Il fruttosio è uno zucchero monosaccaride e costituisce la maggior parte dello zucchero che consumiamo oggi

In passato il fruttosio era consumato poco, legato solo ai consumi stagionali di frutta e bacche.

Negli ultimi 100 anni invece il nostro consumo di fruttosio è letteralmente esploso e lo consumiamo praticamente ogni giorno.

Come mai?

Perché lo zucchero da tavola è 50 % glucosio e 50% fruttosio.

E la maggior parte dei prodotti, anche quelli bio, è dolcificata con sciroppo di mais che è uno zucchero ad alto tasso di fruttosio (60%) o sciroppo di agave (che è uguale).

Questa accoppiata è ovunque: bibite, succhi, merendine, biscotti, pane, cereali, prodotti per bambini, prodotti per dimagrire, barrette proteiche per sportivi.

Il massimo consentito sarebbe di 6 cucchiaini al giorno (limite molto alto fissato dalle autorità), ma noi ne consumiamo 20 al dì minimo e i teenager di più.

Perché il fruttosio è pericoloso?

Ma cosa fa di speciale e diverso il fruttosio?

Mentre il glucosio viene trasformato dall’intestino e arriva nel sangue alzando la glicemia e stimolando l’insulina (tutte attività dannosissime) il fruttosio fa un giro diverso.

Dall’intestino viene inviato al fegato.

Esattamente come l’alcool, viene trasformato direttamente dal fegato.

Il fegato ne trasforma una parte in glucosio (che viene poi mandato nuovamente nel sangue alzando la glicemia e stimolando l’insulina ma in un momento successivo).

Ma la maggior parte è convertito in acidi grassi e trigliceridi, cioè particelle di grasso, che invadono il sangue.

Il danno al fegato è profondo e silenzioso perché questi grassi non solo invadono il sangue ma restano nel fegato.

Si accumulano e portano alla malatta del fegato grasso non alcolico.

Cosa succede a questi grassi nel sangue?

Il fruttosio accresce a dismisura queste particelle di grasso che si riempiono di colesterolo ossidato.

Queste tendono ad attaccarsi tra di loro, scorrono male nel sangue e aderiscono alle pareti dei vasi sanguigni.

Sono oggi ritenute le responsabili principali della arteriosclerosi.

Conclusione

Glucosio e fruttosio insieme (come nello zucchero e in tutti i dolcificanti di sintesi) ci portano ad un doppio danno: il glucosio accresce l’insulina nel sangue e il fruttosio accresce i grassi nel fegato, nel sangue e nelle cellule adipose, soprattutto addominali e per finire stimola anche l’insulina.

Entrambi non stimolano la sazietà e ti costringono a mangiarne e desiderarne sempre di più.

Ricordati questo anche quando ti rimpinzi di frutta!

Esci dalla spirale di fruttosio e glucosio e diventa un ossidatore di grassi!


Abbiamo parlato del fruttosio anche in questi articoli:

Fruttosio: il vero volto dell’alternativa “sana” allo zucchero

Tutta la verità sul fruttosio