Anche del digiuno intermittente senti sempre più parlare ma la verità è che spesso non sai nemmeno cosa voglia dire davvero.

Certo, la parola evoca ristrettezza e rigidità e spesso solo questo ti fa allontanare.

Ma è davvero la straordinaria pratica che si racconta?

Può essere utile per noi?

Come possiamo accostarci? 

Ecco un po’ di informazioni utili e pratiche.

Devi sapere che il digiuno intermittente è quella pratica nella quale restringi l’orario dei tuoi pasti e allunghi le ore in cui vivi, lavori e fai tutto ciò che ti piace, senza però introdurre cibo. 

In pratica, il digiuno ti allena a fare ciò che il tuo corpo è progettato per fare nel suo libretto di istruzioni: alternare i momenti in cui vive incamerando energia dall’esterno (e quindi “accumula”), con i momenti in cui consuma l’energia accumulata all’interno (e quindi “spende ed elimina”).

Alternare queste due azioni è la base della tua salute ed ecco perché è il secondo pilastro del mio metodo, il SAUTÓN Approach (gli altri due sono Chetogenica nutrizionale e Digestione Ottimizzata).

Insieme sono la triade che rende il nostro approccio adatto a tutti ed incredibilmente efficace.

Se mangi a tutte le ore, e fai sempre pasti e spuntini, diventi vittima della costante insulina in circolo e accumuli sempre (grassi, gonfiore, tossine e chili in più), senza che arrivi mai il momento di spendere.

Il digiuno intermittente, soprattutto serale, pareggia i conti, ti aiuta a spendere ed è il più efficace detox a costo zero. 

Inoltre è uno dei più potenti strumenti di rigenerazione cellulare (e quindi di prevenzione per tutte le malattie autoimmuni e degenerative) per 3 motivi specifici:

  1. Disintossica il corpo e libera dalle tossine, che sono per lo più intrappolate nelle cellule adipose. Grazie al digiuno intermittente, che attivi dopo esserti trasformato in un “bruciatore di grassi” con un metabolismo sano, il fegato è pronto a liberarsi di tutte le tossine e a farle uscire senza difficoltà, anche quelle più antiche.
  1. Attiva le cellule staminali che sono degli speciali tipi di cellule in grado di rigenerare tutte le altre. Provvedono a produrre il materiale grezzo che serve poi a sostituire tutte le cellule danneggiate o malate. Il digiuno intermittente di un bruciatore di grassi attiva la produzione e l’attività di queste speciali cellule.
  1. Stimola l’autofagia, cioè la capacità del corpo di auto “mangiarsi”, cioè consumare ed eliminare tutto ciò che è usurato e danneggiato: proteine glicate, membrane cellulari danneggiate, patogeni che hanno colonizzato le cellule, tutto ciò è consumato ed eliminato dall’attività di autoconsumo attivata durante il digiuno intermittente.

Ricordati, però, che puoi fare il digiuno intermittente con successo e senza soffrire solo se sei diventato un bruciatore di grassi e riesci ad attingere alle tue cellule adipose, svuotandole facilmente, soprattutto quelle più ostiche che sono situate sull’addome.

Se riesci ad attingere a questo serbatoio, con il digiuno intermittente lo svuoti e te ne liberi, alleggerendolo e rinnovandolo con un profondo effetto anti-age!

Quindi, avanti tutta con chetogenica nutrizionale, digiuno intermittente e digestione ottimizzata, almeno 5 giorni su 7.

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