Cos’è la Heart Rate Variability e perché può fornirti delle interessanti informazioni sulla salute del tuo cuore, degli ormoni e dei neuro trasmettitori?

Scopriamolo insieme in modo semplice e pratico.

Devi sapere che il battito del tuo cuore non è mai regolare, gli spazi tra i battiti a volte si accorciano e a volte si allungano.

Difficilmente siamo consapevoli di queste variazioni ma sono un ottimo indicatore della capacità del nostro cuore di rispondere a stress, attività, alimentazione e riposo.

Questa costante variazione di millesimi di secondo tra un battito e l’altro è conosciuta come Heart Rate Variability.

In alcune occasioni le variazioni aumentano lo spazio tra i battiti e in questo caso si parla di alta HRV, mentre in altre situazioni il battito diventa più costante e breve e in questo caso si parla di bassa HRV.

Più è alta la nostra HRV e maggiori sono per noi le possibilità di avere un corpo attivo e in salute e che risponde bene alle sfide della vita e riesce a farlo a lungo.

Non solo, ma la HRV reagisce in modo immediato a condizioni di stress o malattia, molto prima che queste si manifestino in modo sintomatico.

L’HRV è anche un ottimo indicatore del funzionamento del nostro Sistema Nervoso Autonomo e può darci informazioni sul rapporto tra Parasimpatico e Simpatico, le due forze che devono essere sempre in un rapporto equilibrato. 

Questi due sistemi, ti ricordo, regolano la risposta allo stress e il funzionamento di tutti i nostri principali sistemi interni, inclusi cuore, digestione e respirazione.

Quindi questo dato ci informa in modo efficace sull’equilibrio di queste forze al nostro interno e ci consente di analizzare il loro impatto sul cuore.

Riposo e digestione ottimale portano ad un allungamento delle pause tra i battiti, ad un’attivazione del parasimpatico e ad una HRV alta, mentre condizioni di stress e pericolo, accorciano lo spazio tra i battiti, attivano il sistema simpatico e portano ad una HRV bassa.

Il livello della HRV

Quando la HRV è alta, in genere è associata anche ad uno stato di buona forma e di benessere mentre quando la HRV è bassa, abbiamo stress, malattia e tensione o contrazione.

Altro punto importante da chiarire è che non esiste un livello ottimale di HRV valido per tutti, ma che ognuno ha quella ottimale per se stesso, quindi è un dato altamente individualizzato.

Ecco perché significative valutazioni sulla condizione individuale si possono ottenere solo dopo un periodo di attenta osservazione dei ritmi individuali.

Per un individuo adulto possono essere “normali” ritmi che vanno da 20 a 200 millesimi di secondo. 

Quindi ogni HRV è unica ed è completamente inutile compararla con quella di un altro individuo.

Non solo ma sono normali fluttuazioni quotidiane e stagionali per ogni persona.

Quali sono i fattori che possono influenzare la nostra HRV?

Alcuni fattori sono sotto il nostro controllo:

  • i ritmi della nostra routine quotidiana
  • il ritmo dei pasti
  • l’attività fisica che esercitiamo
  • le medicine o i supplementi che assumiamo

Altri invece non lo sono affatto, come:

  • il nostro sesso
  • l’età
  • i cicli ormonali
  • le condizioni di stress o di malattia

La HRV poi è molto reattiva e ci sono diversi dati che sono sensibili e che possono aiutare a tracciarla e questi tracciamenti possono essere a breve e lungo termine. 

In genere risultano particolarmente utili i tracciamenti della HRV notturna per monitorare le diverse routine che facciamo e le migliori abitudini prima di andare a dormire.

Poi è interessante valutare la HRV durante la giornata e durante l’allenamento fisico.

Se siamo persone che praticano meditazione o un particolare allenamento mentale per ottimizzare il focus e diminuire lo stress, misurare l’HRV durante gli speciali momenti della pratica può riservare preziose sorprese.

Uno sguardo alla HRV nelle settimane può aiutarci a comprendere se e come ci riprendiamo da condizioni di particolare stress o malattia.

Se desideriamo invece valutare questo dato in funzione della nostra salute, dobbiamo sempre partire dal misurare la HRV durante la notte. 

E questo perché la notte il corpo si trova in uno stato di profondo rilassamento, privo di influenze esterne.

Cosa possiamo ricavare da una misurazione della nostra HRV?

Queste informazioni possono aiutarci a raggiungere migliori prestazioni creative e lavorative, migliorare la gestione dello stress ed individuare uno stile di vita adatto a noi.

Una HRV alta può essere conseguenza di un giorno ben equilibrato tra attività e riposo, un letto e un sonno confortevoli e ristoratori o di sufficienti sessioni di quiete meditativa o di moderata attività come lo yoga. 

Anche la giusta temperatura durante il sonno aiuta ad alzare la HRV.

Una temperatura più fresca durante il sonno alza la HRV mentre una temperatura più calda contribuisce ad abbassarla.

Una bassa HRV può invece essere conseguenza di giornate in cui abbiamo bevuto poco e ci siamo disidratati, in cui abbiamo bevuto dell’alcool o abbiamo cenato tardi, in cui ci siamo esercitati fisicamente troppo tardi o in cui siamo stati sottoposti ad uno stress esagerato o ad eccessiva stimolazione elettromagnetica prima di andare a letto.

Misurandola, si potrà notare che varia molto da un giorno all’altro e gradualmente si possono individuare delle costanti che la influenzano, anche differenze che riguardano la dieta e i diversi cibi.

La HRV viene anche usata molto dagli sportivi e da tutti coloro che desiderano migliorare le loro performance.

Esistono diversi dispositivi che la misurano, io personalmente uso ormai da tempo l’Oura Ring, che mi sento di raccomandare poiché aiuta a tracciare questo dato oltre che ad analizzare i ritmi del sonno. 

Il nuovo Oura Ring analizza anche le fluttuazioni durante il giorno e monitora i cicli ormonali.

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