Il colesterolo viaggia attraverso il flusso sanguigno sotto forma di lipoproteine, una combinazione chimica composta di grassi e proteine.
A seconda della minore o maggiore concentrazione di proteine presenti, si hanno tre tipi diversi di lipoproteine. Sono esse a determinare la natura “buona” o “cattiva” del nostro colesterolo.
Nel test delle analisi del sangue sono facilmente riconoscibili da delle sigle ed è importante familiarizzare con esse.
Le lipoproteine
1. VLDL (Very Low Density Lipoprotein). Lipoproteine che contengono una densità molto bassa di proteine, ma un alto contenuto di grassi, in modo particolare di acido palmitico, pericoloso inibitore della leptina, ormone che regola il nostro senso di fame e sazietà.
Studi hanno evidenziato come una continua produzione di acido palmitico avvenga da parte del fegato ogni qualvolta ci sia un accumulo in eccesso di carboidrati che vengono convertiti in grassi dannosi e rilasciati in tutto il corpo.
Fattore che da solo scagiona i grassi animali come unici responsabili di un alto tasso di colesterolo e che ci dovrebbe invece far riflettere sulla quantità di carboidrati e dunque zuccheri che ogni giorno consumiamo.
2. LDL (Low Density Lipoprotein). Lipoproteine con una bassa densità di proteine e alto contenuto di grassi. È il cosiddetto colesterolo “cattivo” in circolo nelle arterie.
Insieme alle VLDL trasportano il colesterolo e i grassi dal fegato ai tessuti. È fonte di energia e di materiale per le cellule. È costituito come vedremo da una parte buona, con molecole morbide e soffici e una parte con molecole dure e ossidate, molto più insidiose.
3. HDL (High Density Lipoprotein). Lipoproteina con un’alta densità di proteine e basso contenuto di grassi. È il colesterolo “buono”, sottrae il colesterolo in eccesso e quello ossidato dai tessuti e dalle arterie e lo riporta nel fegato per essere riprocessato e pulito. È lo spazzino delle nostre arterie.
Come leggere e interpretare i valori del colesterolo
Questi tre valori concorrono a formare il colesterolo totale che attualmente, ci dicono, non dovrebbe superare una concentrazione nel sangue pari a 200 mg/dl.
Un valore che ormai rivela poco e perde di significato. Più importante invece è scoprire che tipo di colesterolo abbiamo: il valore di quello buono, l’HDL e di quello più dannoso, l’LDL, sono molto più eloquenti circa lo stato di salute delle nostre arterie.
Da non sottovalutare il valore dei trigliceridi che va messo in relazione agli altri dati.
Qualche numero
Recenti studi hanno evidenziato come, per garantirci arterie sane, è bene tenere il valore dei trigliceridi basso, e avere un HDL alto. Tradotto in numeri e formule:
Sui numeri ci sono dibattiti in corso, ma sembra che i trigliceridi è bene tenerli sotto gli 80 mg/dl, mentre l’HDL attorno ai 60 mg/dl.
In ogni modo il rapporto tra questi due valori indica la predisposizione o meno a malattie cardiovascolari.
Ecco un semplice calcolo: si divide il valore dei trigliceridi per quello dell’HDL. Se il valore che risulta è compreso tra 1 e 2 è da considerarsi molto buono. Se si è ottenuto un valore inferiore a 1, il risultato è eccellente: il rischio di malattie cardiovascolari (infarto) è molto remoto.
Un’altra formula da applicare per una migliore lettura e comprensione dei valori del colesterolo è la seguente.
Si divide il valore totale del colesterolo per quello dell’HDL.
Il valore ideale dovrebbe rimanere sotto i 4,5/5.
Un buon medico in ogni caso saprà leggere in maniera ottimale i dati del tuo colesterolo. Qui mi preme sottolineare come nella realtà la maggioranza delle persone abbia, a causa di uno stile di vita ed un’alimentazione errata, tendenzialmente trigliceridi alti e colesterolo HDL basso.
Colesterolo LDL: non tutto è male
Se pure risultassimo avere un valore alto di LDL, comunemente etichettato come cattivo, è utile sapere che vi è una parte di esso che non è dannoso.
È composto da molecole soffici, morbide e di grandi dimensioni.
Scorrono tranquillamente all’interno del torrente sanguigno contribuendo a mantenerlo pulito: entrano ed escono senza difficoltà dal fegato e vanno a nutrire direttamente anche il cervello.
Solo una piccola parte dell’LDL è costituita da molecole piccole, rigide e dure che tendono ad aggregarsi formando pericolosi agglomerati che otturano e ispessiscono le pareti dei vasi. Sono più aggressive. Sono queste che creano nel tempo malattie cardiovascolari.
Sono inoltre tossiche, facili all’ossidazione e all’infiammazione, sono quelle che creano il “colesterolo ossidato”
Più studi stanno evidenziando come vengano prodotte quando vi è continuamente insulina in circolo nel sangue. Insulina in congiunzione con i grassi trans o grassi facile ad ossidarsi, come esamineremo più avanti.
Soffermiamoci un attimo su quest’ ultimo dato che può sembrare strano, ma che in realtà certi medici e scienziati stanno mettendo sempre più in evidenza.
L‘attenzione va spostata dai grassi ai carboidrati (pane, pasta, pizza, cereali, dolci, prodotti da forno) che sono trasformati dal processo digestivo ed assorbiti sotto forma di glucosio o fruttosio ovvero zucchero.
Il tutto viene processato e immagazzinato nel fegato sotto forma di glicogeno.
Abbiamo visto come il fegato trasformi le riserve di carboidrati una volta che sono colme, in pericolosi grassi ossidati che vanno ad incrementare il colesterolo cattivo.
C’è dell’altro. Un eccesso di carboidrati fa sì che ci sia un eccesso di zuccheri nel sangue (glicemia) che costringe il pancreas a secernere continuamente insulina.
Un alto tasso di insulina, è all’origine di molteplici e seri problemi di salute ed alimenta il processo infiammatorio dell’organismo, endotelio compreso, aumentando la probabilità di un coagulo di sangue nelle arterie causato dall’infiammazione elevata.
I carboidrati hanno dunque un effetto maggiore e deleterio rispetto ai grassi.
Nuove conclusioni
Il colesterolo e gli altri fattori di rischio che esamineremo nel prossimo articolo, possono diventare un serio pericolo solo se le pareti arteriose sono compromesse. Questo indurrebbe l’organismo a sollecitare una maggiore produzione di colesterolo dalle molecole dure, adesive (lipoproteina A) che ben si radicano nelle pareti delle arterie nell’intento di ripararle.
Obiettivo
- Mantenere stabili, elastiche le pareti arteriose e ridurre la richiesta da parte dell’organismo di produrre colesterolo endogeno.
- Prendersi cura delle proprie arterie così come ci si prende cura della salute degli altri organi e apparati.
- Tenere sotto controllo il processo infiammatorio con una dieta sana.
- Ridurre il consumo di carboidrati.
Non perdere il prossimo articolo: vedremo quali sono gli altri fattori da monitorare e come ridurre il colesterolo alto a tavola.
Leggi il primo articolo di questa serie: Colesterolo: cos’è, a cosa serve e le nuove scoperte scientifiche
Energy Lip: il rimedio naturale per il controllo del colesterolo
Davide 8 Novembre 2016
In che modo ci si può prendere cura delle nostre arterie? Esercizio, respirazione, tecniche di rilassamento?
Raffaella Scirpoli 9 Novembre 2016
Ciao Davide,
sono fondamentali alimentazione priva di alimenti che causano un picco glicemico, molti grassi sani (ghee e olio di cocco).
Inoltre ecco alcuni prodotti che possono essere utili per vene varicose, capillari e collagene per i vasi:
Li trovi nel nostro shop online: http://www.energyfoods.it
Un caro saluto
noris 12 Novembre 2016
si grazie mi è piaciuto l’articolo…ed ho scoperto che i miei trigliceridi sono alti …
una domanda…
mi viene fame prima di andare a letto oppure quando sto per addormentarmi mi sveglio e sento il desiderio di mangiare….
Raffaella Scirpoli 16 Novembre 2016
Ciao Noris,
piacere di conoscerti e benvenuto sul blog.
Puoi mangiare di più prima, facendo dei pasti con maggiori dosi di grassi sani e proteine. Evita il picco glicemico serale.
Un caro saluto
giuseppe 12 Novembre 2016
Grazie dei vostri articoli sempre molto interessanti,
in attesa di leggere il vostro prossimo articolo
sulle pareti arteriose.
Nel ringraziarVi di tutto quello che ci comunicate
riguardo la salute, colgo l’occasione per porgerVi
cordiali saluti.
Giuseppe Scarselletti.
giuseppe 12 Novembre 2016
I vostri articoli riguardo la salute sono sempre mplto interessanti,
con l’occasione invio cordiali saluti
Raffaella Scirpoli 13 Novembre 2016
Ciao Giuseppe,
grazie dei complimenti e un carissimo saluto!
sasa 12 Novembre 2016
Complimenti per la chiarezza di questo articolo.
Solo conoscendo bene il nostro corpo potremo migliorare la nostra alimentazione e il nostro stile di vita. davvero grazie per tutto cio’.
Raffaella Scirpoli 16 Novembre 2016
Ciao Sasa,
benvenuta sul blog e grazie del bellissimo feedback.
Un caro saluto
Sara 1 Agosto 2018
Questo articolo è proprio ciò che mi serviva……da diversi anni ho il colesterolo attorno ai 240 e da qualche mese cerco di seguire un’alimentazione più vicina possibile al metodo Energy……eppure ieri ho rifatto gli esami e il colesterolo è 247, ero scoraggiatissima!!!!! Poi ho letto questo articolo e ho notato che ho trigliceridi bassi e HDL alto……e facendo entrambi i calcoli consigliati ho un colesterolo ottimo. Grazie davvero di tutto!!!!!
Maria Pia Festini 1 Agosto 2018
Ciao Sara,
sono molto felice che le nostre informazioni pratiche ti siano state utili. Non dimenticare che l’organismo ci può impiegare anche sei mesi per liberarsi dai vecchi depositi di colesterolo ossidato, una volta intrapreso il Metodo Energy che prevede l’assunzione di grassi sani. Il fatto di avere un HDL alto è davvero un buon segno. Un caro saluto
Enza 30 Luglio 2019
Ormai è tanto che vi seguo, anche se non ho mai avuto la forza di fare un reset completo. Piuttosto per un dimagrimento rapido ho comprato ldd e sto seguendo il relativo protocollo dietetico. A dir la verità mi sembra molto limitante, soprattutto per l’esclusione dei grassi che invece nel reset sono fondamentali. Che ne pensate? vale la pena di proseguire? In una settimana sono dimagrita un chilo e mezzo, ma qualche piccola eccezione l’ho fatta!
Maria Pia Festini 31 Luglio 2019
Ciao Enza,
hai iniziato dal lato più difficile. Sarebbe meglio affrontare il protocollo LDD dopo il Reset e dopo aver consolidato le nuove abitudini. Già questi due traguardi ti consentono di perdere peso senza sacrificio. Hai visto il nuovo programma online? Il SAUTÓN Approach? L’ideale sarebbe iniziare da lì: ora ci sono degli step graduali da seguire prima di mettere in pratica il Reset ed è tutto più semplificato. Se se già nostra cliente ed hai acquistato il precedente programma, trovi il nuovo nella tua area riservata, altrimenti lo trovi qui. Un caro saluto
https://www.thesautonapproach.it/presentazione/
Enza 1 Agosto 2019
Grazie Maria Pia, seguirò il tuo consiglio perché sono in vacanza e non ce la faccio a stare troppo in riga!!!
Maria Pia Festini 1 Agosto 2019
Ciao Enza,
tranquilla, quando rientri hai tutto il tempo. Buon proseguimento di vacanza!
Andrea 25 Ottobre 2019
Finalmente un articolo con le ultime evidenze in fatto di colesterolo!!
Studi ci dicono che per la buona salute delle arterie è di fondamentale importanza la vitamina C. Più vitC è presente meno sarà la lipoproteina(a)
Maria Pia Festini 28 Ottobre 2019
Ciao Andrea,
yes, è così. Un caro saluto
Gaspare Tedeschi 29 Ottobre 2019
Sono convinto che la società attuale commetta diversi errori nell’alimentarsi, resta cmq il fatto che gli alimenti sono appesantiti, per la maggior parte, da sostanze che li elaborano per mantenerli freschi. Questo impone un rigoroso controllo oppure il rifiuto a cibarsene. La scelta per ottenere determinate sostanze energetiche, io ricorro agli integratori, preparati magistralmente dalla farmacia di fiducia dove li compro. Resveratrolo, Q10, omega 3, riso rosso, folina e L-carnitina tartrato. I miei valori: col. tot 160/HDL55/LDL90.Ma sopratutto palestra ogni giorno. Maschio di 81 anni. Grazie dei tuoi consigli una rubrica eccellente.
Maria Pia Festini 29 Ottobre 2019
Ciao Giuseppe,
che dire, complimenti! Grazie per il tuo feedback