Le vitamine sono micronutrienti necessari per un gran numero di reazioni biochimiche che avvengono a livello cellulare nel nostro organismo. Sono indispensabili per mantenerci in buona salute.

Come instancabili corrieri, trasportano l’energia necessaria al metabolismo, fornendo bioenergia alle cellule, derivata dal consumo dei macronutrienti: proteine, grassi e zuccheri.

In questo articolo conosceremo meglio la vitamina C, regina di queste preziose molecole energetiche e scopriremo come una sua carenza cronica sia all’origine di varie patologie.

È stata isolata nel 1928 da Albert Szent Gyoerrgy, una scoperta che nel 1937 gli è valsa la vittoria del premio Nobel.

A differenza degli animali, il nostro organismo non è in grado di sintetizzare la vitamina C e di produrne nemmeno un milligrammo, motivo per cui, secondo le ultime ricerche, ci ammaliamo di malattie cardiocircolatorie.

La Vitamina C è la chiave di molte funzioni metaboliche

In ambito medico se ormai è noto da secoli che la sua totale assenza è causa dello scorbuto, solo da un paio di decenni si sono intensificate ricerche e studi clinici che evidenziano il ruolo cruciale della vitamina C.

Diversi e tutti di fondamentale importanza sono infatti i benefici legati al suo ruolo nell’organismo:

  • è necessaria alla corretta sintesi del collagene (proteina a fondamento delle ossa e di molti tessuti), contribuendo alla formazione e stabilizzazione del tessuto connettivo
  • è un vasodilatatore in quanto stimola la produzione della prostaciclina, molecola di grasso che rilassa le pareti arteriose e mantiene la viscosità del sangue a livelli ottimali
  • aumenta la disponibilità di monossido di azoto presente nelle cellule, un fattore “rilassante” necessario per mantenere la pressione sanguigna nei valori normali, ma che viene neutralizzato dall’attacco dei radicali liberi
  • aiuta la cicatrizzazione delle ferite, ad esempio dopo un intervento chirurgico
  • è uno dei migliori antiossidanti per il corpo e protegge dagli effetti negativi dei radicali liberi
  • protegge il sistema cardiovascolare, partecipa assieme ad altri micronutrienti ad un miglior metabolismo dei trigliceridi
  • utile nella terapia contro tumori in quanto blocca l’enzima distruttore del tessuto connettivo circostante
  • svolge un ruolo decisivo nelle malattie autoimmuni

Studi del Dott. Rath e della medicina cellulare sono all’avanguardia nel sostenere come la vitamina C in sinergia con altri micronutrienti, sia alla base della prevenzione e della cura di varie moderne patologie.

Vitamina C e colesterolo

Micro ferite non avvengono solo nella parte esterna del corpo, ma anche a livello delle pareti arteriose o intestinali.

Sembra che la presenza di queste micro lesioni sia dovuta ad una carenza cronica di Vitamina C. Nel caso di danni alle arterie, al fegato arriva il messaggio di aumentare la produzione di lipoproteina a, molecola di colesterolo, trigliceridi e altri grassi e che è circondata da un’ulteriore proteina adesiva (apoproteina) che va a depositarsi sulle pareti con l’intento di ripararle.

In realtà, dato che si comportano come un adesivo biologico, vi si depositano creando le temute placche, fattore di rischio per le patologie cardiovascolari.

Un buon livello di vitamina C contribuisce dunque a mantenere sane ed elastiche le pareti arteriose.

Vitamina C e insulina

La molecola di vitamina C, avendo una struttura simile a quella del glucosio, abbassa i livelli di glicemia nel sangue e riduce il fabbisogno di insulina  

  • Vitamina C e diabete: caso studio (1)

Uno studio clinico condotto presso l’Università di Stanford, in California e pubblicato già nel 1937, dimostra che i pazienti affetti da diabete possono ridurre notevolmente il loro fabbisogno giornaliero di insulina, aumentando l’assunzione giornaliera di vitamina C.

Autore nonché paziente diabetico dello studio clinico, è stato il Dott. J.F. Dice, costretto ad iniettarsi 32 unità di insulina al giorno.

Lo studio durò tre settimane nelle quali il Dott. Dice aumentò gradualmente l’assunzione giornaliera di vitamina C, fino a raggiungere gli 11 grammi il 23° giorno, divisa in piccole dosi e presa nell’arco della giornata per favorirne l’assorbimento.

Il 23° giorno il fabbisogno d’insulina scese da 32 a 5 unità al giorno.

Lo studio dimostrò che per ogni grammo di vitamina C si può fare a meno di 2,5 unità di insulina.

Vitamina C e Stress

In situazioni di stress il corpo produce l’ormone dell’adrenalina.

Ogni molecola di adrenalina prodotta dal corpo necessita di una molecola di vitamina C che funge da catalizzatore, per poi essere distrutta.

A lungo andare stress fisico ed emotivo può portare ad una grave carenza di riserve di Vitamina C nel corpo, costretto a rilasciarne una maggiore quantità per abbassare l’adrenalina.

Se c’è carenza di vitamina C

La carenza di vitamina C non dà sintomi di allarme precoci, non scatta nessun allarme se non in presenza di una totale assenza che provoca lo scorbuto e porta alla morte in pochi mesi, ipotesi oggi molto remota.

Al contrario sempre più si registra una carenza cronica, prolungata nel tempo che semina effetti in silenzio.

Il primo segnale che il corpo dà è la malattia:

  • il sangue non circola in modo ottimale
  • il cuore va in sofferenza, non pompa più bene: si registra affanno, edema, affaticamento nei vari organi
  • attacco di cuore
  • ictus
  • infarto

Quanta vitamina C assumere? Gli studi di Pauling

Linus Pauling è annoverato tra i venti maggiori scienziati di tutti i tempi ed ha svolto studi approfonditi sul ruolo della vitamina C.

Afferma che l’uomo primitivo, cibandosi di frutti e semi spontanei, deve averne assunta dosi giornaliere anche fino a 10.000 mg, molto ben al di sopra degli standard previsti oggi dai nutrizionisti.

Ufficialmente il fabbisogno giornaliero per non ammalarsi di scorbuto va dai 20 ai 60 mg.

In ogni modo, un eccesso di vitamina C viene rapidamente eliminato dal corpo attraverso le urine quando si raggiunge un livello di saturazione pari a 2,5 gr.

Sono sufficienti 250 mg al giorno per mantenere il livello di saturazione, ma per un efficace effetto antiossidante ne servono almeno 1000 mg, pari a 1 gr.

Cibi che contengono vitamina C

Premesso che la vitamina C si deteriora facilmente con l’esposizione all’aria e con la cottura, ecco un elenco di cibi che ne sono ricchi:

  • cavolo verde
  • broccoli
  • prezzemolo
  • peperoni
  • erba cipollina
  • ribes neri
  • fragole
  • agrumi

Integra la vitamina C con i Superfood

I superfood sono bacche, radici, semi, presenti in natura con un’alta concentrazione di vitamine e minerali.

Quelli più ricchi di vitamina C sono:

In conclusione

Sempre più alto è nel mondo medico scientifico l’interesse verso il ruolo della vitamina C nel proteggere l’organismo dalle più temute e purtroppo diffuse malattie moderne.

Abitudini alimentari scorrette, stress, agenti inquinanti ci portano a dover attingere continuamente alle nostre riserve di vitamina C e alla necessità in una integrazione quotidiana.

Essendo ancora controversa la quantità ottimale d’assumere giornalmente, è sempre bene rivolgersi ad un medico o naturopata di fiducia.


Fonti

(1) Studio tratto dal libro del Dott. Matthias Rath “Perché gli animali non sono soggetti ad attacchi cardiaci … e gli uomini sì!”