I ritmi frenetici della vita quotidiana possono farci sentire a volte mentalmente, fisicamente ed emotivamente esausti.

La natura sembra aver pensato anche a questo, mettendoci a disposizione radici e semi di piante conosciute ed apprezzate fin dall’antichità, superfoods quasi dimenticati o ancora poco conosciuti qui in Occidente.

Sono le piante cosiddette adattogene e in questo articolo scopriremo quali sono, le loro proprietà e a cosa servono.

Ecco l’indice dell’articolo:

Cosa significa piante “adattogene”

Il primo ad usare questo termine fu il farmacologo Nicolaï Lazarev, nel 1947, uno degli scienziati impegnati nella ricerca di piante ed erbe naturali da somministrare ai piloti di aerei da guerra.

“L’adattogeno è una sostanza farmacologica in grado di indurre in un corpo uno stato di maggiore resistenza non specifica per controbilanciare i segnali di stress e adattarsi ad uno sforzo eccezionale”.

Cosa intende Lazarev quando parla di resistenza non specifica?

La sostanza non agisce in modo specifico su un organo o un apparato, ma il suo effetto è generale, su tutto il corpo.

Le piante adattogene sono dunque piante che aiutano a combattere gli effetti negativi dello stress fisico, chimico e ambientale.

Ma cos’è realmente lo stress?

È una risposta naturale di corpo e mente ad una condizione momentanea di forte difficoltà o attacco. 

È una risposta che si attiva automaticamente con una scarica di ormoni e neurotrasmettitori che parte dal cervello, gestita dai centri nevralgici: amigdala –ipotalamo – ipofisi, arriva alle ghiandole surrenali e coinvolge tutte le parti del corpo, scatenando la risposta automatica ed istintiva di reazione ad un pericolo.

Lo stress è una condizione subdola e di difficile comprensione ma che ci riguarda tutti e che è in grado di metterci sotto scacco.

A volte la quantità di stress che accompagna le tue giornate può essere alta, ti senti costantemente sotto pressione e impossibilitato a fermarti e a fare un “profondo respiro” o a prenderti una tregua.

Gli studi confermano che è ormai una condizione molto frequente, riguarda almeno il 75% delle persone e il 25% di queste avverte uno stress molto alto mentre il 43% mostra già i segni di uno squilibrio fisico come conseguenza.

Come agiscono le piante adattogene

Le piante adattogene mediano la risposta dei neurotrasmettitori e l’effetto dello stress su ansia, insonnia, mal di testa e difficoltà a concentrarsi.

Aiutano l’organismo ad adattarsi alle varie sollecitazioni, sostenendolo e riportando nel giusto equilibrio mente e corpo.

Riequilibrano i livelli del cortisolo, l’ormone dello stress per eccellenza.

In sintesi, ci rendono più forti nell’affrontare e gestire i fattori di stress. 

Benefici delle piante adattogene e perché usarle

Le piante adattogene:

  • Donano una sana energia fisica e mentale, senza le nevrosi del caffè.
  • Riducono lo stress, alleviano i sintomi legati al senso di affaticamento: mal di testa, malumore, spossatezza fisica. Aiutano il corpo a sopportare e promuovere una risposta positiva a periodi di intenso studio o lavoro mantenendo in equilibrio il livello di cortisolo, noradrenalina e altri ormoni legati allo stress.
  • Migliorano le funzioni del cervello favorendo l’apprendimento e la memoria.
  • Migliorano le prestazioni fisiche e il recupero. Stimolano sia la sintesi delle ATP, le cellule produttrici di energia, e di conseguenza una maggiore produzione di eritropoietina (EPO). Questa aumenta il numero di globuli rossi nel sangue facendo arrivare così una maggiore quantità di ossigeno ai muscoli, favorendo il recupero muscolare e riducendo i tempi di ripresa tra un allenamento e l’altro.
  • Combattono depressione e stati d’ansia. Aumentano il livello di serotonina e dopamina nel sistema nervoso centrale, due neurotrasmettitori noti per influenzare l’umore ed il piacere. La dopamina, inoltre, contribuisce a placare la fame nervosa e a rompere le dipendenze legate al cibo.
  • Prevengono malattie cardiocircolatorie. Studi hanno dimostrato la loro capacità di ridurre la quantità di corticosteroidi nel corpo, ormoni dello stress che possono aumentare la pressione sanguigna, il livello di colesterolo e il potassio. Aiutano quindi a ridurre il rischio di problemi cardiaci favorendo l’eliminazione del colesterolo ossidato.
  • Proteggono il sistema immunitario stimolando l’attività dei globuli bianchi preposti alla difesa da virus e batteri patogeni.

Se il termine adattogeno è nuovo, le piante invece sono conosciute e impiegate da millenni in Oriente e sono la base della medicina Ayurvedica e della Medicina Tradizionale Cinese, considerate piante dell’eterna giovinezza.

Piante adattogene: quali sono e a cosa servono

Piante adattogene: quali sono e a cosa servono

I segreti della Rhodiola Rosea (Rhodiola Rosea)

Le sue straordinarie proprietà benefiche sono state tenute segrete dai militari russi fino ad un’epoca recente quando, divulgate, la Rhodiola ha attirato la curiosità di molti ricercatori e scienziati ed è diventata oggetto di innumerevoli studi che stanno confermando i suoi benefici per l’organismo umano.

Ciò che rende la Rhodiola un potente superfood è la presenza di principi attivi come i composti glicosidici rosavin e salidroside.

È anche un potente nootropico naturale, contiene cioè sostanze che migliorano le capacità cognitive compresa la concentrazione, il pensiero associativo, la capacità di calcolo e la memoria.

Maca peruviana (Lepidum meyenii)

È una miracolosa radice peruviana ed uno dei superfoods più ricchi che abbiamo al mondo.

Il suolo ricco di minerali delle Ande, combinato con condizioni di vita piuttosto difficili, ha creato un alimento potentissimo con straordinarie proprietà adattogene.

È ottima per gestire lo stress e per rinforzare il sistema immunitario.

È molto energetica, ma priva di caffeina, ed è utile in caso di stress e stanchezza oltre che per lo studio.

Accresce il livello di ossigeno nel sangue e aiuta a sopportare l’altitudine.

La Maca ha tanti benefici ed il più interessante di tutti è la capacità di bilanciare gli ormoni.

È anche un adattogeno endocrino pur non contenendo ormoni, ma i nutrienti che favoriscono una loro produzione adeguata.

Nelle donne normalizza il ciclo e allevia e previene dolori mestruali e crampi.

Bilanciando gli ormoni, migliora inoltre la fertilità e riduce gli effetti della menopausa come le vampate, la secchezza vaginale, il calo della libido, l’ansia e la depressione.

Viene anche consigliata come alternativa alla terapia sostitutiva ormonale (HRT) in quanto bilancia i livelli di estrogeni e progesterone.

Shatavari (Asparagus Racemosus)

È una pianta legnosa che cresce in India, Sri Lanka e Nepal, dove da millenni viene usata per preparare rimedi per corpo e mente.

È considerata una delle più potenti erbe ringiovanenti.

Il suo è un effetto tonico e rinvigorente per tutto l’organismo ed è perfetta per gestire periodi di stress fisico e mentale, con una funzione adattogena e riequilibrante.

L’effetto principale lo svolge sugli ormoni femminili, contribuendo a riequilibrare il ciclo mestruale e tutti i problemi legati ad esso (ciclo irregolare, assente, troppo abbondante e doloroso).

Come la Maca, anche Shatavari allevia i disturbi legati alla sindrome premestruale.

Favorisce la fertilità favorendo l’ovulazione e contrasta i disturbi degli organi riproduttivi femminili come ovaio policistico ed endometriosi.

Riequilibra anche l’apparato sessuale maschile aumentando libido e contrastando l’impotenza.

Ha inoltre un’importante azione antinfiammatoria su tutto il tratto digerente e contrasta l’ulcera e la fermentazione intestinale.

Eleuterococco (Eleutherococcus Senticosus)

Questa pianta è stata a lungo dipinta come il segreto delle imprese sportive degli atleti dell’ex URSS e fu utilizzata come integratore alimentare dagli astronauti sovietici durante le lunghe permanenze nello spazio.

Grazie alla presenza di eleuterosidi (B e E) di varia natura, l’eleuterococco si rivela efficace contro stanchezza fisica e mentale (astenia) e come tonico nei periodi di stress psico-fisico dell’organismo (1).

Ginseng Panax Coreano (Panax Ginseng)

Il ginseng è uno dei rimedi naturali più popolari al mondo, usato da secoli in Asia e nell’America del Nord.

I nativi americani usavano questa radice come rimedio per il mal di testa, come trattamento per l’infertilità, contro la febbre e l’indigestione.

Oggi studi clinici stanno dimostrando come la polvere di ginseng abbia effetti positivi sulle prestazioni cognitive, migliorando ad esempio la memoria nei malati di Alzheimer.

Studi clinici mostrano come l’assunzione giornaliera di radice di ginseng Panax per 12 settimane, possa migliorare le prestazioni mentali nelle persone affette dal morbo di Alzheimer.

È quanto emerso da uno studio condotto presso il Dipartimento di Neurologia presso il Clinical Research Institute in Corea del Sud (2).

Il ginseng non ha effetti benefici solo sul Sistema Nervoso Centrale: oltre alle note proprietà tonificanti e rinvigorentiabbassa il livello di glicemia nel sanguerinforza e stimola il sistema immunitario aumentando la produzione di linfociti T, ha proprietà antinfiammatorie e migliora le funzioni sessuali, sia negli uomini che nelle donne in menopausa.

Guaranà (Paullinia Cupana)

Guaranà (Paullinia Cupana)

Il guaranà è una delle piante che contengono caffeina ed è tipica delle regioni dell’Amazzonia.

I suoi semi hanno proprietà energetiche e stimolanti, grazie alla guaranina, sostanza dalla struttura identica alla caffeina.

Questa stimola gli ormoni dell’adrenalina e della noradrenalina agendo sul sistema nervoso centrale e su quello cardiocircolatorio inibendo i recettori dell’adenosina, un neurotrasmettitore dall’effetto calmante.

Pur contenendo il doppio della caffeina rispetto ai chicchi di caffè, il guaranà può essere una valida alternativa perché la guaranina viene assorbita lentamente nell’organismo per la maggiore presenza della componente lipidica nel seme rispetto al chicco di caffè, permettendo di avere un’energia più stabile e più a lungo.

Ashwagandha (Withania Somnifera)

Apprezzata per le sue proprietà ringiovanenti e rinvigorenti, viene spesso chiamata ginseng indiano anche se non appartiene alla stessa famiglia botanica.

In India ci si riferisce all’Ashwagandha anche come alla “forza dello stallone” in quanto viene comunemente usata per rinforzare il sistema immunitario dopo una malattia.

Come tutte le erbe adattogene, l’Ashwagandha aiuta il corpo a mantenere l’omeostasi, il suo equilibrio interno, anche nei momenti di stress emotivo o fisico.

In Occidente è conosciuta e diventata popolare negli ultimi 50 anni, tanto da essere l’erba adattogena più comunemente utilizzata ed ampiamente studiata.

Ciò che la rende popolare, è infatti la sua capacità di agire come agente antistress mantenendo in equilibrio i livelli ormonali.

Le parti maggiormente curative sono le foglie e le radici che vengono essiccate e ridotte in polvere.

Racchiude poi altri preziosi composti tra cui flavonoidi, antiossidanti come il superossido dismutasi e il glutatione, il più potente antiossidante prodotto dall’organismo.

Una delle qualità di questa pianta, è la sua capacità di indurre calma e chiarezza mentale regolando i neurotrasmettitori come la serotonina e il cortisolo, il famoso ormone dello stress.

La ricerca ha dimostrato come il consumo di Ashwagandha è utile nel:

  • diminuire i livelli di cortisolo e ridurre sostanzialmente lo stress cronico
  • trattare gli stati d’ansia (3)
  • stabilizzare l’umore nella depressione migliorando la resistenza allo stress e la qualità della vita (4)

Tulsi (Ocinum Sanctum)

Venerato in India da oltre cinquemila anni, il Tulsi, più comunemente conosciuto con il nome di basilico sacro, è un’altra pianta dalle spiccate proprietà adattogene.

È l’erba aromatica utilizzata dall’Ayurveda, la medicina più antica del mondo, nella preparazione di più di 300 rimedi e gode dell’appellativo di elisir di lunga vita.

Negli ultimi decenni, diversi scienziati e ricercatori indiani hanno studiato gli effetti farmacologici delle varie parti della pianta e confermato i benefici sui vari sistemi: da quello immunitario a quello riproduttivo, dal sistema nervoso centrale a quello cardiovascolare, dal sistema gastrico a quello urinario.

Il Tulsi è una pianta adattogena, contribuisce cioè a mantenere in equilibrio il sistema ormonale anche nei periodi di intenso stress fisico o emotivo.

Questo grazie alla presenza di composti fitochimici con effetto anti-stress e che inducono ad abbassare il corticosterone nel sangue (un altro ormone dello stress) con effetto positivo sul sistema dei neurotrasmettitori (5).

Studi hanno dimostrato che il Tulsi è in grado di contrastare lo stress metabolico attraverso la normalizzazione della glicemia, della pressione sanguigna, dei livelli lipidici e dello stress psicologico.

Può avere effetti positivi sulla memoria e sulle funzioni cognitive grazie alle sue proprietà antidepressive.

Reishi (Ganoderma Lucidum)

Reishi (Ganoderma Lucidum)

È un fungo originario della Cina.

Diffuso in Giappone e Corea, il Reishi viene utilizzato da oltre 3000 anni nella Medicina Tradizionale Cinese per favorire le naturali difese dell’organismo.

È un tonico ed aiuta ad equilibrare il sistema nervoso, calmandolo o dando energia a seconda della necessità.

L’adenosina contenuta ha un effetto calmante che rilassa dalle tensioni e dallo stress psico-fisico.

È utile in caso di insonnia, essendo un calmante naturale.

Grazie alla presenza degli acidi ganoderici e oleici, il fungo è capace di ridurre la presenza di istamina durante una reazione allergica.

Brahmi (Bacopa Monnieri)

Il termine Brahmi è stato tradizionalmente usato per riferirsi a due diverse piante molto usate nella medicina ayurvedica, la Centella Asiatica e la Bacopa Monnieri, ed è un nome che ben si adatta ad entrambe.

In entrambe le sue forme la Brahmi è nota per la sua capacità di ringiovanire la mentepotenziare la memoria, migliorare la concentrazione e influenzare direttamente la qualità della coscienza.

Come tonico per la mente entrambe sono indicate come di grande beneficio per un’ampia varietà di disturbi mentali sia a livello di comportamento che di sviluppo.

Inoltre, dato che in Ayurveda mente e cuore sono considerati strettamente connessi l’uno all’altro, viene loro riconosciuta anche la proprietà di tonico per il cuore.

Entrambe le erbe rinforzano e tonificano i tessuti nervosi e aiutano a rilassare la tensione nell’organismo.

Sono simultaneamente calmanti e stimolanti in quanto durante il giorno aumentano l’attenzione e la concentrazione mentre allo stesso tempo riducono lo stress in tutto il sistema nervoso favorendo quindi un buon riposo notturno.

Nello specifico la Bacopa è conosciuta per ridurre la tensione muscolare e prevenire la costipazione da stress mentre la centella rilassa il sistema nervoso centrale e rallenta gli effetti dell’invecchiamento.

Come usare le piante adattogene

Date le loro qualità molto stimolanti ed energizzanti, vanno assunte solo al mattino e ciclicamente per periodi di un mese seguito da almeno venti giorni di sospensione.

Vanno sospese o ridotta la posologia se procurano tachicardia, irritabilità e insonnia.

Dato il loro sapore intenso e amaro, non sempre gradito da tutti, è consigliabile assumerle in capsule o aggiungere la loro polvere per preparare frullati o shake personalizzati.

Nonostante siano piante molto curative, vanno sempre affiancate ad un regime alimentare equilibrato e sano, come quello che insegniamo nel SAUTÓN Approach e ad uno stile di vita attivo.

Fonti:

  1. Eleutherococcus senticosus (1)
  2. Panax ginseng enhances cognitive performance in Alzheimer disease (2) da PubMed.gov
  3. Naturopathic Care for Anxiety: A Randomized Controlled Trial ISRCTN78958974 (3) da Journals.plos.org
  4. Herbal Medicine for Anxiety, Depression and Insomnia da PubMedCentral (4)
  5. Novel Ocimumoside A and B as anti-stress agents: modulation of brain monoamines and antioxidant systems in chronic unpredictable stress model in rats da Pub Med.gov (5)

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