 2014
Ringrazio veramente di cuore per tutte le informazioni ricevute
Francesca Forcella Cillo 2 Febbraio 2014
Un saluto carissimo a te!
Buona lettura e soprattutto buona pratica!
marina 31 Gennaio 2014
Ringrazio di cuore per tutte le informazioni ricevute
euro 15 Febbraio 2014
http://it.wikipedia.org/wiki/Acidi_grassi_saturi
E’ incredibile ! In wikipedia i grassi saturi vengono associati ad una nutrita lista di malattie e non capisco come Lei ne consigli anche ” grandi quantità”
Francesca Forcella Cillo 17 Febbraio 2014
Ciao!
Io ho imparato che bisogna sempre approfondire le cose e mai fidarsi di informazioni datate e superficiali.
Fai le tue ricerche.
Qui sul blog trovi tanti elementi per farti una tua idea indipendente.
Vincenzo 26 Febbraio 2014
Ciao Francesca, seguo da poco il tuo programma, e rileggendo tutti i tuoi articoli approfitto di questo per togliermi un piccolo dubbio. Ho comprato l’olio di semi di girasole e quello di sesamo bio e spremuti a freddo. Il primo lo uso tutte le mattine per l’oil puling. Volevo sapere se sono a rischio irrancidimento e se vanno conservati in frigorifero. Anche questi vanno usati con cautela?
Grazie di tutto.
Francesca Forcella Cillo 26 Febbraio 2014
Si meglio conservarli in frigorifero.
Soprattutto quello di girasole.
E ovviamente non bisogna abusarne.
Matteo 26 Marzo 2014
Francesca mi sto informando su internet sulla questione dei grassi ma mi si sta fondendo la capa! Ci sono molte informazioni discordanti!
In particolare, ho sentito che bisognerebbe procurarsi una quantità maggiore di omega 3 rispetto agli omega 6, ma non sono entrambi grassi polinsaturi e quindi da limitare?
Poi tutti consigliano l’olio extravergine di oliva, ma anch’esso contiene moltissimi omega 6, quindi acidi grassi polinsaturi.
Sono io che non ci sto capendo nulla?
Matteo
Francesca Forcella Cillo 26 Marzo 2014
Matteo, l’olio extravergine è eccellente ed è monoinsaturo.
Omega 3 devono essere sempre maggiori degli omega 6,
sono polinsaturi e non bisogna esagerarne non che fanno male.
Non perdere la “capa” piuttosto prova su di te e vedi come reagisci!
Sempre il solito “teorico”! 🙂
Monica Pacucci 10 Aprile 2014
Ciao Francesca
Fra i grassi c’e’ anche la frutta secca? Noci mandorle pistacchi?
E’ corretto stuzzicarne qualcuno come spezzafame?
Grazie mille
Francesca Forcella Cillo 10 Aprile 2014
Ciao Monica,
i semi oleosi non vanno usati come spezzafame.
Sono molto acidificanti così e creano grande gonfiore.
Vanno prima ammollati i acqua e aceto di mele per eliminare l’acido fitico presente (almeno 2-3 ore)
e poi consumati in piccole quantità con un pasto di vegetali o cereali integrali.
Sempre all’interno di un pasto completo o inseriti in una insalata.
Sempre previo ammollo.
Però i grassi più preziosi per noi sono quelli mono-insaturi o saturi di buona qualità e crudi.
Monica Pacucci 10 Aprile 2014
Ciao Francesca
Fra i grassi consideri anche la frutta secca come noci mandorle pistacchi?
E’ corretto mangiarne come stuzzichino o son controindicati nella dieta dimagrante?
Non sono sovrappeso ma fredda e gonfia.
Grazie
Francesca Forcella Cillo 10 Aprile 2014
Se sei fredda e gonfia i semi oleosi non sono adatti a te.
Perchè aumentano il gonfiore.
Ci vogliono grassi sani in abbinamento a vegetali cotti con spezie.
Calore, spezie e grassi come olio di cocco o ghee (burro chiarificato) ed olio extravergine
giulia 20 Gennaio 2015
Ciao Francesca! Per fare dei biscotti per la colazione, quale olio mi consigli da mettere nell’impasto? Ad esempio tra l’olio di cocco e l’olio extravergine d’oliva?
Francesca Forcella Cillo 21 Gennaio 2015
Ciao Giulia,
i biscotti a colazione non sono la scelta più “energetica”.
Perchè prevedono olio cotto, farina e zucchero e quindi nulla di arricchente ed equilibrato.
Meglio colazioni diverse come spiego nel programma o dolcetti crudisti che non prevedano cottura o quasi.
O frutta con superfoods ed olio di cocco o ghee o porridge di fiocchi con spezie e burro.
Comunque per i biscotti puoi usare uno dei due oli o optare per il ghee.
Ma il mio consiglio è di scegliere e variare con colazioni più equilibrate.
Valentina 10 Marzo 2015
Ciao Francesca, ho iniziato da poco tempo a seguire i tuoi consigli e devo dire che mi sto trovando bene, specialmente per la colazione a base di frutta a pezzi o di porridge (nei fine settimana)! Per quanto riguarda i grassi, ho provato l’olio di cocco e mi piace molto. A questo proposito vorrei chiederti se c’è una regola per abbinare ai cibi i vari grassi (olio di oliva, olio di cocco e burro) o li posso aggiungere come preferisco? Ad esempio, per la verdura scelgo olio di oliva o vanno bene anche gli altri? Grazie mille
Francesca Forcella Cillo 10 Marzo 2015
Ciao Valentina,
io consiglio di usare l’olio di cocco con la frutta,
l’olio di oliva con le verdure e il ghee o burro con i cereali integrali.
Ma poi si è liberi di variare ovviamente.
Annalisa 7 Giugno 2015
Salve Francesca, e grazie per tutto quello che fai.
Io sono di costituzione fredda, e già tempo fa ho provato sulla mia pelle le conseguenze disastrose di una dieta a base di frutta e di tanta acqua fredda: problemi intestinali e temepratura corporea talmente bassa da temere di morire: non riuscivo più a riscaldarmi.
La mia domanda è questa: vale lo stesso discorso in estate? Te lo chiedo perché mi sono accorta che d’estate la frutta non mi crea gli stessi problemi dei periodi freddi, anzi abbassa un po’ la temepratura del corpo dando sollievo alla calura.
Raffaella Scirpoli 9 Giugno 2015
Ciao Annalisa,
essendo così fredda di base non devi esagerare con la frutta cruda, anche in estate.
Puoi mangiarla, ma senza strafare, altrimenti sconterai gli effetti della costituzione fredda nell’inverno successivo.
E’ bene che sia non più di un frutto alla volta e che sia a temperatura ambiente, in modo da non indebolirti.
Bevi acqua calda con foglie di menta e limone, che è la migliore cura rinfrescante in estate per le costituzioni fredde.
Un caro saluto
Roberta 30 Giugno 2015
Ciao Francesca ti seguo da due settimane e devo dire che mi sento benissimo ..uso olio di cocco come da tuo consiglio e sinceramente lo trovo squisito sia nel Porridge che nelle verdure.
la dose è di un cucchiaio e mezzo a pasto ..
Va bene o è troppo???..
Lo utilizzo per la colazione e per il pranzo mentre la sera opto per l’olio d’oliva !! Va bene ??
Grazie i tuoi consigli sono preziosissimi !!
Raffaella Scirpoli 30 Giugno 2015
Ciao Roberta,
le dosi vanno bene. Ricorda che come grassi sani, oltre a olio di cocco e olio d’oliva hai a disposizione anche il ghi (burro chiarificato) e il burro da latte crudo. Puoi usarli entrambi a crudo (ad esempio per condire i cereali a fine cottura).
Un caro saluto anche da Francesca
Davide 29 Febbraio 2016
Ma il burro da latte crudo si riesce a trovare in negozi oppure on-line? Ho provato a cercare online ma ho trovato solo le istruzioni su come prepararlo.
Raffaella Scirpoli 2 Marzo 2016
Ciao Davide,
il burro da latte crudo lo trovi solo se sei vicino al luogo del produttore, per esempio se sei vicino a una malga. Se non riesci a trovarlo puoi ricorrere a del burro da animali nutriti a erba (grass-fed).
Un caro saluto
Roberta 30 Giugno 2015
Grazie, ho letto che consigliate olio di cocco con la frutta, olio di oliva con le verdure e il Ghee per condire i cereali ..ma mi domando nel pasto (pranzo) posso unire la verdura (condita con olio d’oliva), le proteine, e i cereali (conditi con Ghee), oppure condisco tutto con Ghee??..scusate la domanda ma sto seguendo i vostri consigli e Nn vorrei sbagliare?
Raffaella Scirpoli 30 Giugno 2015
Sì, non devi per forza condire tutto con lo stesso grasso.
Così va benissimo.
Tatiana 30 Giugno 2015
Ciao!una domanda:sto andando in menopausa e pur essendo “fredda” in questo periodo soffro di vampate e non so come regolarmi con l’alimentazione. Mi puoi aiutare?grazie
Raffaella Scirpoli 2 Luglio 2015
Ciao Tatiana,
per le vampate sono fondamentali i grassi di buona qualità. Consuma un totale di 4 cucchiai di grassi al giorno: olio di cocco o ghi o burro biologico o olio extravergine di oliva. Elimina l’olio di semi, che invece aumenta le vampate.
Poi ci sono due ottimi rimedi che puoi trovare in farmacia o in erboristeria: Black Cohosh e Agnus Castus.
Queste sono solo indicazioni generiche, quello che ti consiglio è un confronto diretto con Francesca nel coaching mensile del Programma di Trasformazione in 8 Settimane. In questo modo potrai raccontare qualcosa di più di te a Francesca e lei ti darà un piano alimentare più completo e adatto a te.
Un caro saluto
luisa brambilla 1 Luglio 2015
Ciao Francesca, sono stata operata al seno ( mastectomia) e la dieta che mi hanno consigliato di seguire e’ tipo dieta macrobiotica, in cui sono incentivati i cereali, i legumi, pochissima frutta per gli zuccheri, che nutrono il tumore, solo pesce come proteina animale.
Sono molto in crisi e voglio acquistare e seguire la tua dieta ma volevo chiederti se e’ indicata anche per chi ha gia’ avuto tipologie pesanti, tipo tumori.
La carne rossa e’ bandita e comunque la carne in generale, poco tollerata
Grazie Francesca, attendo con ansia un tuo riscontro, caio Luisa
Raffaella Scirpoli 2 Luglio 2015
Ciao Luisa,
ti scrivo direttamente quello che mi ha detto Francesca.
La dieta più adatta nel tuo caso è il Protocollo Gerson, in assoluto la dieta numero uno per curare e risolvere completamente qualsiasi tipo di tumore. Francesca può aiutarti ad applicarla nel miglior modo possibile. L’ideale è entrare nel Programma e poi acquistare una consulenza privata, così che potete parlare direttamente.
Fammi sapere se sei interessata e desideri altre informazioni.
Un caro saluto
Giada 1 Ottobre 2015
Ho tanto muco, e mi è stato consigliato nell’Energy Coaching il ghee. Ma non è controindicato in caso di muco? Grazie
Raffaella Scirpoli 2 Ottobre 2015
Ciao Giada,
usa il ghi solo a scopo “terapeutico” (1 cucchiaino come ti ha spiegato Francesca).
Un caro saluto
Roberta 3 Dicembre 2015
Ciao Francesca e Raffaella
Qual’è la dieta giusta per portare i livelli del colesterolo totale nella norma..??
Sono molto attenta a ciò che mangio ma dalle ultime analisi ho riscontrato i livelli del colesterolo totale molto alti.. Forse troppe uova a settimana (8)..??..
O troppi grassi animali ( burro, ghe).. ??
Cosa mi consigliate?
Grazie
Salvatore 20 Giugno 2019
Ciao, non sono Francesca o Raffaella, ma ho notato il tuo importante commento senza risposta.
Volevo dirti che, non sono un medico, ma in base ad alcune ricerche che ho fatto sul web sono giunto alla conclusione che livelli più elevati di colesterolo, e delle lipoproteine LDL e HDL non sono strettamente correlati ad un aumento di rischio di malattie cardiache. Queste due proteine servono per portare il colesterolo dal fegato alle cellule e viceversa, visto che tali cellule lo utilizzano come componente della loro struttura, quindi sono vitali. Ciò che è rischioso dell’LDL non è un aumento della sua concentrazione, ma una diminuzione del suo volume oppure la sua ossidazione causata da un’alimentazione scorretta. Io personalmente mangio molte uova e burro, e non ho riscontrato problemi.
Mahee Ferlini 4 Gennaio 2016
Articolo veramente molto interessante e ben scritto!!
Raffaella Scirpoli 5 Gennaio 2016
Grazie Mahee e benvenuta sul blog.
Un caro saluto
Romina 19 Febbraio 2016
Ciao Francesca e Raffaella, seguo con molto interesse il vostro blog,se prima ero scettica sto iniziando a ricredermi.Il programma di Francesca é interessante e completo ho già cambiato la mia colazione da una settimana e devo dire che non ho piu’ sonnolenza come prima frutta fresca,latte di mandorla con porridge all’avena e alterno con il té verde frutta fresca e qualche noce. Per i condimenti continuo ad usare olio evo e l’olio di cocco non so come usa crudo o cotto? Il ghee a Parigi dove vivo non c’é .Grazie
Raffaella Scirpoli 24 Febbraio 2016
Ciao Romina,
siamo davvero contente! Grazie.
L’olio di cocco puoi usarlo sia a crudo che in cottura (regge bene le alte temperature). A crudo va bene anche con le pietanze dolci (ad esempio porridge o frutta) per ridurre l’impatto glicemico. Strano che non riesca a trovare il ghi. In ogni caso puoi ordinarlo online oppure prepararlo da te. Trovi qui la procedura: http://www.energytraining.it/ghi/
Un caro saluto
Salvatore 20 Giugno 2019
Il ghi è facilissimo da fare, devi solo compare del normale burro e scaldarlo a fiamma molto bassa per un periodo prolungato (poco più di un’ora e mezza basta), dopodiché vedrai chiaramente la separazione in vari strati: sul fondo ci sarà la caseina (proteina del latte non digeribile), in mezzo avrai il ghi, che sarà la maggior parte, e in cima altre sostanze da scartare.
Maria Pia Festini 20 Giugno 2019
Esatto Salvatore,
la cottura meglio se prolungata per più ore, fino a che la caseina sul fondo non diventa di un bel colore marrone scuro e il lattosio in superficie non si rapprende sotto forma di una crosticina colo caramello. Un saluto
Franca Branda 21 Giugno 2019
Ciao Salvatore,
ti consiglio di leggere questo nostro articolo che spiega bene come preparare il ghi secondo l’antica ricetta ayurvedica: https://www.thesautonapproach.it/ghi-preparazione-ayurvedica/
Come già ti ha spiegato Maria Pia, serve una cottura più prolungata per arrivare ad avere il vero ghi ed è molto importante anche la materia prima quindi scegliere un burro di buona qualità possibilmente di animali cha almeno per una parte dell’anno siano nutriti ad erba (lo riconosci dal colore che è molto più giallo, perchè contiene più parte grassa, del normale burro da supermercato, dal sapore che è più “pannoso” e ricco).
Questo tipo di burro lo puoi trovare più facilmente nei negozi biologici e di alimenti naturali, costa un po’ di più ma il risultato finale è molto superiore.
Se hai la fortuna di potertelo procurare presso qualche allevatore locale tanto meglio.
Un caro saluto
Carlo 29 Febbraio 2016
Ciao francesca,
complimenti per articolo!
cosa ne pensi dell’olio di semi di lino per bilanciare apporto omega6 ed omega3?
Raffaella Scirpoli 1 Aprile 2016
Ciao Carlo,
si può usare come “integratore” per un mese, ma è meglio non usarlo troppo a lungo perché potrebbe dare infiammazione.
Puoi usarlo anche per preparare la crema Budwig 1 o 2 volte a settimana: http://www.energytraining.it/budwig/
Un caro saluto
Ildiko 17 Aprile 2016
Salve Francesca
Ho letto l’articolo e ho trovato interessante pero ho un dubbio. Nel articolo ce scritto questo
(I grassi danno molta soddisfazione, soprattutto se abbinati a una dieta con pochi carboidrati. E’ difficile mangiare troppo se si segue una dieta a basso contenuto di carboidrati e ad alto contenuto di grassi e proteine.
Inoltre, mangiando molti grassi e pochi carboidrati, il corpo è costretto a bruciare i grassi per produrre energia. Se invece mangi molti grassi assiemea grandi quantità di carboidrati, il corpo brucia i carboidrati (e i grassi si accumulano).
Invece poi Matteo aveva chiesto questo
(Francesca avrei una domanda.
Ma si possono abbinare i carboidrati con i grassi oppure vanno assunti in pasti separati?
Ti spiego, ho l’abitudine di condire il riso e la pasta (di riso) con molto olio extra vergine di oliva, questo anche per rendere il piatto più calorico al fine di mantenere la massa muscolare.
Secondo te è una pratica sbagliata?
Matteo
Dopo di che lei ha risposto cosi.
( Certo Matteo, come ti spiego nel Programma in 8 settimane, i grassi sani abbinati ai carboidrati riducono il loro impatto glicemico, rendendoli quindi molto più equilibrati ed utili per la tua salute
Ora non riesco capire come stanno le cose , fa bene o non fa bene assummere i carboidrati insieme ai grassi?
Grazie
Raffaella Scirpoli 18 Aprile 2016
Ciao Ildiko,
benvenuto sul blog!
I carboidrati devono essere solo una piccola parte della dieta. Vanno consumati solo cereali integrali in chicchi senza glutine (no pane, pasta, prodotti da forno ecc.), e solo una piccola porzione (1-2 cucchiai a fine pasto). Questo è il primo concetto: non bisogna mangiare molti carboidrati, altrimenti bruci quelli e non i grassi.
Il secondo concetto è che ogni volta che mangi questa porzione di cereali in chicchi devi condirli con i grassi sani: ghi, olio evo o burro bio per ridurre l’impatto glicemico. La stessa cosa vale per la frutta: quando la mangi (sia cotta che cruda) devi abbinarla sempre a un cucchiaio di olio di cocco, per ridurre l’impatto glicemico.
Spero che ora sia più chiaro.
Un caro saluto
nik 18 Aprile 2016
Ciao ,grazie per tutte le info.
io vorrei gentilmente sapere in linea generale come mi devo alimentare siccome faccio palestra 4 volte a sett.in maniera intensa.tutti pareri discordanti per quanto riguarda i carboidrati .se non li mangi non hai energia e se ne mangi ingrassi.dicono di mangiarne seno’perdi massa ….ma poi si mette ciccia sui fianchi e girovita .e’un casino ce molta confusione e ti propinano sempre un sacco di proteine che cosi ti spaccano i reni.In ogni caso sonop magro ma ho le maniglie sui fianchi e sono vegetariano.
aspetto gentilmente consigli
Raffaella Scirpoli 2 Maggio 2016
Ciao Nik,
quello che posso consigliarti è di farti seguire da Francesca e da uno dei suoi Energy Tutor con una consulenza individuale. E’ importante che sappiamo la tua storia alimentare e le tue abitudini per poterti dare dei consigli. Trovi tutte le informazioni qui: http://www.energytraining.it/tutor/
Un caro saluto
Ildiko 20 Aprile 2016
Grazie della risposta. Non del tutto chiaro ancora forse perche non capisco come fa a ridurre impatto glicemico l’olio se prima del grasso vengono consumati i zuccheri e carboidrati ?
Leslie 11 Giugno 2016
Ciao a tutte
come vedete le olive? Sono ujna buona fonte nutritiva? Vanno bene per chi ha reflusso biliare?
Raffaella Scirpoli 13 Giugno 2016
Ciao Leslie,
in caso di reflusso biliare è meglio eliminarle perché sono molto oleose.
Un caro saluto
bucheri marcello 13 Giugno 2016
Io sto alla seconda settimana sono alto 186 e peso 72 k sono cos. Fredda cammino molto vado in bici sono diabetico vorrei aumentare massa muscolare x favore un consiglio sono un po anemico ciao grazie.
Raffaella Scirpoli 13 Giugno 2016
Ciao Marcello,
piacere di conoscerti.
Devi innanzitutto aumentare proteine, grassi e verdura e ridurre al minimo i carboidrati.
Assumi sempre verdure cotte e aggiungi ghi, spirulina e polline.
Ricorda che puoi fare la tua domanda nel Coaching, per il prossimo mese, aggiungendo copia del test e delle tue abitudini alimentari seguite fino a prima di entrare in Energy Training.
Un caro saluto
Maya 6 Agosto 2016
Ciao Raffaella e Francesca, avrei una domanda da fare. Di solito aggiungo ai cereali di mia figlia un po’ di parmiggiano insieme al burro/ olio. E’ sbagliato? Lo faccio solo quando le proteine non sono carne o pesce..Grazie di esserci
Raffaella Scirpoli 7 Agosto 2016
Ciao Maya,
sì, puoi farlo. Prova anche il ghee, non solo burro o olio.
Un altro condimento molto buono per il cereale è il gomasio. Lo rende molto saporito.
Un caro saluto
Maya 7 Agosto 2016
Grazie Raffaella! Il gomasio lo conoscevo gia’, infatti lo alterno con parmiggiano, ma la vera rivelazione e’ stata il burro che era un tabu nella mia cucina. La mia bambina ha adorato il miglio con il burro! Anch’io ho introdoto da poco olio di cocco nell’alimentazione( finora lo usavo solo esternamente) e devo dire che riesco a saziarmi con una pesca “condita” per ore, cosa che non mi capitava prima pur mangiando grandi quantita’ non solo di frutta, ma anche di verdure crude. L’olio di cocco mi da un senso di pace..non so se riesco a spiegarmi. Ieri sono riuscita a mangiare il tuorlo crudo come lo consigli tu, pero a mia figlia ho paura . Ho scoperto di avere costituzione fredda e su di me posso sperimentare ma con i bambini come si fa? Ho sempre cercato di farla mangiare sano, niente cibi pronti e confezionati, tanta frutta e verdura e pesce ma i grassi sinceramente sono qualcosa che ho sottovalutato. Ho sempre usato esclusivamente olioEVO e non avevo mai sentito nessuno di consigliare 4-6 c al di. Grazie di tutto
Raffaella Scirpoli 10 Agosto 2016
Ciao Maya,
sono davvero contenta! E sono felice di esserti di aiuto. 🙂
A tua figlia puoi farlo alla coque, in modo da scaldare leggermente anche il tuorlo.
Per quanto riguarda i grassi, ecco una piccola specifica: si possono aumentare i grassi se si diminuiscono i carboidrati. Quindi la base è di 3/4 cucchiai. Se non si consumano i carboidrati si può arrivare a 6 cucchiai.
Un caro saluto
Gea 16 Febbraio 2017
Scusa per la domanda, mi rendo conto un po’ pignola, ma è un dubbio che ci terrei a togliermi. Aggiungere l’olio di cocco sul porridge caldo, o l’olio di oliva sulle verdure cotte o le zuppe, anche se è a fuoco spento il calore del cibo è abbastanza consistente… questo calore non altera la qualità dei grassi spremuti a freddo? Considerando anche l’alto costo dell’olio di cocco spremuto a freddo rispetto a quello che non lo è… Per evitare questo inconveniente, stavo meditando addirittura di assumere i grassi direttamente dal cucchiaio (sempre durante i pasti) invece di mescolarli ai cibi ancora caldi, ma ci terrei ad avere un tuo parere. Grazie mille
Raffaella Scirpoli 17 Febbraio 2017
Ciao Gea,
hai fatto bene a chiedere.
Sono grassi che reggono perfettamente il calore e vanno consumati con i cibi. Aggiungerli a fine cottura non ne altera le proprietà. Comunque puoi anche consumarli con il cucchiaino, puoi fare entrambe le cose.
Un caro saluto
Roberta 2 Giugno 2017
Ciao Raffaella e ciao Francesca ho ripreso ad alimentarmi stile energy t. e ne sono molto felice anche perché avevo già provato e sperimentato di persona gli enormi benefici a livello sia fisico che mentale!!
Volevo un consiglio per velocizzare la perderdita di peso ..
Faccio il digiuno prolungato dalla sera (cena) sino al pranzo ..
Bevo acqua calda appena sveglia, tisana a metà mattinata, pranzo con verdure cotte semi di chia o semi di canapa il tutto condito con curcuma e olio di cocco (2 cucchiai) tisana nel pomeriggio e cena verdure cotte condite con olio di cocco o olio di oliva e curcuma ..come proteine mangio la crema budwig (quark e semi di lino) 2 volte a settimana e poi nn saprei cosa altro integrate .. sono vegetariana e nn vorrei introdurre uova .. posso formaggio da latte crudo e in che quantità e frequenza??
Grazie i vostri consigli sono preziosissimi
Un saluto, grazie
Roberta 2 Giugno 2017
Ops dimenticavo la mia costituzione è fredda !..
Raffaella Scirpoli 6 Giugno 2017
Ciao Roberta,
nel nuovo programma, che ricevi gratis se sei già iscritta a Energy (è nell’Area Riservata) Francesca parla tantissimo di vegetarianesimo e ci sono programmi settimanali equilibrati. Non devi esagerare con i derivati del latte perchè hanno una capacità infiammatoria importante. Meglio alternare anche le uova cotte in stile energy e un paio di volte a settimana i legumi. E’ fondamentale aiutare anche la digestione con enzimi digestivi per poter assimilare meglio e non avere carenze.
Un caro saluto
Roberta 6 Giugno 2017
Ma i legumi abbiamo detto che creano gonfiore addominale e le uova .. nn volevo introdurle !!
E se opto per quark da alternare ai semi di canapa o di chia ?!
Grazie Raffaella
Raffaella Scirpoli 13 Giugno 2017
Ciao Roberta,
puoi fare le lenticchie una volta a settimana, cotte in stile energy non dovrebbero darti particolare gonfiore. Puoi anche provare il pan di cecina ogni tanto. La Crema Budwig con il quark va anche bene.
Un caro saluto
Roberta 6 Giugno 2017
La feta di capra potrebbe andare bene??
Anche se è sempre un derivato del latte ..
grazie
Raffaella Scirpoli 13 Giugno 2017
Ciao Roberta,
ogni tanto sì, puoi introdurla.
Un caro saluto
danila goretti 15 Ottobre 2017
ciao Francesca io avevo un problema di colesterolo alto LDL 145 la mia dottoressa voleva darmi le statine , ma io ho preferito provare il riso rosso fermentato ora è sceso a 130 ma più di così non scende, inoltre un’ecografia mi ha diagnosticato una moderata stenosi all’emergenza dell’asse celiaco , ho letto il tuo articolo su infarto e ictus sull’importanza di certe vitamine e macronutrienti, e mi hanno consigliato l’olio di canapa, credi possa servire?
Maria Pia Festini 16 Ottobre 2017
Ciao Danila,
l’unica strada per abbassare il colesterolo dannoso ed aumentare quello sano e per diminuire il livello d’infiammazione, è di eliminare per un periodo di tempo (almeno 30 giorni) ogni fonte di zuccheri e carboidrati come Francesca insegna nel programma. E’doveroso partire da lì e poi aiutarti anche con micronutrienti e superfoods che contengano soprattutto vitamina C e collagene per rendere elastiche le pareti arteriose. Assicurati inoltre di consumare la giusta quantità di proteine animali. L’olio di canapa è un olio molto instabile che tende ad irrancidire sia fuori che dentro l’organismo con una conseguente sovraproduzione di radicali liberi. Un caro saluto
danila goretti 16 Ottobre 2017
Non so più cosa fare l’olio di canapa è tanto decantato su diversi siti x le molteplici proprietà e perché contiene vitamine e macronutrienti , x abbassare il colesterolo perchè contiene omeg 3 e 6 invece dici che aumenta i radicali liberi quindi fa male? Lo sto consumando come integratore devo smettere? Che integratori devo assumere x ripulire arterie e abbassare il colesterolo?
Maria Pia Festini 17 Ottobre 2017
Ciao Danila,
per abbassare il colesterolo e avere arterie pulite la via principale è sempre una sana alimentazione e nel programma insegnamo proprio questo attraverso la pratica del Reset. Il consiglio è quello di eliminare per un mese almeno carboidrati e zuccheri sotto ogni forma: pane, pasta, pizza, cereali integrali e non, con e senza glutine,frutta e formaggi. Senza un regime alimentare sano nessun integratore potrà aiutarti e supportarti al meglio. Le arterie vengono ripulite dal colesterolo buono, particelle di grasso soffici e non ossidate, da cibi ricchi di vitamina C, dal collagne presente nella carne o assunto tramite integratori. Per il colesterolo puoi integrare con il nostro Energy Lip a base di riso rosso fermentato. Puoi sostituire l’olio di semi di canapa con l’olio di semi di lino da frigo ed usarlo per preparare la Crema Budwig di cui trovi la ricetta sul blog. Un caro saluto
danila goretti 14 Novembre 2017
mi hanno suggerito l’olio di canapa x abbassare il colesterolo LDL,ma nel to articolo leggo di assumerlo solo se il colesterolo non è alto, che faccio?
Maria Pia Festini 14 Novembre 2017
Ciao Danila,
per abbassare il colesterolo la via più diretta è quella di eliminare zuccheri e carboidrati per almeno un mese ed affiancare un integratore a base di riso rosso fermentato come quello che trovi nel nostro shop online
https://www.energyfoods.it/prodotto/energy-lip/
Al colesterolo abbiamo dedicato diversi articoli che ti consiglio caldamente di leggere. Li trovi qui:
http://www.energytraining.it/?s=colesterolo
Un caro saluto
paolo 12 Dicembre 2017
Buongiorno Francesca, l’avocado può sostituire l’olio extra vergine di oliva nel condimento delle insalate? Se sì in che quantità in linea di massima in rapporto ad un cucchiaio d’olio? Grazie
Maria Pia Festini 12 Dicembre 2017
Ciao Paolo,
sono entrambi due ottime fonti di grassi e uno non esclude l’altro: puoi mettere mezzo avocado nell’insalata e condire il tutto con un filo d’olio Evo. L’unica accortezza sta nel non esagerare con le insalate crude: rallentano la digestione soprattutto se consumate ad inizio del pasto. L’avocado per sua natura è un alimento raffreddante da consumare occasionalmente. Un caro saluto
Max 21 Gennaio 2018
Ottimo articolo !!!!!
Maria Pia Festini 22 Gennaio 2018
Grazie Max!
Nadia 27 Gennaio 2018
Molto interessante. Grazie
Franca Branda 29 Gennaio 2018
Ciao Nadia,
siamo felici che l’articolo sia di tuo gradimento.
Un cordiale saluto
Pat 12 Marzo 2018
Grazie davvero interessante !
Maria Pia Festini 12 Marzo 2018
Ciao Pat, benvenuta sul blog!
grazie a te del tuo feedback!
Francesco 21 Marzo 2018
Complimenti per questo articolo, molto esauriente e soprattutto conferme le numerose (attuali) teorie scientifiche.
Franca Branda 22 Marzo 2018
Ciao Francesco,
benvenuto sul blog.
Siamo felici che l’articolo ti sia piaciuto, continua a seguirci.
Un cordiale saluto.
Angelo 16 Maggio 2018
Gentile Francesca,
Per quanto riguarda le capsule di olio di pesce vanno conservate quindi in frigo? Inoltre che ne pensa degli effetti sulla riduzione dei trigliceridi nel sangue. Grazie.
Maria Pia Festini 16 Maggio 2018
Ciao Angelo,
sì, le capsule di olio di pesce vanno conservate in frigo anche se per l’assunzione di Omega 3 è preferibile scegliere integratori di origine vegetale o consumare pesce grasso pescato fresco. Gli Omega 3 hanno molteplici benefici, ma per ridurre i trigliceridi è essenziale affiancarvi una dieta povera di carboidrati, zuccheri e grassi non sani provenienti da insaccati e prodotti dolciari industriali. Un caro saluto
Angelo 19 Maggio 2018
Grazie Maria Pia.
Angelo 16 Maggio 2018
Gentile Francesca,
Secondo Lei quindi le capsule di olio di pesce andrebbero conservate in frigo? Grazie. Saluti
Franca Branda 16 Maggio 2018
Ciao Angelo,
l’olio di pesce in capsule irrancidisce molto facilmente e se lo si aquista bisogna accertarsi che sia di ottima qualità.
Assolutamente da conservare in frigorifero e consumare in tempi brevi.
Un caro saluto.
Luciano 25 Marzo 2019
Buongiorno, ho letto con interesse il Vs articolo sui grassi e ne sono uscito con perplessità mista a un pò di smarrimento….Ho iniziato a seguire una dieta di tipo chetogenica abbastanza in linea con i vs principi dietetici. Stò assumendo quotidianamente vari integratori tra cui capsule di Omega3 derivato da pesci. Aver letto questa notizia dell’inevitabile irrancidimento dell’olio di pesce contenuto nelle capsule, che non ho letto e sentito da nessun’altra fonte, mi ha portato a chidervi chiarimenti in proposito. E poi, se gli Omega 3 sono venduti sia in Farmacia che nei supermercati, fuori dal banco frigo, possibile che nessuno si sia posto il problema dell’irrancidimento per cattiva conservazione ? E le capsule che vendete voi nel Vs shop online, subiscono lo stesso processo ? Inoltre nelle risposte che date nel blog parlate di “giusti quantitativi di Omega3 da assumere quotidianamente”. Ma quali sono questi giusti quantitativi ?
Grazie resto in attesa di risposta.
Maria Pia Festini 25 Marzo 2019
Ciao Luciano,
i produttori di Omega 3 e 6, conoscono benissimo il problema sia dell’irrancidimento sia dei metalli pesanti presenti nei pesci da cui viene estratto l’olio. I prodotti seri hanno tutti una certificazione che garantisce la freschezza dell’olio e che sia stato sottoposto ad un trattamento chelante e purificante dai metalli pesanti. I nostri prodotti sono certificati. La quantità da assumerne è di una capsula al giorno per cicli di un mese tre o quattro volte l’anno. Un caro saluto
elisabetta 7 Novembre 2018
Buongiorno Francesca.
Sto seguendo il vostro sito. Secondo il test la mia costituzione è fredda. La mia digestione è difficile. Ho provato più volte a mangiare la frutta calda con l’olio di cocco, la trovo deliziosa ma l’olio lo trovo “pesante”. Non sento fastidi allo stomaco ma mi fa venire la nausea, nonostante io ne metta proprio poco per provare. Sarà l’abbinamento con la frutta o il tipo di grasso per me nuovo… oppure il mio fegato? Cosa mi consigli ? Spero presto do partecipare al programma di trasformazione!
Grazie per il vostro lavoro!
Maria Pia Festini 7 Novembre 2018
Ciao Elisabetta,
benvenuta sul blog! Probabilmente è il fegato un po’ “pieno” che ha bisogno di essere alleggerito. Ha lo stesso effetto anche con il ghi? In ogni caso continua a provare iniziando da piccole dosi e contemporaneamente diminuisci l’apporto di carboidrati e zuccheri e aumenta le proteine e le verdure cotte in modo leggero ed evita i grassi in cottura. Un caro saluto
elisabetta 9 Novembre 2018
Grazie Maria Pia. Sto sperimentando… in effetti il ghi lo trovo più digeribile. Seguirò i tuoi consigli!
Ester Malarby 23 Gennaio 2019
Buongiorno Francesca,
Secondo il test la mia costituzione è fredda. Vorrei farti una domanda:
vorrei sapere se una persona come nel mio caso non ha più la cistifellea, qual è il rimedio migliore per contrastare la non digeribilità dei grassi?
Ultimamente a volte sento come se nel fegato ci fosse una pesantezza concentrata dolente in un punto. Cosa posso fare per poter assimilare i grassi sani?
Un caro saluto e un grazie infinito per tutto quello che ci stai dando. Un abbraccio.
Maria Pia Festini 23 Gennaio 2019
Ciao Ester,
tra i grassi sani, il più curativo per il fegato è senz’altro il ghi, da assumere in piccole dosi, iniziando da un cucchiaino al giorno. Nel tuo caso la dieta è bene che sia la più leggera possibile. Evita tutti i grassi in cottura e usali solo a crudo. Consuma molta verdura cotta in modo leggero e cerca di fare una cena vegetale e anticipata. Per sostenere la funzionalità del fegato potresti ricorrere ad un integratore a base di cardo mariano, come il nostro Epax Clean con il quale fare diversi cicli l’anno. Un caro saluto.
https://www.energyfoods.it/prodotto/energy-epax-clean/
Gabriele 23 Maggio 2019
Articolo carino e informativo, giusto un appunto… il corpo conserva le riserve di energia sotto forma di grassi perchè sono più efficienti (l’energia, definibile sotto forma di lavoro o scambi di calore – in questo caso la seconda –, nello specifico, considerando il grasso, lipide, è ricavabile un prodotto di circa 9 calorie, il doppio rispetto ad uno zucchero).
Non bisogna dimenticare però che chiave delle funzioni cellulari è l’ATP (L’adenosina trifosfato, ovvero: adenina, ribosio – zucchero – e 3 gruppi fosfato) ottenibile tramite glicolisi (ossidazione del glucosio).
Quindi volendo semplificare, i glucidi (carboidrati, polimeri del glucosio, ovvero catene, vedi amido e glicogeno) sono essenziali per produrre energia (ed essenziali per la vita), la quale viene efficentemente stoccata sotto forma di lipidi; inoltre, sempre i glucidi, giocano anche altri ruoli chiave: equilibrio del sistema immunitario, fertilità, ecc.
Mi permetto di aggiungere solamente un piccolo commento personale: natura insegna, che l’equilibrio è alla base di tutto e spostarsi troppo in una direzione non è mai in assoluto la scelta migliore.
Questo vuole essere un commento assolutamente costruttivo. Grazie per l’articolo, che riassume comunque dei concetti importanti
Maria Pia Festini 23 Maggio 2019
Ciao Gabriele,
grazie per la tua condivisione. Se vuoi approfondire l’argomento, ti consiglio la lettura del libro del Dottor Mercola “Trasforma il grasso in energia” edito da Mondadori. Troverai spunti davvero interessanti e una visione più ampia sull’effettivo bisogno e ruolo dei glucidi. Un caro saluto