Oggi, in un modo o nell’altro, ti sei trovato di fronte a questa inquietante malattia con questo nome che già di per sé è un controsenso: malattia autoimmune, cioè quando il sistema immunitario impazzisce e colpisce se stesso.

Ma è davvero così?

Cosa accade al nostro sistema immunitario e quali sono le cause principali di questo fenomeno sempre più frequente ed invasivo?

Addentriamoci nel mondo delle malattie autoimmuni e cerchiamo di spiegarle in modo semplice e pratico.

La malattia autoimmune: cosa succede?

Devi sapere che la malattia autoimmune si manifesta quando il sistema immunitario inizia ad attaccare le cellule del corpo perché, per via di un errore, le considera dei virus, dei batteri o degli invasori e sviluppa verso di esse degli anticorpi con lo scopo di distruggerle.

Questo processo è chiamato “mimetismo cellulare” e può accadere in ogni parte del corpo e riguardare qualsiasi organo.

Può accadere nell’intestino e potremmo avere il morbo di Chron o la colite ulcerosa, oppure riguardare le articolazioni e potremmo avere fibromialgia e artrite reumatoide, oppure riguardare la pelle e allora potremmo avere psoriasi o lupus, o riguardare la tiroide e in quel caso avremmo la tiroidite di Hashimoto.

Negli ultimi anni questa difficoltà del sistema immunitario a riconoscere se stesso come amico è aumentata esponenzialmente e le statistiche rivelano che ormai colpisce una persona ogni 30.

Spesso i sintomi di questo processo sorgono in modo silenzioso e diffuso ed è difficile scorgervi dei collegamenti, poiché i sistemi interessati possono essere molto distanti e apparentemente slegati gli uni dagli altri.

Anche la definizione di “malattia autoimmune” è assolutamente incomprensibile: fibromialgia, tiroidite, sindrome da fatica cronica, sindrome del colon irritabile (in inglese IBS) sono tutte condizioni che solo in epoca recente hanno ricevuto una precisa etichetta e sono comunque condizioni spesso definite come a metà tra il problema fisico e quello psicologico e nessuno davvero riesce a definirle in modo esaustivo o ad individuare una precisa strategia di intervento.

L’esordio di ogni malattia autoimmune ha però alcuni tratti chiari e in comune: inizia tutto da una immensa stanchezza che sorge già dal mattino e che cerchiamo di tenere a bada consumando caffè e zucchero in buone quantità, e che ci accompagna per l’intera giornata.

Magari per un po’ questi alimenti, uniti alla nostra forza di volontà, possono consentirci, anche per molto tempo, di “maneggiare” questa stanchezza, cercando di portare comunque avanti la nostra vita e i tanti impegni a cui dobbiamo ottemperare. 

E questo non fa che aggravare la stanchezza, l’esaurimento delle nostre riserve e porta questa condizione ad un livello sempre più profondo.

Spesso, a questa grande stanchezza, si accompagna una difficoltà a riposare bene, ci risvegliamo con frequenza durante la notte e riprendiamo sonno dopo diverso tempo.

Il sonno è quindi leggero, discontinuo e ci svegliamo esausti e senza energia, con una forte tensione che cresce durante la giornata.

Questa tensione può portarci nel tempo a sentirci ansiosi verso la vita e le sue sfide, ad avvertire una altalena di emozioni che ci fanno continuamente viaggiare tra ansia e tristezza, iper eccitazione e depressione.

Ognuna di queste condizioni ci porta dritti ai disturbi alimentari: cerchiamo di sedare l’ansia o di superare la malinconia usando il cibo come rimedio, mangiucchiando continuamente qualcosa che serva a calmarci o attivarci. 

Questo non fa altro che farci scivolare lentamente ma inesorabilmente verso una spirale altalenante dove perdiamo di vista l’orizzonte ed iniziano a mostrarsi i sintomi di squilibrio legati al metabolismo.

Anche la memoria e la difficoltà di concentrazione iniziano ad essere avvertite e le nostre analisi vanno fuori norma con valori di glicemia, colesterolo e pressione spesso squilibrati.

Prima ancora che carenza di memoria, iniziamo ad avvertire una specie di nebbia mentale che rende tutto ovattato e ci sentiamo poco lucidi.

Iniziano a mostrarsi anche i primi segni di difficoltà digestive con gonfiore, intestino irregolare, sindrome del colon irritabile, stitichezza ostinata, gastrite, reflusso

Se non ascoltati, nel tempo, questi sintomi diventano sempre più frequenti ed invalidanti.

E poi ad un certo punto l’equilibrio salta ed iniziano a mostrarsi con chiarezza sintomi di condizioni autoimmuni che riguardano pelle, intestino, cervello e tiroide: dalla psoriasi al morbo di Crohn, dalla celiachia alla tiroidite, dall’artrite alla stanchezza cronica.

Per tutti si mostrano segni di sofferenza: da facilità a raffreddarsi a sintomi di intolleranza e allergia verso cibi e sostanze inalanti e da contatto, dalle infezioni urinarie al mal di testa, e alle difficoltà digestive.

Tutti hanno in comune una condizione di intenso stress che diventa molto difficile da curare e “governare” e di cui nessuno sembra conoscere l’origine o una possibile cura.

I sintomi sono diversi, prima intermittenti e poi cronici ma è difficile rintracciare un filo conduttore, iniziamo a fare una infinità di visite mediche ma nessuno sembra aiutarci a comprendere davvero cosa sta accadendo e quali possono esserne le cause.

Ecco perché, metterli finalmente insieme, connessi in profondità con l’infiammazione e il profondo squilibrio intestinale e del sistema immunitario, ha aiutato tantissimi studiosi e medici di buona volontà e buon cuore ad iniziare a tracciare un possibile percorso per riportare corpo e mente in uno stato di equilibrio.

Tutti gli studi su queste patologie e la loro connessione risalgono soprattutto al nuovo campo di indagine della “psico-neuro-endocrino immunologia” (PNEI in italiano e PNI in inglese, gli studi sulle interconnessioni tra sistema immunitario, sistema nervoso e sistema endocrino) che lega stress, emozioni, immunità, umore, pensieri ed ormoni.

Gli scienziati dicono che tutto inizia da una forma di stress enorme per corpo e mente che colpisce il nostro sistema primitivo di sopravvivenza chiamato in inglese HPA axis (l’asse surrene – ipofisi – ipotalamo) e che è deputato a controllare lo stress.

Tutto inizia nel cervello e si estende nel corpo attraverso le connessioni nervose, quelle circolatorie, digestive ed energetiche, che hanno una profonda influenza sulla produzione di ormoni.

Un sistema fatto per funzionare per brevissimi momenti di emergenza diventa nel tempo il nostro modo di funzionare costante, una condizione di fortissimo stress chiamata in inglese SOS (survival overdrive syndrome).

Le cause di stress possono essere le più diverse:

  • Infiammazione cronica
  • Forti tossine ambientali
  • Blocco del sistema interno di disintossicazione
  • Forti disturbi di sonno e riposo
  • Disturbi alimentari
  • Squilibri dei livelli di zucchero nel sangue
  • Distruzione dei batteri intestinali
  • Infezioni virali

Tutti questi sintomi sono fatti risalire a 5 cause principali, 5 cause radice che conducono il nostro corpo e la nostra mente in una condizione di malattia autoimmune:

  1. Cronico stress emotivo e mentale
  2. Cibi squilibrati
  3. Squilibrio della flora batterica intestinale
  4. Accumulo di tossine 
  5. Infezioni nascoste

Un processo autoimmune può iniziare a seguito di un’esposizione ad un virus, a causa di un forte trauma o un periodo di forte stress, a causa dell’esposizione prolungata ad alimenti fortemente dannosi per il sistema immunitario.

Parte sempre da uno squilibrio della flora batterica che genera una permeabilità della parete intestinale che consente il passaggio di cibo o batteri intestinali proteici chiamati LPSs (lipo-poli-saccaridi) che vanno a raggiungere direttamente il sistema immunitario.

A questo punto vengono identificati come degli invasori dal sistema immunitario che inizia a reagire producendo anticorpi.

Secondo la medicina ufficiale, una volta iniziato, questo processo non può essere fermato; la medicina non conosce un rimedio, può solo arginare e controllare i sintomi più vistosi dell’infiammazione.

In realtà le ricerche più recenti sul sistema immunitario e sull’infiammazione mostrano come, una volta rimossa la causa o il fattore scatenante e aiutato il corpo a riequilibrarsi, il sistema può gradualmente tornare alla normalità.

Ecco perché conoscere le 5 cause e lavorare per rimuoverle può dare nuova speranza a tutti coloro che convivono con una malattia autoimmune.

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