Attualmente tra le proteine in polvere che vanno per la maggiore troviamo le proteine del siero del latte, molto amate da sportivi e atleti e da tutti coloro che cercano di perdere o prendere peso. Accanto a queste troviamo anche un’altra proteina, forse meno conosciuta che, se assunta nel modo giusto e di buona qualità, può dare grandi benefici: la caseina.
In questo articolo vediamo di capire cos’è la caseina, quali sono le sue proprietà e quali sono i tipi principali che si trovano in commercio.
Cos’è la caseina?
La caseina, così come le proteine del siero, è un derivato del latte ed è in effetti un’abbondante fonte di aminoacidi ramificati o BCCA (dall’inglese Branched-Chains Amino Acids). Gli aminoacidi ramificati sono un gruppo di tre aminoacidi essenziali (cioè che l’organismo non riesce a sintetizzare da solo in quantità sufficiente a coprire i propri bisogni e deve quindi assumere con la dieta), leucina, isoleucina e valina e sono fortemente utilizzati dal corpo durante la pratica sportiva per produrre energia.
La caseina, così come altre fonti proteiche da integratori o da cibo, contiene una serie di blocchi da costruzione chiamati aminoacidi essenziali e non essenziali (questi ultimi sono quegli aminoacidi che il corpo riesce invece a sintetizzare da solo).
Dato che il cibo di origine vegetale non riesce da solo a fornire all’organismo la quantità necessaria di aminoacidi essenziali, dobbiamo consumare anche cibi di derivazione animale e, in taluni casi, utilizzare le proteine in polvere è un modo pratico per assicurarsi di coprire il nostro fabbisogno proteico quotidiano.
Uno dei grandi vantaggi della caseina rispetto ad altre polveri proteiche, come le proteine del pisello, è che ha un tempo di assorbimento più lungo e anche un maggiore tempo di permanenza all’interno del corpo.
Entrambi questi fattori fanno sì che sia particolarmente indicata per costruire massa muscolare e preservare la massa magra. La caseina infatti viene assorbita nel flusso sanguigno molto velocemente, inoltre gli aminoacidi che contiene restano nell’organismo per un tempo sufficientemente lungo (diverse ore in effetti) per poter essere utilizzati come blocchi da costruzione per nuova massa muscolare, invece di essere eliminati velocemente tramite le urine.
Circa l’80% della parte proteica del latte bovino è costituita da caseina mentre nel latte umano questa proteina è presente in una percentuale che varia dal 20 al 40%.
La caseina è molto abbondante anche nel latte crudo di pecora.
La polvere proteica di caseina è prodotta tramite un processo di disidratazione di una parte del latte. Il problema è che esistono diverse forme di caseina che sono denaturate, isolate o hanno subito altri trattamenti che rendono il prodotto finale nocivo per la salute.
Proprietà e benefici della caseina
Come abbiamo accennato all’inizio dell’articolo, se assunta nei tempi giusti e di buona qualità, la caseina è utile per supportare l’organismo in svariati modi:
- Aiuta a costruire nuova massa muscolare e promuove la crescita e il mantenimento della massa magra
- Ripara le fibre muscolari danneggiate dall’attività fisica, in particolare durante il sonno
- Preserva la massa muscolare esistente (azione anti-catabolica)
- Ripristina i livelli di azoto durante il processo di riparazione dei muscoli
- Tiene a freno l’appetito e aiuta quindi ad evitare di mangiare troppo
- Regola i livelli di zucchero nel sangue
- Può aiutare nella perdita di peso e nel mantenimento del peso forma
La caseina aiuta a costruire nuova massa muscolare e a preservare quella esistente
La caseina è una proteina anti-catabolica: il corpo catabolizza o in altre parole demolisce la massa muscolare per utilizzare gli aminoacidi in essa immagazzinati.
Questi aminoacidi vengono utilizzati per produrre energia e per svolgere svariate funzioni tra cui la crescita e lo sviluppo.
Più intensa è l’attività fisica, più aumenta il fabbisogno di proteine dell’organismo, i supplementi anti-catabolici forniscono aminoacidi di pronto utilizzo che aiutano a limitare questo processo di demolizione e a conservare la massa muscolare esistente.
La caseina resta disponibile più a lungo di altre fonti proteiche
Nonostante sia assorbita velocemente, la caseina è considerata una proteina a digestione lenta a causa dei tempi lunghi di permanenza all’interno del flusso sanguigno. Così come i carboidrati a lento rilascio (ad esempio quelli presenti nelle verdure e nella frutta) sono più salutari dei carboidrati semplici (cioè gli zuccheri) in quanto non provocano picco glicemico e forniscono una fonte di energia di lunga durata, la caseina funziona in modo simile.
Il corpo digerisce la caseina lentamente, il che significa che i tessuti muscolari hanno più tempo a disposizione per utilizzare i suoi aminoacidi per il lavoro di costruzione, riparazione e crescita.
La caseina può essere un ottimo sostitutivo del pasto e uno snack prima di andare a dormire
Sebbene in Energy Training consigliamo sempre di dare la precedenza al consumo di cibo vero e completo, ci sono situazioni in cui può essere indicato consumare un sostitutivo del pasto di buona qualità (a questo scopo puoi utilizzare anche alcune delle bevande e degli shake) arricchito con caseina o proteine del siero del latte.
Può essere un sostitutivo del pasto o anche uno snack tra un pasto e l’altro nel caso di attività fisica molto intensa o di pasti molto distanziati tra loro.
Il sonno è il momento in cui il nostro corpo svolge una serie di funzioni di importanza vitale per il nostro benessere, tra cui anche la riparazione e costruzione di nuova massa muscolare, ecco perché assumere la caseina prima di andare a dormire è particolarmente efficace per dare ai muscoli una marcia in più.
La caseina rimane in circolo nel flusso sanguigno anche fino a 7 ore e durante la notte gli aminoacidi lavorano per ricostruire le fibre muscolari che sono state consumate nel corso della giornata.
Uno studio effettuato dal Dipartimento delle Scienze del Movimento Umano della NUTRIM School for Nutrition, Toxicology and Metabolism ha dimostrato che la caseina assunta subito prima di andare a dormire viene digerita e assorbita efficacemente, aiuta a stimolare la sintesi delle proteine dei muscoli e a migliorare l’equilibrio proteico di tutto l’organismo.
La caseina riduce l’appetito e favorisce la perdita di peso
Anche se l’obiettivo non è quello di aumentare la massa muscolare, l’utilizzo della caseina può essere molto utile per tenere sotto controllo gli attacchi di fame, e quindi aiutare nella perdita di peso. Un pasto o uno snack che siano principalmente a base di carboidrati (pane, pasta, pizza, brioche, biscotti, ecc.) alzano velocemente il picco glicemico, stimolando quindi l’azione dell’insulina che entra in circolo nel sangue per rimuovere gli zuccheri in eccesso.
Non appena l’insulina ha terminato il suo lavoro di pulizia, la glicemia cala improvvisamente facendoci sentire stanchi e affamati. La prevedibile conseguenza è che nel giro di breve tempo si finisce per cercare altro cibo e di solito la preferenza cade ancora sui carboidrati innescando un circolo vizioso che crea dipendenza da zuccheri e, tra le varie conseguenze, porta al sovrappeso prima e all’obesità poi.
Le proteine sono nutrienti, stimolano i recettori della sazietà (cosa che gli zuccheri non fanno), e aiutano ad andare da un pasto all’altro senza soffrire di attacchi di fame. Includere quindi le proteine in ogni pasto, snack compresi, aiuta a gestire meglio la fame e di conseguenza anche a fare scelte alimentari più sane, in quanto queste non sono più guidate dalla fame smodata e dalla dipendenza da carboidrati.
I 3 tipi di caseina e i loro effetti
Esistono tre tipi caseina:
- la caseina nativa da latte crudo
- la caseina del formaggio
- la caseina industriale
Come vedremo a breve, c’è una grande differenza tra questi tre tipi sia sotto il profilo nutrizionale che dal punto di vista della salute.
Caseina nativa da latte crudo, la scelta migliore
La caseina nativa è la proteina principale del latte crudo e copre circa l’80% del contenuto di aminoacidi. Insieme alle proteine del siero del latte concorre a formare un pool proteico di altissima qualità studiato dalla natura per promuovere una crescita sana dei cuccioli dei mammiferi.
Questo tipo di caseina è formato da un gruppo complesso di aggregati proteici chiamati micelle che hanno un pH neutro di circa 6.6, all’incirca lo stesso valore del pH del nostro corpo.
Dato che il valore del pH della caseina nativa corrisponde all’equilibrio acido-basico del nostro corpo, non provoca effetti acidificanti indesiderati e dannosi, a differenza invece delle caseine industriali che sono altamente acidificanti e devono essere alcalinizzate per poter essere consumate.
I produttori di integratori hanno cercato di realizzare un prodotto che replichi gli effetti della caseina nativa. Il più degno di nota è costituito dalle proteine concentrate del latte o MPC (dall’inglese Milk Protein Concentrate) quanto di più vicino alla caseina nativa si possa ottenere.
Si tratta di proteine complete ottenute tramite ultrafiltrazione del latte intero e hanno un contenuto di proteine da siero del latte e caseina quasi uguale a quello del latte da cui sono derivate. Le MPC sono inoltre estremamente stabili e hanno proprietà molto simili a quelle della caseina nativa, le migliori sono quelle ricavate da latte crudo di animali da pascolo perché garantiscono una maggiore integrità della struttura base della proteina così come della composizione lipidica.
Le proteine concentrate da latte crudo mantengono intatti gli aminoacidi e sono prive dell’enzima xantina ossidasi (un sottoprodotto dell’omogeneizzazione del latte che si è visto essere collegato a malattie cardiovascolari e degenerative).
Caseina del formaggio, efficace quasi quanto la caseina nativa
La caseina del formaggio è diversa dalla caseina nativa, infatti viene prodotta durante la lavorazione del formaggio.
Tramite azione enzimatica, questa viene separata dalle proteine del latte e privata di alcuni peptidi importanti, ciò nonostante la parte che rimane è comunque una proteina completa e simile alla caseina nativa. Ha un rilascio lento ed è molto efficace dal punto di vista nutritivo, quindi ottima per mantenere i muscoli in uno stato anabolico di lunga durata.
Caseine industriali, da evitare come la peste
A differenza dei due tipi precedenti, tutte le caseine industriali sono proteine isolate e per la maggior parte sono ricavate da latte ultrapastorizzato con processi di estrazione che utilizzano acidi o temperature estremamente alte.
La tipica caseina industriale è una proteina incompleta che manca di aminoacidi essenziali come la metionina e la cisteina, entrambe distrutte durante il processo di estrazione, due aminoacidi che contengono zolfo e che giocano un ruolo chiave nel sostenere il sistema immunitario.
Tutte le caseine industriali derivano da latte scremato (un sottoprodotto della produzione della panna): la panna viene separata dal latte mediante centrifugazione e il latte scremato rimanente serve come materiale di base dal quale estrarre svariati prodotti proteici.
Generalmente queste polveri di caseina industriali sono ottenute tramite precipitazione (in altre parole separazione) ottenuta con l’utilizzo di acidi chimici come l’acido cloridrico o l’acido solforico oppure tramite acidi naturali come l’acido lattico.
Questi acidi causano una destabilizzazione delle micelle del latte causando coagulazione delle proteine. Alcuni di questi prodotti industriali non sono ottenuti tramite precipitazione con acidi ma con l’utilizzo di enzimi (caseina da caglio) o con la microfiltrazione (caseina micellare).
Da quanto detto fino ad ora è facile capire che le caseine industriali sono di qualità decisamente inferiore, se non pessima in alcuni casi, rispetto alla caseina nativa e alla caseina del formaggio.
In un prossimo articolo dedicheremo ampio spazio alle varie tipologie di caseine industriali in modo da avere le idee chiare e fare le scelte migliori in caso di acquisto.
Caseina A1 vs. caseina A2
Il latte è composto per l’85% circa di acqua mentre il restante 15% è costituito da lattosio (lo zucchero proprio del latte), proteine, grassi e minerali.
I composti proteici contenuti nel latte sono di diversi tipi e vengono suddivisi in beta-caseine di tipo A1 e beta-caseine di tipo A2.
Le beta-caseine di tipo A2 sono quelle che gli animali producevano naturalmente ancora prima di essere addomesticati dall’uomo (intorno a 10.000 anni fa circa, il periodo a cui risalgono i primordi dell’attività agricola umana), sono considerate maggiormente digeribili dall’uomo e alcune ricerche suggeriscono che avrebbero meno impatto sulla salute umana rispetto alle beta-caseine di tipo A1.
Le beta-caseine A1 sono considerate caseine di “nuova generazione”: l’ipotesi più accreditata è che ad un certo punto qualche migliaio di anni fa una modificazione genetica avvenuta negli animali (forse accaduta come conseguenza della pratica della domesticazione e allevamento praticata dagli uomini) abbia portato ad un cambiamento nella struttura delle proteine originarie.
Oggigiorno le beta-caseine A1 sono più abbondanti nella produzione casearia da animali da latte negli Stati Uniti (a meno che non sia esplicitamente dichiarato che il latte è prodotto da animali di tipo A2) mentre in Europa i prodotti caseari tipo i formaggi (inclusi quelli svizzeri, francesi ed italiani) derivano per la maggior parte da latte di tipo A2 mentre il latte e altri derivati che troviamo comunemente al supermercato sono prodotti principalmente a partire da latte di tipo A1.
Le caseine sono delle proteine complesse che richiedono enzimi specifici per essere metabolizzate. La maggiore digeribilità delle beta-caseine di tipo A2 è riconducibile al fatto che l’essere umano si è evoluto con la capacità di produrre gli enzimi adatti a digerire il latte di tipo A2 mentre non sarebbe in grado di metabolizzare altrettanto bene le beta-caseine A1 che sono comparse nella catena alimentare in tempi molto più recenti.
Questa incapacità di digerire il latte di tipo A1 viene collegata ad un’ampia gamma di malattie comprese reazioni autoimmuni, allergie alimentari, problemi digestivi, diabete di tipo 1, malattie cardiache e danni neurologici.
Si ritiene inoltre che le caseine di tipo A1 promuovano il processo infiammatorio sistemico mentre quelle di tipo A2 presentino un rischio molto minore o addirittura nullo in questo senso.
Al momento non esiste ancora una prova conclusiva che confermi senza ombra di dubbio che le A1 siano più dannose per la salute umana rispetto alle A2.
Inoltre considerando che molti degli animali che producono latte di tipo A2 producono nel contempo anche quello di tipo A1 (cioè entrambi i tipi di beta-caseine sono presenti nel latte dello stesso animale ma in percentuali differenti), se in futuro venisse confermata una maggiore pericolosità delle A1 la questione coinvolgerebbe comunque tutti i tipi di derivati del latte, caseine comprese.
In ogni caso, come misura prudenziale e preventiva, viene consigliato di privilegiare quando possibile il consumo di prodotti derivanti da latte di tipo A2 o in alternativa di passare al consumo di latte di capra che naturalmente contiene solo beta-caseine di tipo A2.
In caso di intolleranza al lattosio
Come abbiamo visto, le caseine derivano principalmente da latte di mucca. Il latte bovino comune (che viene pastorizzato e omogeneizzato) è di solito il colpevole in caso di intolleranza al lattosio e contiene numerosi allergeni (ne contiene in effetti più di 20 inclusa la caseina di tipo A1) che possono causare reazioni allergiche e problemi digestivi come gonfiore di stomaco, diarrea e crampi addominali.
Se soffri di intolleranza al lattosio o sospetti di avere problemi nel digerire latte e derivati, delle ottime alternative da provare possono essere il latte crudo biologico e il latte di capra che, come abbiamo visto, contiene solo beta-caseine di tipo A2.
Il latte di capra è anche molto simile nella sua composizione al latte umano, quindi viene digerito molto più facilmente e tende a causare meno reazioni allergiche e problemi digestivi rispetto al latte di mucca.
L’unico modo per capire effettivamente quale possa essere la soluzione migliore in casi come questo è fare delle ricerche e provare prodotti diversi fino a che non si trova quello che è meglio tollerato dal nostro organismo.
Conclusioni
Come abbiamo visto la caseina, così come altri integratori, se di buona qualità e usata con buon senso, può essere di grande beneficio per la salute.
Non dimentichiamo, però, che la prima scelta deve sempre andare verso il consumo di cibo vero, completo, sano (per quanto possibile) e cucinato con amore.
A volte per comodità o pigrizia si può essere tentati di affidarsi troppo ad integratori e sostitutivi dei pasti (e ci sono aziende che hanno fatto la loro fortuna su questo), ma possiamo certamente affermare che “non di soli integratori vive l’uomo”.
La scienza ci ha permesso di riscoprire diverse categorie di sostanze presenti nel cibo che sono fondamentali per il buon funzionamento del nostro organismo (proteine, grassi, vitamine, minerali, ecc.) e di capire come funzionano e perché ne abbiamo bisogno per essere in salute. Se bastasse questo sarebbe probabilmente possibile vivere di sole barrette proteiche e integratori di vario tipo e liberarsi una volta per tutte dell’incombenza di cucinare, ma ormai è stato ampiamente dimostrato che questa non è una soluzione praticabile.
Questo è probabilmente dovuto al fatto che nel cibo ci sono altre categorie di sostanze che ancora non abbiamo scoperto e che sono altrettanto necessarie per la nostra salute e anche di quelle che già conosciamo non abbiamo ancora rivelato tutto quello che c’è da sapere su come agiscono nell’organismo.
Persino gli astronauti, alla faccia del mito dell’alimentazione nello spazio in pillole, consumano cibi veri, di ottima qualità, preparati e bilanciati per sostenere al meglio il loro organismo che è certamente sottoposto a grande stress e a un dispendio energetico notevole.
Le medicine antiche (la Medicina Tradizionale Cinese e la Medicina Ayurvedica) molto tempo prima che venisse inventato il microscopio grazie all’osservazione e all’esperienza avevano già nel loro patrimonio di conoscenze ampiamente documentato l’estrema importanza del buon cibo per il mantenimento della salute.
Infine non dimentichiamo quanto è importante per la salute, non solo fisica ma anche psicologica, la soddisfazione di assaporare del cibo ben cucinato.
Quindi via libera agli integratori, quando realmente necessari e senza abusarne, e la sera dedichiamo un’ora in meno alla televisione e un’ora in più a prepararci qualcosa di buono per il giorno dopo,una pratica che ci fa stare bene e ci allunga la vita.
Fonti:
- https://draxe.com/
- http://www.mercola.com/
- https://www.healthline.com/
- https://www.narcis.nl
- www.my-personaltrainer.it/
Prodotti consigliati
Maria Pia 28 Novembre 2017
E un argomento abbastanza complesso. Mi sorge una domanda: è consigliabile quindi consumare latticini? Io ho eliminato anche l’unico latticini che consumavo: lo jogurth. Mi consigliate di prendere le proteine del latte? E quale marca per essere sicuri di non prendere quelle industriali ecc. Grazie
Franca Branda 29 Novembre 2017
Ciao Maria Pia,
a meno che tu non abbia un problema di intolleranza o allergia ai latticini non è detto che tu debba necessariamente eliminarli in toto.
Quello che posso consigliarti è certamente di abbandonare il latte di mucca pastorizzato e derivati (unica eccezione il Parmigiano Reggiano che è prodotto partendo da latte crudo, meglio se senza lattosio) e preferire il latte di capra e derivati (preferibilmente da latte crudo) in quanto questo latte ha una composizione molto simile al latte umano e quindi è per noi molto più digeribile.
Ovviamente si tratta sempre e comunque di latticini per cui è meglio non abusarne sopratutto se presenti sintomi di freddo o digestione lenta; un buon compromesso potrebbe essere di consumarne una piccola porzione una o due volte a settimana meglio se condita con un filo di olio, se lo gradisci, e piccole quantità di spezie riscaldanti come noce moscata, pepe, zenzero, cumino e cardamomo che aiutano a contrastare l’effetto raffreddante del latticino e a ridurre la produzione di muco che il suo consumo provoca nell’organismo.
Riguardo allo jogurth, certamente eliminare quelli industriali aromatizzati è un’ottima scelta.
Infinitamente meglio preferire joguth e kefir biologici da latte di capra che puoi trovare nei negozi bio da consumare sempre con moderazione.
Puoi anche preparare a casa jogurth e kefir partendo da latti vegetali come quello di mandorle o di cocco e usando uno starter che serve per il processo di fermentazione in questo modo avrai un’ottima fonte di probiotici sana e a costo contenuto.
Riguardo alle proteine del latte su Energy Foods ne trovi in vendita di ottima qualità a questo link https://www.energyfoods.it/prodotto/proteine-del-siero-di-latte-in-polvere/, durano a lungo, sono nutrizionalmente complete e bilanciate e danno molta soddisfazione a livello di sazietà.
Io stessa le uso quotidianamente nello shake della mia colazione e te le consiglio come ottimo prodotto.
In un prossimo articolo si parlerà dei caseinati da evitare come la peste, certamente leggere anche quell’articolo ti aiuterà a fare una buona scelta nel momento in cui vuoi acquistare questo tipo di prodotti.
Un cordiale saluto.
Nadia 2 Dicembre 2017
Grazie per la chiarezza delle informazioni.
Franca Branda 2 Dicembre 2017
Ciao Nadia,
sono lieta che l’articolo ti sia stato utile.
Un caro saluto.
RAFFAELLA MELE 2 Dicembre 2017
Molto interessante l’articolo su caseina, e molto completo Complimenti !!
Franca Branda 4 Dicembre 2017
Ciao Raffaella,
grazie per il tuo apprezzamento.
Un caro saluto.
Franco 2 Dicembre 2017
I prodotti di energy food contengono caseina tipo uno o tipo due e le proteine del siero di latte hanno esclusivamente albumine? Come distinguere un latte vaccino con caseina di tipo due se non dichiarata in modo chiaro? Grazie e complimenti
Franco
Franca Branda 4 Dicembre 2017
Ciao Franco,
grazie per il tuo apprezzamento.
Riguardo alla domanda su come distinguere un latte vaccino con caseina A1 piuttosto che A2 non mi risulta ci sia modo a meno che questo non sia indicato in etichetta.
Tieni comunque conto delle informazioni date nell’articolo, nella sezione dedicata a questo argomento, e che non c’è ancora una prova certa che la caseina di tipo A1 sia effettivamente dannosa per la salute.
Come misura prudenziale, puoi passare al consumo di latte di capra e derivati che naturalmente contengono solo il tipo A2 e che è anche molto più digeribile dato che ha una composizione molto vicina a quella del latte materno umano.
Riguardo alla composizione dei prodotti Energy Foods, se non trovi quello che cerchi in etichetta, ti rimando a chi se ne occupa che puoi contattare scrivendo a info@energyfoods.it.
Un caro saluto
Grazia iseppi 6 Dicembre 2017
Articolo molto interessante Franca quello che volevo capire nella preparazione del ghi la caseina rimane intatta?? È solo il lattosio che forma la crosticina a fine cottura??
Franca Branda 6 Dicembre 2017
Ciao Grazia,
nella preparazione del ghi vengono eliminati sia il lattosio che la caseina.
Di fatto quello che resta alla fine del processo di cottura è solo la parte grassa del burro priva degli zuccheri (lattosio) e della parte proteica (caseina), ecco perché il ghi è ben tollerato e può essere consumato in linea generale anche da coloro che hanno problemi di intolleranza o allergia ai latticini.
UN caro saluto.
claudia 11 Gennaio 2018
Ciao Franca, ma se la caseina nativa ha così tanti benefici, perchè eliminarla dal Ghi? Non sarebbe meglio assumere un burro che sia proteico e ricco di grassi sani allo stesso tempo?
Inoltre dopo aver letto questo articolo che tu stessa mi hai consigliato, deduco che la caseina sia tutt’altro che infiammatoria, se consumata del tipo giusto. Quindi potrei consumare latte crudo e biologico di capra insieme ai suoi derivati ogni giorno e senza problemi dato che avrei a che fare solo con caseina di tipo 2 nativa…non capisco proprio allora perchè Francesca limiti ugualmente il consumo di latticini a prescindere che siano di tipo “salutare”. Ci sono altri lati oscuri oltre alla famosa caseina?
Complimenti per l’articolo molto esauriente comunque 🙂
Franca Branda 13 Gennaio 2018
Ciao Claudia,
Se è vero che una caseina di buona qualità può dare dei benefici è anche vero che si tratta di una proteina alla quale molti sono intolleranti quindi mentre consumare un buon burro non è cosa per tutti (data la presenza di caseina e lattosio) il ghi che non li contiene può essere tranquillamente assunto da chiunque a tutte le età.
Il ghi, dal quale caseina e lattosio vengono eliminati come conseguenza del processo di preparazione, è un alimento dalle proprietà nutritive e curative eccezionali che ha nella sua massima digeribilità uno dei grandi punti di forza: tradizionalmente in India viene usato nello svezzamento dei bambini, come alimento curativo per gli anziani e i malati e, nella medicina ayurvedica viene usato come veicolante per rimedi fitoterapici proprio grazie alla sua capacità di condurre i principi attivi di spezie e piante molto in profondità nell’organismo.
Mentre non è possibile consumare grandi quantità di burro ogni giorno senza accusare nel medio/lungo termine problemi digestivi, si può al contrario mangiare ghi tutti i giorni senza che questo disturbi la digestione o provochi intolleranze e fenomeni di sensibilizzazione.
I motivi per cui Francesca limita l’uso dei latticini non sono legati solo alla caseina e al lattosio.
I latticini sono raffreddanti e favoriscono un eccesso di produzione di muco quindi portano nel tempo a rallentamento digestivo mentre il muco in eccesso danneggia stomaco, intestino e anche polmoni.
Inoltre i latticini dato l’alto contenuto di ormoni e fattori della crescita contenuti nel latte (il latte è destinato alla crescita del cucciolo ma non serve all’adulto) sono collegati anche ad un aumento dell’incidenza di tumori soprattutto all’apparato riproduttivo (seno, ovaio, utero,prostata, ecc.).
Infine latte e derivati tendono a creare, a livello mentale, torpore, intorpidimento e dipendenza.
Anche i latticini più salutari vanno dunque limitati nell’uso e, in presenza di situazioni particolari, devono essere eliminati (con la sola esclusione del ghi).
Spero di averti chiarito maggiormente le idee sull’argomento.
Un cordiale saluto.
claudia 16 Gennaio 2018
Ciao Franca, grazie mille per tutte le delucidazioni e la disponibilità 🙂 . L’ultimo dubbio che mi è rimasto riguarda il biologico: che differenza c’è tra un formaggio bio o meno?
Saluti.
Franca Branda 18 Gennaio 2018
Ciao Claudia,
almeno in linea teorica un formaggio biologico da latte crudo e possibilmente da caglio microbico è di qualità molto superiore rispetto agli altri.
Il consiglio è sempre quello di tenere gli occhi aperti, valutare da chi si fanno gli acquisti e se possibile informarsi sull’azienda agricola produttrice.
Internet può esserti d’aiuto in questo.
Ormai è possibile trovare segnalate sul web aziende agricole serie con tanto di recensioni di altri clienti che ti possono guidare nella scelta di quello che compri.
Un cordiale saluto.
Francesco 26 Marzo 2018
Ciao Franca, complimenti, bellissimo articolo.
Avrei bisogno di un piccolo consiglio.
Avrei desiderio di provare questa caseina nativa, come integratore da assumere la sera due volte alla settimana. Non sono riuscito ancora a trovare un’azienda che la produca.
L’unica accreditato è questa caseina biologica da latte crudo, ma è micellare:
https://www.amazon.it/Micellare-organico-proteina-Micellar-unflavoured/dp/B01KYFEDNU
Mi sai indicare qualche azienda che possa acquistare una caseina biologica nativa?
Franca Branda 29 Marzo 2018
Ciao Francesco,
sono lieta del tuo apprezzamento.
Io personalmente non ho mai usato la caseina in polvere e certamente non ti consiglio l’acquisto della caseina micellare.
Ti posso consigliare la caseina prodotta dalla Ekopura che mi risulta essere una buona marca, la trovi sempre su Amazon a questo link https://www.amazon.it/Organic-Casein-Protein-Biologico-Naturale/dp/B072BMQHNY/ref=pd_sbs_121_4?_encoding=UTF8&psc=1&refRID=W0AJQFDSQGCB6MXZFYDX.
Un cordiale saluto.
Francesco 28 Maggio 2018
Vorrei chiederti un ultimo chiarimento: nell’articolo fai riferimento al famoso (nel campo sportivo) spuntino pre-nanna. Io personalmente seguo il programma di Francesca da ben 6 anni ed ho imparato col tempo a cambiare la mia cena assumendo solo verdura e grassi. Lo spuntino pre-nanna di caseina nativa, assunto solo nei giorni di allenamento, è possibile o dannoso? Vorrei provare ad integrarlo, ma ho paura che mi affatichi il fegato. Mi manca qualche nozione riguardo questo integratore? Considera che sono magro ed ho una costituzione fredda. Spero in una tua illuminazione
Franca Branda 31 Maggio 2018
Ciao Francesco,
per quanto in ambito sportivo lo spuntino pre-nanna sia una consuetudine noi di Energy Training in linea di principio non lo consigliamo proprio perché alla lunga si rischia di appesantire il fegato e in generale di rendere difficoltoso per l’organismo il compiere una serie di operazioni che si compiono di notte e che sono di vitale importanza per la salute.
Inoltre l’esperienza ci ha insegnato che un’alimentazione sana ed equilibrata come quella che consigliamo in Energy Training, adattata alle esigenze di uno sportivo e abbinata al rispetto dei tempi di recupero del corpo tra un allenamento e l’altro sia più che sufficiente per mantenere l’organismo in salute e garantire ottime performance.
E’ anche vero che certi studi (quali quelli citati nell’articolo) hanno dimostrato che lo spuntino pre-nanna ha una sua validità nel recupero della massa persa nell’allenamento.
Come in tutte le cose a mio parere non c’è che provare e come dici tu fare questo spuntino solo nei giorni di allenamento, con prodotti ovviamente di ottima qualità e in piccole dosi magari senza aspettare di farlo subito prima di andare a dormire ma comunque lasciano passare almeno un’ora.
Se dovessi decidere di provare e vedi che non c’è una sensibile differenza tra fare lo spuntino e non farlo io te lo sconsiglierei ed eventualmente penserei a perfezionare ulteriormente la dieta che potrebbe avere bisogno di qualche aggiustamento per venire meglio incontro alle tue esigenze attuali.
Un cordiale saluto.