Le influenze dell’alimentazione sul sistema immunitario sono ben più ampie di quello che la cultura medica tradizionale possa immaginare.

Il cibo, infatti, non è un semplice contenitore di calorie e nutrienti, ma anche un potente modulatore dell’organismo umano e del sistema immunitario in particolare.

Così diviene fondamentale trovare un cibo di qualità che non contenga additivi, residui di pesticidi e di farmaci somministrati agli animali, inquinanti ambientali, come piombo e arsenico, sostanze tossiche prodotte dalla cottura, contaminanti microbici, come batteri e funghi, e, infine, sostanze intenzionalmente introdotte, come lo iodio nel sale che favorisce l’aumento delle tiroiditi.

Oggi sappiamo che, anche in una persona in buona salute e non in sovrappeso, un pasto ricco di zuccheri e grassi di cattiva qualità produce una grande infiammazione intestinale misurabile con l’aumento dei macrofagi.

Le cellule immunitarie hanno bisogno di molta energia che ricavano dal glucosio: una carenza di glucosio causerà, oltre alla caduta dell’energia anche una difficoltosa e squilibrata risposta immunitaria.

Allora bisogna mangiare molti alimenti che contengono zucchero?

Sbagliato!

Lo zucchero necessario alle cellule può essere fornito anche da un buon quantitativo di verdure leggermente cotte e un piccolo quantitativo di cereali alla fine del pasto.

Un’iperglicemia, infatti, causerebbe decisamente infiammazione.

Anche le proteine sono fondamentali nel modulare la risposta immunitaria: una severa diminuzione può produrre un deficit immunitario generalizzato, diminuendo la resistenza sia alle infezioni che ai tumori.

Questo non significa che bisogna abusarne, ma non devono comunque mai mancare ed è bene che nei pasti che facciamo durante il giorno ci sia la giusta quantità, mentre meglio evitarle a cena, soprattutto le proteine animali.

Mai più senza grassi sani

Grassi sani

Un’altra classe di sostanze fondamentali sono i lipidi cioè i grassi.

Alla fine degli anni Venti del secolo scorso, due studiosi della nascente vitaminologia, Evans e Burr, registrarono una grave carenza nella crescita e nella capacità riproduttiva degli animali da esperimento nutriti con una dieta povera di grassi: i due conclusero che doveva esserci nel grasso un fattore fondamentale per il corretto sviluppo dell’animale.

Una carenza di acidi grassi essenziali provoca pelle secca e squamosa, neuropatie, deficit della crescita dei bambini e deficit immunitari, fragilità capillare, ritardo nella guarigione delle ferite, aumento dell’aggregazione piastrinica e fegato grasso.

Si registra anche una fragilità dei globuli rossi e dei mitocondri.

I cibi che possono creare reazioni allergiche

Ci sono diversi studi che dimostrano la relazione tra certi alimenti e la modulazione del sistema immunitario.

Il latte di mucca

Innanzitutto si è scoperto che somministrare latte di mucca a bambini di età inferiore ai 9 mesi e mezzo produce un sanguinamento dell’intestino dei lattanti e più piccoli sono peggio è.

I bambini però non presentano segni clinici evidenti (né dolori, né aumento del gas intestinale) se non un moderato aumento della stitichezza.

Perciò diviene difficile per i genitori accorgersi di questo sanguinamento.

Devi sapere che il latte di mucca contiene proteine che sono capaci di provocare la reazione del sistema immunitario intestinale, che nel bambino piccolo è ancora squilibrato e in formazione con una mucosa immatura e dunque permeabile.

Il latte di mucca in un contesto come questo attiva una risposta immunitaria di tipo infiammatorio che può determinare vasodilatazione e distruzione di una quota di globuli rossi.

I bambini che sono stati allattati al seno presentano una più avanzata maturazione della barriera intestinale e un miglior assetto del sistema immunitario.

Anche per quanto riguarda l’insorgenza del diabete di tipo I (diabete giovanile), il latte di mucca introdotto precocemente nella dieta del neonato (anche sotto forma di latte artificiale) viene chiamato in causa come uno dei fattori di rischio.

Ma attenzione: anche altre sostanze possono produrre risultati analoghi, per esempio la soia che è l’alternativa più frequente al latte di mucca.

Il glutine

Un altro alimento che influisce notevolmente nella comparsa di malattie autoimmuni, come l’artrite reumatoide, e di allergie in generale, è il glutine.

Diversi studi hanno dimostrato che una sua sospensione (insieme a latte e derivati) riduce la reattività immunitaria e quindi produce una diminuzione dell’infiammazione intestinale, con riduzione della permeabilità intestinale e abbattimento della produzione di anticorpi.

A questo proposito, molto utile è anche un periodo di digiuno che favorisce un aumento della secrezione di cortisolo e, quindi, incrementa la potenza antinfiammatoria endogena.

Nella gran parte degli studi, però, gli effetti positivi svanivano con la ripresa dell’alimentazione normale.

Diversi studi hanno documentato anche che l’introduzione nella dieta di quantità significative di acidi grassi polinsaturi (EPA e DHA) riduce la produzione di citochine infiammatorie.

Potenziare il sistema immunitario con un’alimentazione sana ed equilibrata

L’alimentazione influisce grandemente nella genesi e nello sviluppo delle malattie autoimmuni.

Il metodo che proponiamo in Energy Training prevede un programma che generalmente apporta notevoli benefici alle persone che lo applicano con scrupolosità.

Innanzitutto è necessario un periodo di Restart, cioè di eliminazione di tutti quei cibi che stimolano negativamente il sistema immunitario e che causano infiammazione a tutto l’organismo.

Questa sospensione è in grado di spegnere rapidamente i segnali di malessere e squilibrio, eliminando l’effetto di disturbo sul sistema immunitario.

Allo stesso tempo gli alimenti sospesi sono quelli che producono uno sbilanciamento degli ormoni, che tanta parte hanno nel funzionamento del sistema immunitario.

Ancora, si ristabilisce un microbiota intestinale sano e ben equilibrato e questo contribuisce sempre ad un sistema immunitario forte, come già abbiamo visto in un precedente articolo dedicato al sistema immunitario.

Quali alimenti eliminare?

Di alcuni abbiamo già parlato: glutine, latte e derivati, soia.

A questi si aggiungono quei cibi che squilibrano gli ormoni creando un aumento della glicemia, cioè cibi ricchi di zuccheri e amidi che stimolano l’insulina (zucchero, dolci, carboidrati in genere, frutta), legumi, e tutti quelli che hanno un “effetto termico caldo”, cioè potenzialmente infiammanti, come pomodoro, arancia, peperoncino, cacao e cioccolata, caffè, alcol in genere, cibi lievitati e fermentati, carne di maiale compresi tutti i salumi, miele.

In sostituzione di questi cibi dovrai privilegiare:ì

  • proteine di buona qualità (carne da allevamenti all’aperto e nutrita inmodo salutare, pesce pescato, uova biologiche, proteine vegetali come semi di chia e canapa, proteine dei semi di girasole e zucca…)
  • verdure biologiche cotte leggermente
  • grassi sani a crudo (ghi, olio di cocco, olio extra vergine di oliva)
  • spezie non infiammanti (curcuma, coriandolo, cardamomo, cumino, finocchio, ecc.) e erbe aromatiche.

Con un’alimentazione di questo tipo (se ti sembra troppo riduttiva, dai un’occhiata alla sezione Ricette che trovi sul sito), il tuo sistema immunitario ritroverà stabilità, smetterà di aggredire organi del tuo corpo, concentrandosi nella difesa dalle aggressioni dannose.


Per approfondire e capire meglio in cosa consiste il RESTART leggi Infiammazione e dolori? Spegnili con uno speciale programma di pulizia e nutrimento e anche l’articolo Voglio fare il RESTART…cosa mangio per 30 giorni?


Quando avrai ritrovato il tuo equilibrio (generalmente è sufficiente un mese), potrai cominciare a reintrodurre i cibi uno alla volta, per poter testare quelli che ti sono amici e quelli che invece sono dannosi e pertanto dovranno essere eliminati o ridotti al minimo.

Questa alimentazione, dopo un primo periodo di probabile chetosi, fame insaziabile e stanchezza generale (nell’arco di 1 o 2 settimane questi sintomi spariscono), calmerà i principali sintomi acuti di cui soffri: lo stomaco si placa, il fegato apre le porte alla pulizia e l’intestino si alleggerisce.

Pian piano ti ritroverai ad avere maggiore chiarezza: capirai ciò che ti danneggia e ti ruba energia.

Proprio la tua energia risalirà, avrai maggiore voglia di muoverti, se sei in sovrappeso, riuscirai a perdere gradualmente i chili in eccesso, ti sentirai sempre più padrone della tua vita.

La mente diventerà finalmente un’alleata della tua salute, riuscirai a eliminare le dipendenze da cibi tossici, come il cibo spazzatura e i dolci industriali.

Non preoccuparti, finito il Restart potrai ancora mangiare dolci, ma saranno dolci sani, che ti soddisferanno senza creare dipendenza e soprattutto senza danneggiarti.

Quindi libertà dagli automatismi che ti impediscono di gioire del cibo e la capacità di riconoscere il cibo “amico” da quello che ti danneggia e ti indebolisce, ti rende schiavo e incapace di ragionare.

Altri consigli per rinforzare il sistema immunitario

Per mantenere il sistema immunitario alla massima efficienza il primo passo è certamente cambiare l’alimentazione ma, per quanto importante, questo da solo non basta.

  1. Ci sono particolari nutrienti che aiutano il tuo sistema immunitario a funzionare bene: innanzitutto le vitamine, particolarmente quelle del gruppo B che stimolano il Th1, poi le vitamine C, A, E (potente immunostimolante) e la vitamina D, la regina del sistema immunitario, fondamentale vitamina antinfiammatoria
  2. Cura particolarmente la salute del tuo microbiota intestinale: le mucose intestinali sono il più grande organo linfoide del corpo. Inoltre, un microbiota intestinale equilibrato regola l’integrità della mucosa, rafforzandone la funzione di barriera nei confronti dei patogeni e stimolando un’equilibrata risposta immunitaria. Tutto bene finché c’è equilibrio, ma quest’ultimo può essere compromesso da una serie di fattor come terapie antimicrobiche (per esempio, terapie antibiotiche prolungate), immunodeficienze anche transitorie, interventi chirurgici che rompono le naturali barriere anatomiche, malnutrizione, stress fisici o psichici di vario tipo. Per mantenere in salute i tuoi batteri amici, hai due strumenti davvero potenti: tutta la famiglia dei prebiotici, probiotici ecc. e un’alimentazione equilibrata e salutare.
  3. Fai attività fisica! Diversi studi dimostrano che l’attività fisica, soprattutto di tipo aerobico ha un’azione protettiva del cervello e del tessuto nervoso in genere, incrementa le abilità cognitive, stimola la produzione di nuove cellule nervose, si comporta come un potente fattore antinvecchiamento, ha effetti del tutto simili ai moderni farmaci antidepressivi e ansiolitici, ma senza effetti collaterali. Tutto questo grazie all’aumento della disponibilità cerebrale di un importante fattore di crescita nervoso che si chiama BDNF, una neurotrofina, cioè una proteina coinvolta nella produzione di neuroni, la più importante del nostro corpo. Chi fa attività fisica, per esempio, si ammala molto meno di raffreddore e in generale di infezioni respiratorie, oltre a dimezzare i tempi di guarigione. Attenzione, però: un regolare e moderato esercizio fisico tonifica il sistema immunitario, ma uno sforzo eccessivo e prolungato (per esempio la maratona), anche in soggetti allenati, può provocare una immunosoppressione, rendendoli più vulnerabili alle infezioni.

Rimedi utili

Per un’azione di base e preventiva è utile un’integrazione di VITAMINA C, svolge un ruolo decisivo nelle malattie autoimmuni, protegge il sistema immunitario e può migliorare le sue funzioni.

Per rigenerare il microbiota intestinale fondamentali sono i probiotici come Flora, mentre lo Zinco aumenta globuli bianchi e protegge dalle infezioni e lo Iodio è un rinforzo antivirale e antiparassitario.

Come antinfiammatori sono utili Formula Fegato Plus (antinfiammatorio e depuratore, elimina il muco, potenzia le difese), MSM e Reishi che aiutano anche a contrastare i sintomi allergici.

Infine non può mancare Zym, un insieme bilanciato di enzimi che purifica il corpo dai gusci di virus e batteri morti oltre a ripristinare una corretta digestione e migliorare l’assorbimento dei nutrienti.

Nel caso di allergie si possono utilizzare come antistaminici naturali Ribes Nigrum TMG e Olio di Perilla.

Per eliminare le tossine e ripulire l’intestino in profondità, nel caso di stitichezza, è molto utile Detox.

Conclusione

Il cibo è un potente modulatore del sistema immunitario insieme a particolari vitamine.

Attraverso un cibo di buona qualità, mangiato nel giusto ordine e nelle giuste quantità, eliminando certi alimenti fortemente infiammanti, è possibile ridurre l’infiammazione e riportare il sistema immunitario a svolgere correttamente le sue funzioni.

Anche l’attività fisica e la capacità di tenere a bada lo stress sono utili per ristabilire l’equilibrio.


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Fonti:
F. Bottaccioli, “Il sistema immunitario: la bilancia della vita”, Tecniche nuove.
F. Bottaccioli, “Psiconeuroimmunologia”, Edizioni Red.
P. Giordo, “Vitamina D, regina del sistema immunitario”, Terra Nuova edizioni.
S. Khalsa, “I poteri curativi della vitamina D”, Macro edizioni.