Nello scorso articolo abbiamo visto alcuni degli errori commessi da Campbell nel suo libro The China Study, largamente ritenuto inattendibile dalla comunità scientifica.

Ho riportato l’esperienza del Dott. Eades e la  critica di Cris Masterjohn, fermandomi al primo dei punti da lui analizzati: la caseina.

In questo articolo riprendiamo il discorso proprio dove l’avevamo lasciato, riportando le parole che Masterjohn ha usato nella sua critica.

Scavando in profondità tra le fonti, gli studi e le ricerche che Campbell ha usato per compilare la sua opera, sono venuti fuori errori, difetti e anche qualche omissione.

Proprio così, Campbell non ce l’ha raccontata proprio tutta e ha volutamente “omesso” alcuni dei risultati delle sue ricerche. Perché l’avrà fatto? Forse perché inserendoli nel suo libro avrebbero indebolito la sua affermazione più potente, e cioè che le proteine animali provocano il cancro?

Lascio che decida da te la risposta. Ma prima, per poterti fare un’idea, leggi queste importanti informazioni…

Argomenti difettosi, errori e omissioni

Un altro problema con The China Study si pone quando il Dr. Campbell sostiene che il suo libro sia un’esposizione dei risultati ottenuti dai suoi studi fatti sui ratti.

“Se si analizza un po’ più da vicino questa sua affermazione, però, si scopre che non è affatto supportata dai fatti”, dice Chris . “Per esempio, lui afferma che è difficile associare l’assunzione di proteine animali all’incidenza del cancro in The China Study, tuttavia tutti i marcatori ematici di proteine animali sono stati associati al cancro.

In una nota sepolta alla fine del libro Campbell fa una lista di diversi biomarcatori, come il rame plasmatico e alcuni ormoni, che sarebbero i presunti legami tra assunzione di proteine animali e cancro.

Ma il fatto fondamentale è che l’assunzione di proteine animali in sé non è stata associata al cancro, e che tutti questi biomarcatori sono biomarcatori dall’attività molto contorta.

Campbell non fornisce riferimenti che dimostrano l’attendibilità di queste informazioni. Molte cose possono essere influenzate da tanti diversi fattori in una dieta. Ad esempio, i cibi vegetali sono una buona fonte di rame”.

Campbell non è d’accordo che le ipotesi generate dai dati osservativi debbano essere testate sperimentalmente.

Ha descritto pubblicamente e in privato a me – dice Chris – che il suo punto di vista è che “se c’è plausibilità biologica, allora puoi andare avanti e testare la tua ipotesi facendo un’osservazione” .

Il metodo scientifico non dice questo, ma questo è ciò che il Dr. Campbell sembra credere” .

In questo caso, non solo l’ipotesi di Campbell non è stata testata, ma la connessione che sostiene di aver trovato non esiste nemmeno nei dati osservazionali!

La brillante scoperta di Denise Minger

Non molto tempo fa sono venute fuori un paio di critiche significative del lavoro di Campbell, una delle quali è stata fatta da Denise Minger, che ha affrontato questo tema in profondità.

“Denise Minger – che gestisce un blog chiamato RawFoodSOS.com – ha fatto la più lunga critica di The China Study, più di quanto io abbia mai fatto” – dice Chris.

Ha passato centinaia di ore a studiare i dati del libro e ha scoperto che tutti i collegamenti logici di cui parlava in realtà non c’erano, o erano falsati da alcune variabili che ha ignorato.

Nella sua critica, Minger ha anche osservato che quando il Dott. Campbell ha scoperto che la caseina promuoveva il cancro nei topi di laboratorio, mentre le proteine del grano no, ha anche scoperto che se veniva aggiunta la lisina nel grano, il frumento diventava un promotore del cancro potente almeno quanto la caseina.

“Una lampadina si è accesa nella mia testa e mi ha detto:  Aspetta un minuto, nella descrizione della ricerca sui ratti del Dott. Campbell ci sono più omissioni di quanto pensassi” – dice Chris.

“Così sono tornato indietro e ho analizzato tutti gli esperimenti del Dott. Campbell che pretendevano di dimostrare che l’assunzione di proteine animali causa il cancro negli animali da laboratorio.”

Chris Masterjohn ha pubblicato questa ricerca sul WestonAPrice.Org. Il nome di questo articolo è “The Case of Rats di Campbell: La carenza di proteine protegge contro il cancro?

Ti consiglio di leggere l’articolo di Chris su questo argomento, che spiega ulteriormente perché le affermazioni di Campbell non possono essere prese per oro colato.

Un altro medico nutrizionista che ha fatto una lettura critica libro del Dott. Campbell e degli studi che sono alla base delle sue conclusioni, è il Dr. Michael R. Eades.

Per la critica del Dott. Eades ti invito caldamente a leggere qui il primo articolo di questa serie.

I molti problemi degli studi effettuati sui ratti di Campbell

Campbell ha anche esaminato le attività di un enzima che attiva l’aflatossina (una tossina cancerogena trovata nel burro di arachidi), nella sua forma cancerogena.

Egli cita uno studio oscuro pubblicato da ricercatori indiani, in cui erano state somministrate proteine animali a ratti ed era stato evidenziato che la proteina animale era necessaria all’aflatossina per causare il cancro.

Ha poi cominciato a fare i suoi esperimenti. Ha provato a vedere se la quantità di proteina somministrata ai ratti comprometterebbe i livelli di questo particolare enzima disintossicante che attiva l’aflatossina e la rende cancerogena.

“Ed ecco i risultati: i ratti che erano stati nutriti con il 5% di caseina avevano livelli più bassi di attività di questo enzima e i ratti nutriti con il 20% per cento di caseina avevano livelli più alti”, dice Chris.

Ma se si torna alla ricerca originale che Campbell ha condotto, si scopre qualcosa di sorprendente. Campbell non ha divulgato il fatto che questi ricercatori indiani avevano in realtà pubblicato due documenti – fondamentalmente due facce della stessa storia, ma ha preferito tenerlo per sé.

Campbell ha detto solo una parte della scoperta.

Quei ricercatori indiani avevano infatti scoperto che quando i topi venivano alimentati con una dieta a basso contenuto di proteine, ​avevano meno probabilità di ammalarsi di cancro. Ma, ecco l’altra faccia della medaglia, avevano anche maggiori probabilità di dare tossicità acuta all’aflatossina, che provoca ogni sorta di danno tissutale e anche morte.

“Sempre nel secondo documento, dove i ricercatori indiani hanno mostrato che le diete a basso contenuto proteico proteggono contro il cancro, si dice che hanno dovuto smettere di dare ai ratti aflatossina a metà esperimento, perché la metà dei ratti nel gruppo a basso contenuto proteico era già morta, mentre nessuno dei ratti nel gruppo ad alto contenuto proteico era morto”, dice Chris.

E’ diverso il quadro che deriva dal leggere la vera e propria ricerca rispetto a quello che si ottiene dalla lettura del libro di Campbell, non è vero?

“Ovviamente, è molto più difficile sostenere una causa in favore del vegetarianismo  se dici alla gente che rischia seri danni ai tessuti per proteggersi dal cancro [con una dieta vegetariana ] “, dice Chris .

Relazione tra basso contenuto di proteine e fegato grasso

“Andando avanti nella lettura del documento in cui Campbell ha mostrato che i livelli di attività di questo enzima erano più bassi, si scopre anche il motivo di questa diminuzione dell’attività. Secondo la sua spiegazione i topi che facevano una dieta a basso contenuto di proteine ​sviluppavano fegato grasso.

La Steatosi epatica sta diventando un fenomeno molto diffuso e importante al giorno d’oggi. Campbell e i suoi co- autori hanno suggerito che il grasso ha intasato l’enzima e ha diminuito la sua capacità di lavorare.

E qui c’è una contraddizione.

Se questo enzima fa così male, perché la sua attività diminuisce nei topi quando hanno il fegato grasso?

E’ curioso, ma in realtà l’enzima non è intrinsecamente cattivo, disintossica il fegato dalla maggior parte delle sostanze chimiche. Ci sono solo alcune tossine nell’ambiente che sono attivate o trasformate in qualcosa di dannoso dagli enzimi che dovrebbero disintossicarle.

Questo enzima diventa un enzima “cattivo” solo se i ratti vengono alimentati con una dose enorme di aflatossina.

Questi topi avevano una malattia del fegato grasso, che diminuisce l’attività di questo enzima.

Ma Campbell non ha mai detto in The China Study che stava indagando sulla malattia del fegato grasso. Non ha mai detto che diminuire l’attività di questo enzima poteva avere un effetto negativo. Lui non dice mai che la diminuzione di tale attività enzimatica potrebbe in realtà essere il risultato di una sorta di effetto tossico, effetto collaterale di queste diete a basso contenuto proteico”.

Ma i problemi con la ricerca non finiscono qui. Ti aspetto la prossima settimana con altri studi e ricerche su questo argomento (la quantità di informazioni è enorme) e, se non l’hai ancora fatto, ti invito a leggere la prima parte di questo articolo:

Ecco perché The China Study è uno studio fallace e inattendibile