Cioè uno “sugariano”, abitante di “Sugarland”, la terra dove si mangia zucchero dalla mattina alla sera, come se non ci fosse altro cibo, come se non ci fosse un domani, perché è il cibo più economico, trasportabile e spesso non devi nemmeno cucinarlo.
E soprattutto cosa non da poco, lo trovi ovunque e ti rende felice!
Nell’economia degli scaffali dei supermercati i prodotti realizzati per gli Sugariani occupano almeno il 70%, provare per credere, e sono incredibilmente accattivanti ed economici.
Questa stessa proporzione è valida anche per i negozi bio, anzi, se è possibile è anche peggiore, la proporzione può addirittura salire all’80%.
E non parlo solo di zucchero e dolci ma tutta quell’infinità di prodotti che contengono farine e cereali, sia confezionati che freschi, sia solidi che liquidi.
Gli zuccheri non contengono grassi e non contengono proteine così sembrano mettere d’accordo tutti, sono democratici, universali, riempiono la pancia e non fanno male a nessuno.
E poi si sente sempre dire che abbiamo bisogno di zuccheri, che senza zuccheri non possiamo vivere.
E, cosa non da poco, sono buonissimi, ci consolano, ci tirano su, ci coccolano, sono il perfetto confort food.
La giornata tipo dello sugariano
Essere sugariano vuol dire consumare zucchero fin dal primo momento in cui apri gli occhi, per esempio nel caffè, poi attraverso cornetto, biscotti o le fette biscottate con burro e marmellata.
Ma può essere uno yogurt o un latte di cereali con i cereali, un muesli, un porridge, un succo, della frutta fresca, sempre ed immancabilmente dolce, o merendine, estrusi e altre diavolerie anche bio ma sempre a base di zuccheri.
Lo sugariano fa sempre una colazione dolce altrimenti non si sveglia e quasi sempre deve abbinarci il caffè altrimenti non carbura.
La mattina dello sugariano procede tra alti e bassi.
Appena fa colazione si sente un leone ma già dopo due ore la sua mente è un colabrodo e l’energia va in caduta libera.
Soluzione? Un nuovo caffè, qualche quadratino di cioccolata, un biscotto, un pacchetto di cracker, un frutto, un succo, una caramella… insomma qualsiasi cosa contenga zuccheri diventa indispensabile.
Tra alti e bassi, più bassi che alti, arriva finalmente il pranzo.
Con cosa pranza uno sugariano?
Qualcosa di veloce, semplice, economico e che non contenga cose che fanno male, ergo: un piatto di pasta, un risotto, un panino, un tramezzino.
E immancabile un minuscolo dolcetto per finire, perché ha sempre la sensazione di non essere davvero sazio ed ovviamente beve un caffè altrimenti energia e digestione non camminano.
Nel primo pomeriggio, il sonno incombe, ma lo sugariano in genere deve lavorare… e così, dopo due ore massimo, ha bisogno di un nuovo carico di zucchero, si sente stanco, annebbiato, svogliato, i pensieri sono tanti ma confusi.
A questo punto lo sugariano va in cerca di qualcosa, in genere una barretta, (in fondo ha mangiato solo un primo), oppure della frutta secca mescolata a dei semi, o un frutto o un dolce vero e proprio o un altro caffè.
Ora di cena
Arriva finalmente la fine del lavoro, lo sugariano pensa a ciò che deve preparare per la cena, corre a fare la spesa, prende al volo dei taralli, un pò di parmigiano, proteine e verdure e corre a casa a preparare la cena.
Ma mentre cucina è più forte di lui, inizia a spizzicare taralli, pezzettini di parmigiano, poi pane, insomma a furia di assaggiare la pasta per i figli (che la vogliono) e i taralli che sono buonissimi arriva l’ora di cena e lo sugariano è già sazio.
A questo punto se la cena prevedeva proteine e verdure, vengono mangiate poco e controvoglia, ma dopo un’ora dalla cena si scatena l’apocalisse!
La fame incombe implacabile, una sensazione irrefrenabile di dover mangiare qualcosa di dolce, a quel punto lo sugariano inizia a saccheggiare la dispensa: biscotti, cioccolatini, il pezzettino di dolce rimasto, frutta secca, tutto va bene e di estate anche l’immancabile gelato nel freezer… (ma chi lo ha comprato?!?!)
Ecco la vita del nuovo essere umano, l’abitante di Sugarland, o di Carbolandia!
E tu sei uno Sugariano?
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Vincenza 31 Dicembre 2019
Ciao cara Francesca, innanzi tutto grazie per i tuoi tanti consigli.
Hai proprio ragione, il “richiamo” dello zucchero e/o dei milioni di prodotti che lo contengono, ci circondano e ci tentano in ogni minuto della giornata.
Nella descrizione della quotidianità di uno “sugariano” mi ci sono ritrovata senza fatica, la fatica vera in realtà consiste nel doverci rinunciare…
Maria Pia Festini 2 Gennaio 2020
Ciao Vincenza,
bemvenuta sul blog. Francesca in questo secondo video, parla proprio di come uscire dalla dipendenza. Un caro saluto
https://www.thesautonapproach.it/dipendenza-da-zuccheri-come-vincerla/
Germana paolini 31 Marzo 2020
Articolo interessante ! Mi ci ritrovo!ora poi è anchepeggio!
Maria Pia Festini 2 Aprile 2020
Ciao Germana,
benvenuta sul blog. Sì, ora più che mai per dare una mano al nostro sistema immunitario, meglio ridurre e stare lontano dagli zuccheri. C’è molto altro con cui nutrirsi in modo gustoso e altrettanto soddisfacente. Un caro saluto