La dieta fruttariana è solo una delle tante mode del momento o può essere una scelta alimentare valida e praticabile?
La frutta è considerata uno dei cibi sani per eccellenza.
È quindi facile pensare che un’alimentazione basata quasi esclusivamente sul suo consumo, sia di conseguenza una scelta sana.
Sul web si trovano molti siti che parlano in termini entusiastici degli effetti della dieta fruttariana.
Spesso, però, coloro che ne parlano in termini così positivi, sono persone che l’hanno sperimentata per periodi di tempo troppo brevi o per sentito dire.
Infatti, per valutare quali sono i reali effetti di una dieta sull’organismo, ci vogliono anni, non bastano poche settimane o addirittura pochi giorni.
Inoltre, come ogni scelta alimentare, andrebbe fatta con cognizione di causa e dopo essersi bene informati sui rischi che comporta.
Per capire meglio in cosa consiste la dieta fruttariana, ecco le linee guida che dovresti seguire se decidessi di adottare questo regime alimentare:
In particolare alcuni tipi di frutti hanno il via libera per essere consumati senza limiti:
Il tutto deve essere consumato a crudo, per evitare la perdita di sostanze nutritive.
Altri tipi di cibi vegetali come legumi, cereali e tuberi sono in genere eliminati del tutto o ammessi solo in piccolissime quantità.
Se consumata con moderazione, la frutta può essere una parte importante di una dieta salutare ed equilibrata.
La frutta, infatti, contiene diversi nutrienti come fibre, vitamine, sali minerali e antiossidanti, tutti necessari per mantenere l’organismo in buona salute.
Si tratta di nutrienti che si trovano anche nelle verdure, per cui non si rischiano carenze se si segue una dieta che contempli il consumo di un’ampia varietà di vegetali come quella proposta dal SAUTÓN Approach.
Il problema della dieta fruttariana è che è troppo restrittiva, incoraggia l’abuso di un solo tipo di alimento e non tiene conto delle carenze gravi a cui inevitabilmente si va incontro adottandola.
Se, per un qualsiasi motivo, stai pensando di adottare questa dieta, ecco un elenco dei probabili rischi a cui potresti andare incontro.
Cos’hanno in comune tutte le varietà di frutta?
Che tutte, pur se in quantità diverse, contengono zuccheri e più precisamente fruttosio.
Questo significa che seguire una dieta fruttariana ti porta a consumare zuccheri dalla mattina alla sera.
Il fruttosio, anche se è lo zucchero naturale della frutta, non è affatto innocuo come molti credono.
Si tratta infatti di uno zucchero che, per molti versi, ha effetti persino peggiori dello zucchero bianco, se consumato in grandi quantità.
Il fruttosio, infatti, può essere metabolizzato solo dal fegato e ha sul fegato gli stessi effetti dell’alcool: può provocare la steatosi epatica non alcolica (il cosiddetto “fegato grasso“) e un accumulo di grassi (che derivano dal metabolismo degli zuccheri) sotto forma di massa adiposa, nelle arterie, nel cuore e come grasso viscerale.
Una dieta fruttariana è quindi essenzialmente una dieta al fruttosio, destinata a provocare disastri nel medio-lungo termine.
Infatti, l’eccessivo consumo di fruttosio è stato collegato allo sviluppo di varie patologie tra cui:
La diretta conseguenza del punto precedente è che la dieta fruttariana è ancora più pericolosa se viene adottata da un diabetico o da una persona che già soffre di insulino resistenza.
Per molti anni, in passato, il fruttosio è stato consigliato come zucchero alternativo ai diabetici in quanto non provoca il picco glicemico caratteristico di altri tipi di zuccheri e carboidrati.
Questo accade perché, come detto in precedenza, il fruttosio viene metabolizzato direttamente nel fegato e non entra nel flusso sanguigno causando l’innalzamento dei livelli di insulina.
Oggi però sappiamo che il fruttosio non solo non è innocuo, ma è potenzialmente in grado di provocare enormi danni alla salute.
Purtroppo l’alimentazione moderna, troppo ricca di zuccheri e carboidrati raffinati, ha portato tantissime persone all’insulino resistenza senza che queste ne siano nemmeno consapevoli.
L’insulino resistenza si sviluppa quando, a causa di una dieta troppo ricca di zuccheri, il pancreas è costretto a produrre continuamente elevate quantità di insulina.
La conseguenza è che, nel tempo, le cellule diventano resistenti all’azione dell’insulina e il pancreas si usura precocemente a causa del troppo lavoro.
Quando si arriva a questo punto, siamo ormai nell’anticamera del diabete.
È importante tenere sotto controllo i livelli di insulina nel sangue e puoi farlo controllando periodicamente l’insulinemia a digiuno (il solo valore della glicemia non basta).
Se hai l’insulinemia elevata, è ora di correre ai ripari e iniziare a ridurre gli zuccheri nella tua dieta.
Un altro punto dolente della dieta fruttariana è l’estrema carenza di proteine.
Le proteine sono un nutriente di vitale importanza.
Sono utilizzate come materiale da costruzione per pelle, capelli, unghie, denti e ossa, per l’emoglobina nel sangue, per la massa muscolare.
Molti enzimi prodotti quotidianamente nel corpo sono a base proteica.
Sono fondamentali per il buon funzionamento del sistema immunitario.
Hanno funzione di trasporto per varie sostanze come ad esempio il sodio e il calcio e diversi ormoni sono a base proteica come l’insulina e l’ossitocina.
Si è calcolato che le proteine sono coinvolte in almeno due milioni di processi chimici che avvengono nel nostro corpo ogni giorno.
Il contenuto proteico della frutta fresca è generalmente scarso, se non addirittura assente.
I semi oleosi (noci, nocciole, mandorle, ecc.) hanno un contenuto proteico maggiore.
Dato, però, che si consumano in piccole quantità, non possono soddisfare il fabbisogno proteico quotidiano dell’organismo.
Nè si può pensare di mangiarne in grandi quantità per compensare la carenza di proteine della dieta fruttariana.
Questo, infatti, comporterebbe altri problemi come, ad esempio, un consumo eccessivo di Omega 6 (che hanno effetti pro-infiammatori) e di acido fitico.
Insieme alle proteine, la dieta fruttariana è estremamente carente di grassi.
Il consumo regolare di acidi grassi essenziali, come gli Omega 3 e grassi saturi sani, è fondamentale per la buona salute dell’organismo.
I grassi svolgono diverse funzioni nell’organismo:
I grassi, in particolare quelli saturi, sono stati ingiustamente demonizzati per decenni a causa di studi scientifici incompleti o basati su false premesse e di manipolazioni da parte dell’industria alimentare.
Oggi sappiamo che i grassi saturi, da fonti di buona qualità, non solo non sono dannosi ma sono assolutamente necessari per mantenersi in salute.
Alcune delle fonti migliori di grassi sani, che non compaiono nella dieta fruttariana, sono le uova, il burro, il ghi, i pesci grassi come il salmone selvaggio, lo sgombro e le sardine.
Proteine e grassi sani non sono gli unici nutrienti di cui è carente la dieta fruttariana.
Ci sono infatti anche una serie di vitamine e minerali tra cui calcio, ferro, zinco, la vitamina D e le vitamine del gruppo B (tra cui l’importantissima vitamina B12).
Si tratta di un gruppo di nutrienti della massima importanza, che devono essere assunti tramite l’alimentazione con regolarità.
Questi elementi non sono un optional e la loro carenza è collegata a problemi di salute importanti.
Ad esempio bassi livelli di vitamina D sono associati a:
Insomma, la lista di potenziali gravi rischi per la salute è molto lunga, considerato di quanti nutrienti di vitale importanza la dieta fruttariana è estremamente carente.
Il perdere peso è uno dei motivi più gettonati che spingono ad adottare la dieta fruttariana.
Peccato, però, che si rischia di ottenere esattamente l’effetto opposto.
Come accade con tutte le diete “estreme”, anche con la dieta fruttariana è possibile che ci sia una perdita di peso nelle fasi iniziali.
Il peso che si perde però è prevalentemente costituito da massa muscolare, che viene consumata come riserva in mancanza di un adeguato apporto quotidiano di proteine.
Il punto è che è proprio la massa muscolare quella che mantiene il metabolismo attivo ed efficiente.
Infatti, a maggiore massa muscolare corrisponde una maggiore efficienza dell’organismo di bruciare calorie anche a riposo.
Quindi perdere massa muscolare è l’ultima cosa da fare se si vuole dimagrire.
Inoltre la dieta fruttariana è molto difficile da sostenere nel lungo periodo a causa delle forti carenze nutrizionali che comporta.
Questo significa che prima o poi si torna a mangiare come prima e tutto l’eventuale peso perso si riguadagna con gli interessi.
Ultimo ma non meno importante, mangiare tanta frutta significa incamerare una grande quantità di zuccheri.
Non sorprende, quindi, che l’ingrassare sia uno dei maggiori rischi collegati alla dieta fruttariana.
Nel settore dell’alimentazione naturale, il crudismo è sempre più diffuso.
Cuocere il cibo comporta sempre una certa perdita di sostanze nutritive, anche con i metodi di cottura più leggeri.
Ecco perché mangiare solo cibi crudi è ritenuto molto più salutare: evitando la cottura si evita la perdita di nutrienti.
Questo è certamente vero, ma ciò non significa che il nostro organismo riesca ad assimilare tutti quei nutrienti che abbiamo preservato.
Milioni di anni fa i nostri antenati, prima della scoperta del fuoco, mangiavano necessariamente cibi crudi e il loro apparato digerente era predisposto per questo.
Quando abbiamo iniziato a cuocere i cibi, che grazie alla cottura diventano più digeribili, nel corso di decine di migliaia di anni il nostro apparato digerente si è trasformato di conseguenza.
Il nostro organismo quindi non è più predisposto per consumare solo cibi crudi, come prevede anche il protocollo della dieta fruttariana.
Consumare solo cibi crudi comporta alla lunga una vera e propria paralisi della digestione, che diventa sempre più debole ed incapace di trasformare ed assimilare il cibo.
La frutta, inoltre, è anche zuccherina e tende già naturalmente a fermentare nell’intestino provocando gonfiore.
Mangiarne in grande quantità, e per di più cruda, aumenta ulteriormente questo effetto, trasformando la digestione in un incubo.
Il risultato è che, non solo non assimili di più, ma anzi indebolisci il tuo apparato digerente (in particolare l’intestino) che alla lunga si ammala e diventa incapace di assorbire qualunque cosa.
Grazie all’elevato consumo di zuccheri, la dieta fruttariana è stata collegata ad un aumento del rischio di carie ai denti e danni alle gengive.
In aggiunta agli zuccheri, bisogna anche considerare che molti frutti sono anche fortemente acidi come ad esempio tutta la famiglia degli agrumi, l’ananas, il kiwi, il cedro e le fragole.
Il consumo frequente di cibi acidi provoca l’erosione dello smalto dei denti.
La combinazione “zuccheri + acidi”, tipica della frutta, è quindi estremamente dannosa per la salute dentale di chi segue una dieta fruttariana.
È importante non sottovalutare anche l’aspetto psicologico legato al cibo.
Il cibo non è solo nutrimento, è anche fonte di piacere e di gratificazione ed il nostro cervello è programmato per cercare entrambi.
Gli scienziati ritengono che questo meccanismo di ricerca del piacere si sia evoluto per rinforzare quei comportamenti essenziali per la continuazione della specie, come la ricerca del sesso per la riproduzione e il godimento del cibo per la ricerca del nutrimento.
Un’alimentazione ricca di elementi diversi che rendono possibili infinite combinazioni, è più appagante anche dal punto di vista psicologico.
Chiunque ami cucinare sa quanto sia gratificante preparare il proprio cibo e scatenare la fantasia sperimentando ricette sempre diverse.
E persino chi non ama cimentarsi tra i fornelli, può scoprire un piacere inaspettato nel cucinare, come accade a molti di coloro che si iscrivono al SAUTÓN Approach.
Una dieta basata quasi esclusivamente sul consumo di frutta cruda è troppo restrittiva, quindi estremamente noiosa e impossibile da sostenere a lungo termine.
Il cancro del pancreas è una delle forme tumorali che ha avuto maggiore diffusione negli ultimi anni.
Una delle sue principali funzioni è la produzione di insulina, l’ormone che il corpo utilizza per metabolizzare gli zuccheri.
Un eccesso di insulina può provocare la crescita di cellule tumorali nel pancreas.
Secondo uno studio pubblicato nel 2010 (leggi qui un abstract dello studio), il fruttosio ha un impatto significativo nello sviluppo del tumore del pancreas.
La ricerca in questione ha infatti mostrato che il modo in cui gli zuccheri vengono metabolizzati (glucosio e fruttosio seguono percorsi diversi) ha un grande impatto nel favorire la proliferazione delle cellule tumorali.
Il fruttosio ha mostrato di essere il cibo preferito delle cellule tumorali che lo metabolizzano molto velocemente.
Questa ricerca ha confermato che in effetti gli zuccheri nutrono il cancro, una scoperta per la quale il Dr. Warburg ricevette il Premio Nobel più di novant’anni fa.
Le cellule tumorali prosperano quando hanno grandi quantità di glucosio a disposizione.
La disponibilità di fruttosio aumenta esponenzialmente la velocità di divisione delle cellule tumorali, che si moltiplicano e si diffondono ancora più velocemente.
Al contrario, la dieta chetogenica, a basso consumo di carboidrati e zuccheri e alto consumo di grassi, affama le cellule tumorali in quanto queste non hanno la capacità di bruciare grassi per vivere.
Come abbiamo visto, i pochi benefici che potresti avere dall’adottare la dieta fruttariana, sono ampiamente superati dai probabili rischi per la salute a cui andresti incontro.
Infatti, la dieta fruttariana:
Un moderato consumo di frutta, privilegiando quella a basso indice glicemico, può dare molti benefici nell’ambito di una dieta completa ed equilibrata.
Se la tua alimentazione non ti soddisfa e cerchi un nuovo equilibrio nella tua vita, il SAUTÓN Approach potrebbe essere ciò che fa per te.
Scarica gratuitamente un menu giornaliero per partire con facilità e ritrovare equilibrio, benessere e vitalità.
Fonti:
Fruitarian Diet: Are All-Fruit Diets Dangerous to Your Health?
Surprising Health Hazards Associated with All-Fruit Diet
Everything You Need to Know About the Fruitarian Diet
Fructose Induces Transketolase Flux to Promote Pancreatic Cancer Growth
Fructose contributes to the Warburg effect for cancer growth
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Giacomo 13 Ottobre 2020
Molte inesattezze, nell’articolo, che discendono, verosimilmente, da una non completa conoscenza dell’argomento. Leggere Herbert Shelton e la letteratura igienistica.